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Non è un’installazione di Doris Salcedo, l’artista colombiana che trasforma luoghi e ambienti accumulando mobili e carcasse di mobili. Qui è tutto vero, e siamo a Aleppo, una delle città più antiche del mondo dove, per proteggersi dai cecchini, gli abitanti, quel che rimane delle cosiddette istituzioni hanno accatastato vecchi autobus in verticale.
L’immagine è sconcertante, soprattutto perché Aleppo era una città bellissima incastonata nel nord di quel Paese, la Siria, celebrata fino a qualche anno fa come esempio di convivenza tra sciiti e sunniti, musulmani e cristiani, “condominio delle religioni e delle culture”. Ora, dopo quattro anni di guerra tra il governo di Bashar-al- Asad e i ribelli, la situazione è anche questa.















