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Stavolta non è un cavallo a ficcarsi con la testa dentro un muro, ma un bus a infilarsi tra le pareti di un grattacielo, il Peninsula Hotel di Hong Kong. Ma niente paura, anche questa è un’opera d’arte. Realizzata dall’artista inglese Richard Wilson, uno che la sa lunga quanto a lavori site specific, memorabile la sua installazione 20:50 – quella con l’olio che saturava un ambiente e creava uno straniante effetto ottico – divenuta per molti anni l’opera simbolo della Saatchi Collection. Wilson, che è anche musicista, continua a lavorare su volumi, spazi illusori e spiazzamenti percettivi, creando situazioni che forse raccontano bene lo spaesamento dei nostri “tempi incredibili” di cui parla il direttore della prossima Biennale di Venezia, Okwui Enwezor.
Ma soprattutto stavolta Richard Wilson ha fatto decisamente centro.














