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Ha girato mezza Arte Fiera di Bologna, Giancarmine Chiarello, artista bolognese prima di piazzare la sua operina. Non cercava un gallerista che gliela acquisisse, facendolo magari entrare nella sua scuderia. Gliene bastava uno disposto ad ospitare nel suo stand il suo dildo anale.
Caspita, mica un oggetto qualunque! Per giunta con un logo molto noto e un filino imbarazzante: le due innocue lettere PD su sfondo tricolore. E infatti, rifiuti a go-go. Anche nella dotta, ghiotta ed evidentemente un po’ bigotta Bologna. Finalmente però due ragazze spigliate, Beatrice e Benedetta della romana Ex Elettrofonica, l’hanno accettato. E in questi giorni il dildo anale di Chiarello sta nel loro stand del famigerato (ve lo spieghiamo in un’altra sede perché famigerato) corridoio 32.
Con chi ce l’ha e che cosa vuole dire Chiarello con questo gingillo che tanto ricorda il sex toy (ma quello era abnorme, come quasi tutte le sue cose) di Paul McCarthy? Ce l’ha con il PD e la sua posizione “poco coesa” (testuale) verso le unioni civili. E allora tie’, un bel Cadeau (titolo dell’opera) ci sta proprio bene. Noi concordiamo, e un po’, in questa fiera tristanzuola, ci divertiamo.












