31 luglio 2017

Fino al 12.VIII.2017 Teresa Iaria, Confine Celeste Galleria Idill’io Arte Contemporanea, Recanati

 

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Percorrendo le vie di Recanati si raggiunge ben presto una suggestiva piazza, in mezzo alla quale svetta la statua di Giacomo Leopardi. È qui, nel centro topografico e simbolico della città, che si trova l’Idillio arte contemporanea, sede marchigiana della galleria Pio Monti di Roma. Dal 2014, anno di apertura, gli artisti vengono invitati a stabilire un dialogo con la città ed in particolare con il pensiero leopardiano, attraverso opere pensate per l’occasione.
Attualmente è presente in galleria la mostra di Teresa Iaria curata da Nikla Cingolani. Un’installazione unitaria che trae ispirazione da un verso de L’Infinito, contenuto in un manoscritto autografo e successivamente  modificato dal poeta nella versione definitiva. Si tratta di quel “celeste confine”, divenuto poi il celebre “ultimo orizzonte”, che assume per l’artista il ruolo di massima significazione, perché simbolo e spunto di riflessione in merito al tema dei limiti che qui sono limiti astratti ed incorporei tra gli elementi e le forme della realtà.
Dieci dipinti acrilici di forma quadrata prendono posto nelle tre pareti, componendo un allestimento dinamico che ricorda il fluire di note su di uno spartito musicale.
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Teresa Iaria, Confine Celeste, 2016 dettaglio. Foto di Alice Cerigioni
Nei dipinti monocromi si affastellano miriadi di piccole frecce, modulo base che contraddistingue la produzione artistica della Iaria. Questi vettori geometrici definiscono un flusso in movimento che costringe l’osservatore a cercare un proprio percorso all’interno dell’immagine. Non sono presenti espliciti segni figurativi, ma emergono di tanto in tanto suggestioni e visioni, come accade con le costellazioni in cui l’essere umano, nel corso dei secoli, ha riconosciuto segni familiari. Luce di stelle che solo dopo lungo tempo raggiunge il nostro pianeta e consente di vedere ciò che era già presente milioni di anni fa.
Da questi segni fuoriescono dei fili, di quelli utilizzati nella tessitura (torna qui il legame leopardiano con Silvia, detta la tessitora) e questi scendendo sul pavimento, collegano simbolicamente il cielo e il mare, l’aria e l’acqua. A terra sono infatti poste quindici sagome in tessuto che rappresentano delle uova di razza, forme aliene e spigolose nella loro geometria, ma morbide nella realizzazione. Simboli di nuova vita che proiettano la nostra riflessione verso il futuro.
Conclude l’installazione un grande disegno di 120X150 cm; una mappa ripiegata su se stessa, resa inutilizzabile e priva di funzione. Non ne conosciamo il contenuto e la rappresentazione, celata, potrebbe allo stesso tempo essere mappa delle costellazioni e mappa di navigazione marina.
In questo susseguirsi di cielo e mare, dove si trova la terra? dove si colloca l’uomo? Noi siamo il punto di vista da cui è possibile rimirare ciò che sta sopra e sotto; osservatori privilegiati di un limite mutevole ed irraggiungibile. È proprio su questo scarto che si gioca l’intera installazione della Iaria, in cui cielo e mare vengono fusi sulle base di leggi cosmiche che governano macro e micro cosmo.
 
Alice Cerigioni
mostra visitata il 16 luglio 
Dal 16 luglio al 12 agosto 2017
Teresa Iaria, Celeste Confine
Galleria IDILL’IO arte contemporanea,
Piazza Giacomo Leopardi 15, Recanati (MC)
Apertura al pubblico su appuntamento
Info: idillio11@gmail.com , tel. +39.339.8777521 – +39.333.5934948

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