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Botticelli all’incanto è un evento, un nome davvero rarissimo, quasi impossibile da trovare fuori dalle sale di un museo. La sorpresa è grande, allora, quando Sotheby’s annuncia la vendita di Young Man Holding a Roundel, dipinto nella seconda metà del Quattrocento ma ancora attualissimo, con la sfacciataggine compassata del giovane ritratto e quel suo sguardo fiero, diretto, che si perde negli occhi di chi lo osserva. Alessandro di Mariano di Vanni Filipepi, detto Sandro Botticelli, è la firma che lo accompagna.
E così, cinque secoli e mezzo più tardi, siamo ancora qui ad ammirare una bellezza che gli esperti paragonano al Giovane con la medaglia di Cosimo de’ Medici della Galleria degli Uffizi o al Ritratto di Giuliano de’ Medici custodito alla National Gallery of Art di Washington: dipinti museali, insomma, di quelli entrati nell’immaginario comune e nei libri di storia dell’arte. E Sotheby’s il prossimo gennaio metterà all’asta Young Man Holding a Roundel, un ritratto di pari livello, tra gli ultimi rimasti in mano ai privati. Sorpresa nella sorpresa, scopriamo inoltre che quel roundel, il tondo su fondo oro che il giovane tiene tra le mani, sia in realtà un medaglione del XIV secolo incastonato nell’opera, quasi a ricordarci lo scorrere effimero del tempo, il sovrapporsi delle epoche, una vanitas in piena regola. «Il nostro giovane ha ormai 550 anni» dichiara George Wachter, co-presidente per gli Old Masters di Sotheby’s, «eppure sembra che stamattina avrebbe potuto passeggiare nelle nostre gallerie: è una vera bellezza per i secoli. Questo dipinto trascende i tradizionali confini del genere Old Master, oltre ad essere uno dei ritratti meglio conservati e più squisiti del Rinascimento classico che si possano desiderare».

Le premesse – azzardiamo un pronostico – sono quelle da record. Per il ritratto di giovane si parla addirittura di 80 milioni di dollari, una cifra ben superiore ai 10,4 milioni a cui Christie’s vendette la cosiddetta Madonna Rockefeller di Botticelli, nel 2013. Anzi, gli esperti di Sotheby’s descrivono Young Man come uno dei ritratti più significativi mai apparsi all’asta, accostandolo al Ritratto di Adele Bloch-Bauer II di Gustav Klimt (87,9 milioni di dollari nel 2006) e a quello del Dottor Gachet di Van Gogh (82,5 milioni di dollari nel 1990). Per fare un altro paragone noto, il Salvator Mundi attribuito a Leonardo e aggiudicato nel 2017 per 450,3 milioni di dollari partiva da una stima di 100 milioni, “solo” 20 in più rispetto al nostro – magari – Young Man.
La storia e il curriculum espositivo dell’opera, d’altronde, non fanno che accreditare la definizione «The ultimate Renaissance portrait» enfatatizzata da Sotheby’s. Young Man Holding a Roundel è stato registrato per la prima volta negli anni trenta nella collezione di Lord Newborough a Caernarvon nel Galles, che probabilmente lo acquistò dal suo antenato Sir Thomas Wynn, 1° Lord Newborough (1736-1807) mentre viveva in Toscana. Intorno al 1935, poi, il ritratto passò a un collezionista privato e i suoi eredi lo vendettero nel 1982 all’attuale proprietario per 810.000 sterline (il nome non è stato reso noto da Sotheby’s, ma qualcuno punta tutto sul miliardario Sheldon Solow). Infine, negli ultimi 50 anni, il dipinto è stato prestato per lunghi e brevi periodi alla National Gallery di Londra, al Metropolitan Museum of Art di New York, alla National Gallery of Art di Washington, alla Royal Academy e allo Städel Museum di Francoforte sul Meno.
E allora non resta che aspettare gennaio per seguire l’ultimo capitolo di questo capolavoro botticelliano, prima di vederlo scivolare tra le pieghe del mercato e nelle imperscrutabili mani dei collezionisti.
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