29 novembre 2025

Cambi mette all’asta le opere della Fondazione San Patrignano

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È la più grande comunità di recupero dalla tossicodipendenza in Europa. A dicembre, una selezione di lotti provenienti dalla Fondazione andrà in vendita a Milano, con finalità benefica

Arturo Nathan. Courtesy: Cambi

Da Giorgio de Chirico ad Alberto Martini, da Enrico Castellani a Piero Dorazio: i grandi nomi dell’arte moderna e contemporanea vanno all’asta da Cambi, a Milano, il prossimo 2 dicembre. Come Apocalisse di Mario Sironi, realizzata intorno al 1961, che testimonia la forza drammatica e simbolica dell’artista nel pieno della sua maturità, o anche una bella selezione di opere di Antonio Donghi, come il Paesaggio romano del 1938 e Strumenti musicali del 1942, che rappresentano il lato più lirico e sospeso del Realismo Magico. Occhi puntati su una particolare collezione in catalogo: all’interno della tornata di Cambi, trova spazio un nucleo speciale di opere – dal lotto 97 al lotto 131 – tutte provenienti dalla Fondazione San Patrignano.

«Per la prima volta», spiegano da Cambi, «la Fondazione mette all’asta una selezione di lavori dalla propria collezione d’arte contemporanea con finalità benefica, destinando il ricavato a progetti di efficientamento energetico della struttura». Qualche esemplare? Una grande scultura di Igor Mitoraj (€ 60.000-80.000), un’installazione pittorica di Pino Pinelli (€ 20.000-30.000), una tela imponente di Julian Schnabel (€ 50.000-70.000), e ancora Bertozzi & Casoni, Matteo Pugliese (Dragonfly, € 25.000-35.000), Gideon Rubin (Nurse, € 20.000-30.000).

Matteo Pugliese. Courtesy: Cambi

Sono tanti ed estremamente eterogenei, anche al di là della selezione proveniente dalla Fondazione San Patrignano, i lotti proposti da Cambi. Una preziosa Natura morta del 1952 di Giorgio Morandi (€ 1-1,5 milioni); Tenderly di Piero Manzoni del 1957 circa, testimonianza della sua fase sperimentale precedente agli Achromes (€ 120.000-180.000); La bottiglia di maraschino di Filippo De Pisis (€ 15.000-20.000); una rara veduta veneziana dei primi anni Sessanta di Giorgio de Chirico, Venezia–Palazzo Ducale, ideale sintesi tra classicità e atmosfera metafisica (€ 80.000-120.000); spettacolare la Corrida di Lucio Fontana, una preziosa terracotta smaltata e dipinta nei colori del bianco, giallo, grigio, marrone, turchese e rosso (€ 30.000-40.000).

«Un appuntamento di rilievo per collezionisti e appassionati», dichiara la casa d’aste, «capace di coniugare qualità artistica, una selezione ragionata, approfondimento critico e un’occasione concreta di sostegno a una realtà sociale di grande valore». Appuntamento a Milano.

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