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Jane Fonda, la – migliore – attrice di Una squillo per l’ispettore Klute (1972) e Tornando a casa (1973). Ma anche l’attivista e la collezionista impegnata che, il prossimo 18 gennaio, parteciperà con 14 opere all’asta di Christie’s Outsider and Vernacular Art di New York. Proprio Fonda, oltre 20 anni fa, aveva contribuito a pubblicare una serie di libri in due volumi, Souls Grown Deep, incentrata su Thornton Dial e altri nomi. Li aveva conosciuti, quegli “artisti outsider”, tramite lo storico dell’arte e mecenate Bill Arnett, dopo la visita alla sua casa negli anni ‘90: «Era piena zeppa di questi dipinti di Thornton Dial, di Lonnie Holley, di Joe Minter, di tanti altri artisti neri del sud», ricorda l’attrice. «Non potevo credere al dinamismo, all’energia, al coraggio, alla crudezza di queste opere». Da lì, la svolta: «Ho comprato un certo numero di cose da quel momento», rivela tramite il comunicato della casa d’aste.
Ed eccoli quindi i lavori che sfileranno da Christie’s a gennaio: due Untitled di Thornton Dial (stima. $ 50,000-100,000 ciascuno), Eve and Adame di Arthur Dial, fratello di Thornton (stima: 3000-5000). Ma anche Goat, Camel, Lion and Figures di Bill Traylor (stima: $ 200.000– $ 300.000), The Black Cat di Winfred Rembert (stima: $ 150.000– $ 200.000), Eagle Headed Blengin di Henry Darger (stima: $ 50,000-100,000), Man in a Blue Chair with a Pipe di Bill Traylor (stima: $ 60,000-100,000). «Hanno creato cose con ciò che hanno trovato nel loro ambiente», commenta l’attrice. «Sono così brillanti nel modo in cui riutilizzano i materiali, e lo hanno fatto con un impatto che pochissimi altri artisti hanno mai avuto».
Artisti vernacolari, folk, così vengono inquadrati. Dal canto suo, Fonda si astiene dal classificarli: «Preferisco fare riferimento a questi talenti senza bisogno di aggettivi qualificativi», afferma. A partire da Thornton Dial, che ha riutilizzato vari materiali ed è esposto oggi nella collezione permanente del Metropolitan Museum di New York. «Ero così felice di vedere le sue opere appese con quelle di Robert Rauschenberg, Frank Stella e altri al Met», commenta Fonda. «Tuttavia, c’è ancora molto da fare. Dobbiamo vedere questi artisti valutati come figure di spicco del XX secolo». Appuntamento al 18 gennaio.