23 agosto 2023

I fondatori del Long Museum mettono in vendita un patrimonio da $ 150 milioni

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Nel 2015 si erano aggiudicati il celebre "Nu couché" di Modigliani per la cifra stratosferica di $ 170,4 milioni. Ora Liu Yiqian e Wang Wei assegnano a Sotheby's una parte della loro collezione

long museum

Va in vendita una selezione di opere milionarie collezionate da quella stessa coppia che, nel 2015, si aggiudicava il Nu couché di Amedeo Modigliani per $ 170,4 milioni. La notizia arriva, inaspettata, dalle pagine di Artnet News: Liu Yiqian e sua moglie Wang Wei, i fondatori miliardari del Long Museum di Shanghai, avrebbero destinato al martello di Sotheby’s un nucleo di lavori più o meno altisonanti per un valore di circa $ 150 milioni. E tanto basta a fare scompiglio nella calma agostana – e del primo semestre tutto, a dire il vero – del mercato dell’arte internazionale. Non si conoscono ad oggi i motivi della vendita, il Long Museum non ha ancora rilasciato comunicazioni ufficiali. Il museo privato chiuderà i battenti? Difficile. Si procede alla vendita per acquisire nuove opere e favorire la diversificazione, come il fenomeno del deaccessioning insegna? Possibile.

Parola alla casa d’aste: «Sotheby’s è onorata di portare nelle sue sale di Hong Kong un gruppo davvero eccezionale di opere provenienti dalla leggendaria collezione di Liu Yiqian e Wang Wei, due dei più grandi collezionisti del nostro tempo», ha dichiarato la major ad Artnet News. «I proventi delle prossime vendite [sono] destinati a promuovere le iniziative chiave del Long Museum, finanziando anche le future acquisizioni e la continua promozione di dialoghi culturali tra artisti, geografie e generazioni diverse».

Nato nel 1963 a Shanghai, Liu Yiqian ha svolto la professione di tassista a metà degli anni ’80, prima di fare fortuna nel decennio successivo. È negli anni ’90 che iniziò a collezionare opere d’arte – a colpi di bid sempre più spettacolari: nell’aprile 2014 arrivò a pagare ben HK$ 281,24 milioni (US$ 36,3 milioni, per rendere l’idea) per una tazza doucai della dinastia Ming di oltre 500 anni; nel marzo 2015, poi, portò a casa per HK$ 348 milioni (US$ 45 milioni) un thangka, un arazzo di seta ricamato di 600 anni fa – un prezzo record per un’opera d’arte cinese venduta da una casa d’aste internazionale. Senz’altro, il già citato Modigliani da $ 170,4 milioni – che, sembra, non verrà incluso nella vendita – resta una delle imprese più fragorose di Liu. Con tanto di pagamento avvenuto con una American Express Centurion Card, dettaglio di colore rimbalzato tra varie testate all’indomani del colpo grosso da Christie’s, nel 2015.

Niente male per il magnate che, secondo Forbes, a luglio 2015 vantava un patrimonio netto di $ 1,37 miliardi, vale a dire il 163° individuo più ricco della Cina e il 1.533° più ricco a livello mondiale. Secondo la più recente Hurun China Rich List 2022, Liu e la sua famiglia avrebbero nel frattempo scalato le vette fino a raggiungere il 513° posto globale, con un patrimonio scintillante di $ 5,2 miliardi. Ora, insieme alla moglie Wang Wei, Liu Yiqian torna a gamba tesa sotto i riflettori del sistema dell’arte internazionale, ma nei panni inediti (sempre patinatissimi) di venditore. Stay tuned.

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