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Il Ponte, all’asta opere riscoperte e di caratura museale
Mercato
Torna l’appuntamento con l’arte moderna e contemporanea de Il Ponte. Tra il 25 e il 26 novembre, ad andare all’asta a Palazzo Crivelli saranno opere inedite e di eccezionale provenienza e qualità. Basta uno sguardo al top lot del catalogo, un vero capolavoro di Amedeo Modigliani: si tratta di un olio su cartone databile intorno al 1915, raffigurante la sua musa e amata Beatrice Hastings, giornalista, scrittrice e poetessa inglese, celebre per i suoi scritti politici dal carattere femminista e radicale. L’opera proviene dalla collezione di André Level, noto uomo d’affari, critico d’arte e mecenate francese, che nel 1927 ne organizzò la vendita all’asta a Parigi. Tra i passaggi più significativi della sua storia figura l’acquisto, nel 1972, da parte dei coniugi Beyeler, i celebri mercanti che hanno dato vita a una delle più prestigiose istituzioni d’arte moderna e contemporanea al mondo. La stima è importante, piuttosto rara entro i confini nazionali: € 750.000-1 milione.

Stima € 750.000 – 1.000.000. Courtesy Il Ponte Casa d’Aste
Sempre in primo piano per l’Arte Moderna e Contemporanea de Il Ponte, guidata dal Capo Dipartimento Freddy Battino, troviamo il primo Novecento italiano: da notare, tra gli altri, un prezioso nucleo di lavori su carta di Cagnaccio di San Pietro – tra cui uno studio per il suo autoritratto – provenienti da un’importante collezione privata. «Testimonianze uniche di un linguaggio pittorico rigoroso e sensuale, ardito e raffinato», spiega la casa d’aste. Segue una notevole raccolta di opere di Alberto Martini, proveniente dagli eredi, con disegni, chine e oli di altissimo livello, che «riflettono la profondità e l’innovazione del suo linguaggio espressivo, confermandone il ruolo centrale nella storia dell’arte».

Stima € 300.000 – 350.000. Courtesy Il Ponte Casa d’Aste
Ad andare all’asta è anche un’opera in gesso di Arturo Martini di caratura museale, realizzata tra il 1936 e il 1937 e intitolata Il Figliol prodigo e la Famiglia. L’opera, esposta alla III Quadriennale d’Arte Nazionale di Roma nel 1939, è accompagnata da una autorevole bibliografia ed è stimata € 300.000 – 350.000. Si procede in linea temporale con Il trovatore di Giorgio de Chirico del 1945 (lotto 29, stima € 120.000 – 180.000) e con Mario Sironi e il suo Il seminatore del 1931 che riappare sul mercato dopo oltre trent’anni (lotto 31, stima € 50.000 – 70.000). Cattura l’attenzione un bellissimo Angelo ribelle su fondo rosso di Osvaldo Licini, che dal Ponte è stimato € 120.000-180.000; è stato esposto a Dortmund nel 1974 e fu scelto come immagine di copertina del catalogo.

Stima € 50.000 – 70.000. Courtesy Il Ponte Casa d’Aste
Pier Paolo Calzolari, Mario Merz, Michelangelo Pistoletto, Alighiero Boetti, Renato Guttuso. Tra i lotti della selezione spiccano poi Le grandi e le piccole cose di Gastone Novelli (lotto 55, stima € 60.000 – 80.000), Greenwich tre di Toti Scialoja (lotto 41, stima € 12.000 – 18.000), Sera ad Imbersago di Ennio Morlotti (lotto 42, stima € 40.000 – 60.000), Paesaggio anemico del 1965 di Mario Schifano (lotto 98, stima € 40.000 – 60.000) e Croisillons (Carrés) di Jean Fautrier (lotto 44, € 80.000 – 120.000). Di Karel Appel è invece Composition (Bataille d’animaux) del 1958 (lotto 46, stima € 80.000 – 120.000).

Stima € 80.000 – 120.000. Courtesy Il Ponte Casa d’Aste
Come sempre, Il Ponte dedica anche uno spazio speciale alla scultura. Menzione d’onore per Carmelo Cappello, Giuseppe Uncini, Giò Pomodoro, Alik Cavaliere, Mario Ceroli, Igor Mitoraj, per una rarissima scultura di Alberto Viani (lotto 79, stima € 20.000 – 30.000) e per una torre a spirale di oltre due metri di Arnaldo Pomodoro (lotto 77, stima € 180.000 – 220.000). Si chiude il 26 novembre con grafiche e multipli d’artista, che strizzano l’occhio alla nuova generazione di collezionisti.
















