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C’è il super record di Basquiat che dorme tranquilli dal 2017, quando fu assegnato per 110,5 milioni. C’è Shot Orange Marylin di Warhol, che nel lontano 1998 andava per 17,3 milioni. Ancora, Composition II di Mondrian, un altro colpo grosso, e iconico, da $ 52 milioni. Dal 13 al 21 dicembre, Sotheby’s presenta Icons: Back to Madison, una mostra unica nel suo genere che riunisce a New York alcune delle opere più iconiche mai vendute dalla maison – ad appena un mese di distanza dall’apertura della sede al Breuer Building. Una straordinaria raccolta di capolavori provenienti da collezioni private e museali, molti dei quali saranno esposti al pubblico per la prima volta dopo decenni. Con tanto di tappa intermedia: prima del suo debutto a Manhattan, Icons sarà presentata dal 2 al 6 dicembre nell’ambito della prima Collectors’ Week di Abu Dhabi.
«Icons: Ritorno a Madison è più di una mostra», rivela Courtney Kremers, Sotheby’s Vice Chairman, Senior Specialist for Post-War and Contemporary Art, «è una celebrazione dell’eredità di Sotheby’s e un ritorno alle nostre radici su Madison Avenue, un centro storico di arte, cultura e collezionismo. Riunendo alcuni degli oggetti più straordinari mai venduti sotto la nostra insegna in tutto il mondo, riflettiamo su decenni di competenza e sulle opere che hanno catturato lo spirito del loro tempo».

Ripercorrere la storia delle aste per ripercorrere la storia dell’arte. Così Icons abbraccia oltre sei decenni di vendite epocali, che spaziano dall’arte africana e oceanica, alla gioielleria, al modernismo europeo, all’arte americana del dopoguerra e alle innovazioni contemporanee. Dalle tele da record alle opere fondamentali di John Singer Sargent, Joan Mitchell, Helen Frankenthaler, David Hockney, Barkley L. Hendricks, la mostra presenta dipinti e oggetti che hanno trasformato le carriere degli artisti, definito la storia delle aste e plasmato il collezionismo, generazione dopo generazione.
Tra i pezzi forti, oltre ai già citati capolavori di Basquiat, Warhol e Mondrian, anche Girl Without Balloon di Banksy, che si “autodistrusse” durante l’asta di Sotheby’s nel 2018 ed è oggi l’unica opera d’arte effettivamente mai realizzata in una sala d’asta; poi Guennol Lioness, una scultura mesopotamica di circa 5000 anni che è tutt’oggi l’opera antica più preziosa mai venduta; la scultura di un’antenata del Lago Sentani, venduta dalla leggendaria collezione di Helena Rubinstein nel 1966; ancora, la tela del 1949 di Clyfford Still, la cui vendita ha contribuito alla fondazione del Clyfford Still Museum di Denver; a proposito di superstar, anche Three Studies for Portrait of Lucian Freud di Francis Bacon, un ritratto intimo di una delle amicizie più significative dell’arte del XX secolo; e si arriva al 2025 con la Birkin originale di Hermès di Jane Birkin, venduta quest’estate per oltre $ 10 milioni, la borsa più costosa mai passata sotto il martello. In totale, la mostra comprende oltre 25 opere, con un valore stimato di circa $ 2 miliardi. Un’opportunità unica di ammirare questi capolavori, tutti già venduti, tutti insieme.














