27 aprile 2004

fino al 8.V.2004 Ryan Mendoza – Fear in a Time of Superheroes Milano, Spazio Maria Calderara

 
La galleria bresciana Massimo Minini presenta un progetto speciale allo spazio Maria Calderara. In quella che una volta era la sede della galleria Christian Stein, spazio espositivo cruciale durante le glorie dell’Arte Povera…

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Ryan Mendoza continua nella direzione intrapresa in occasione della sua prima personale tenutasi al Maschio Angioino a Napoli nel 2002, quando già mirava ad un disvelamento delle aporie presenti nella cultura popolare americana, mettendo in scena i volti della gente comune che recano in sè l’agente patogeno del senso di frustrazione ed inadeguatezza generato dall’incapacità di eguagliare l’inarrivabile crogiolo di virtù fisiche e dirittura morale che informa di sé i miti ed i modelli della cultura americana.
Se in Almost American il seme da cui germogliavano le sue tele erano stati delle vecchie fotografie ingiallite recuperate nei mercatini, il ventaglio di abitanti delle sue nuove tele è direttamente tratto dal fumetto o dall’immaginario televisivo prodotto in america. Ci sono Batman e Robin, un ragazzo sorridente con un cappello da cowboy, un “uomo nero” con una posa insieme inquietante e ridicola, tipica di tanti protagonisti dei thriller cinematografici e televisivi, e c’è un grande volto glabro da soap opera anni ottanta che espone un sorriso ammiccante ed un bel paio di stivali, come fosse il protagonista di uno spot promozionale.
ryan mendoza - dread
Americans don’t believe in pain
è il titolo di una delle grandi tele esposte, ed in effetti la mostra si articola come un contrappunto che oppone ai colori caramellati le tonalità buie ed opprimenti dei volti spaventati o delle espressioni minacciose dei protagonisti delle tele.
L’artista mette in scena una rappresentazione iconica del dicotomico immaginario americano che, da un lato è abitato da supermen e superwomen, ma contemporaneamente è infestato dalle immagini forti e raccapriccianti che oggi massicciamente sono parte indelebile dell’incubo americano.
Tuttavia Mendoza tralascia l’attualità bruciante, i toni aspri della polemica restano lontani dalle tele dell’artista che, per quanto esprima una tenace insofferenza nei confronti della natia america -non ultimo attraverso il suo quasi decennale abbandono in favore di Napoli- lo fa attraverso una messa in discussione delle figure più innocue ed infantili della mitologia statunitense, riscoprendo già in esse il germe delle contraddizioni.
ryan mendoza - beware of dog
Di buona qualità anche i disegni, forse ad un primo acchito meno avvolgenti delle grandi tele, ma queste opere essenziali fatte di tratti minimali eseguiti con gessetti colorati, se le si osserva con più attenzione, sono in realtà in grado di produrre un sentimento di inquietudine insospettato poiché rievocando i disegni immediati di un bambino, danno una misura della vulnerabilità di un’età senza difese che si trovi suo malgrado sotto il fuoco impietoso di dettami sociali che non siano a misura d’uomo. I supereroi non lo sono… per questo fanno paura.

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ambra caruso
mostra visitata il 20 aprile 2004


Ryan Mendoza
Fear in a time of superheroes
Dal 15 aprile all’8 maggio 2004
Spazio Maria Calderaia, progetto speciale galleria Massimo Minini
Via Lazzaretto, 15
20135 Milano
Tel: 03.0383034
Fax: 03.0392446
Email: galleriaminini@numerica.it
Orario: dal martedì al sabato dalle 12,00 alle 20,00


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