13 dicembre 2010

fino al 13.I.2011 Ane Mette Hol Milano, Enrico Fornello

 
Chiaroscuri che si fondono con piccoli bagliori. Dal disegno al video, dopo il giorno e la notte. La seconda personale in Italia della giovane artista norvegese...

di

Il
lavoro di Ane Mette Hol (Bodø, 1980;
vive a Oslo) è un foglio bianco riempito e ripensato. Segni decisi, a tratti
morbidi o cancellati, costituiscono infatti la materia visiva dell’artista
norvegese. È però lo scarto tra originale e copia, tra riproduzione e
rappresentazione, a stabilirne la ricerca.

In
Reversed Site-Specific (2008), sua prima personale da Fornello, partendo da un
foglio vergine Hol riproduceva con fedele precisione un cartone a pavimento –
di quelli lisi e macchiati utilizzati nella pittura murale per le mascherature
– aprendo interrogativi sull’autenticità del manufatto. Nel 2009, invece, l’artista
riconfezionava la cover di Art and
Illusion
di Ernst Gombrich, capovolgendo così il concetto dello storico e
creando un’illusione artistica.

Per
la nuova personale in galleria, ormai con sede milanese, Ane Mette Hol presenta
After Day and Night. Elaborato
durante la residenza presso la Kunstlerhaus Bethanuen di Berlino, il lavoro ha
come matrice una serie di immagini, riprese nell’arco di 24 ore, che
documentano il passaggio dal giorno alla notte, e viceversa. Raffinatamente
riprodotte dall’artista in delicati e rifiniti disegni a grafite, le scene
diventano il soggetto di piccole tavole in cui risultano visibili cancellature
e sovrapposizioni; modifiche puntuali testimoni del cambiamento che avviene
all’interno del campo visivo.

Ane Mette Hol - After Day and Night - 2010 - animazione di 24 ore (ciclo di 12 ore) - photo Trevor Good
I
ritratti fedeli e mutevoli della ferrovia indagata, avvolta nella tipica
atmosfera berlinese, danno vita a una seducente e lenta animazione che riporta in scena la replica di ciò che era stato in
precedenza registrato attraverso la web cam e tracciato nei disegni. Il film si articola in una doppia proiezione in cui le 24
ore di riprese sono divise in 12 ore per ciascuna parte dello schermo. Accostando
e comparando il giorno con la notte, l’artista crea un dispositivo a tratti
perverso di osservazione, dove lo spettatore – immerso in un clima di rilassata
attesa – aspetta il cambiamento di una e dell’altra scena.

Il lavoro
di Hol è una sorta di Effetto notte, o Nuit
américaine
, film di François
Truffaut
che fa riferimento all’omonima tecnica cinematografica, espediente
che consiste nel rendere notturna una ripresa eseguita in piena luce. After Day and Night – che avrebbe potuto ben trovare
posto in Exhibition Exhibition di Adam Carr unisce sulla scia del doppio
due momenti apparentemente separati, dando vita a un’eclisse dove Sole e Luna
sono le facce della stessa medaglia.

Ane Mette Hol - After Day and Night (06:15:00-06:54:00) - 2010 - tecnica mista su carta Chromacolour Archival Animation - cm 27x32 - photo Trevor Good
Sia
nei disegni che nell’animazione, le immagini di Ane Mette Hol sono insieme tese
e concentrate, ma sempre insidiate nella coscienza come scena spettrale. E
sullo sfondo nebuloso, come a dar voce alla dissolvenza e mutevolezza
dell’identità, giace l’impossibilità di riconoscere nella vita l’autenticità
della matrice, della replica e della sua variante.

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Sara Rossi a Prato

Al
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claudio cravero

mostra visitata il 25 novembre 2010


dal 18
novembre 2010 al 13 gennaio 2011

Ane Mette
Hol – After Day and Night

Galleria
Enrico Fornello 2

Via Massimiano, 25 (zona Ventura) – 20134 Milano

Orario: da martedì a sabato ore 14-19

Ingresso libero

Info: tel./fax +39 023012012; info@enricofornello.it;
www.enricofornello.it

[exibart]

2 Commenti

  1. Perchè perdersi a disegnare un cartone, con chiari e scuri, quanto sarebbe più efficace (concettualmente) posare un cartone sul pavimento, nella giusta scala delle grandezze e nella natura reale del cartone. La materia, la forma, sarebbe per così dire, alterata, frantumata, smaterializzata dall’ illusione ottica del mezzo video.

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