12 novembre 2015

Fino al 22.XI.2015 Mediterranea 17 Young Artists Biennale, No Food’s Land Fabbrica del Vapore, Milano

 

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Arriva a Milano Mediterranea 17 Young Artists Biennale, un progetto nato nel 1985 a Barcellona dal network internazionale BJCEM – Biennale des Jeunes Créatures de l’Europe et de la Méditterranée – coinvolgendo negli anni oltre 10.000 artisti e più di 700.000 visitatori. 58 membri provenienti da 17 Paesi dell’Europa e del Mediterraneo – incluse istituzioni culturali e organizzazioni indipendenti – compongono questa rete, il cui scopo è di creare l’opportunità per i giovani artisti di produrre e mostrare le loro opere e di sostenere il loro processo di mobilità e di apprendimento. 
Mediterranea 17 si svolge nel 2015, anno significativo per questa città grazie a Expo e si inserisce, infatti, all’interno di Expo in città, un nuovo format che verrà riutilizzato per le prossime edizioni per via dell’efficacia raggiunta negli ultimi sei mesi. Mediterranea 17 è un evento multidisciplinare curato da Andrea Bruciati e promosso da BJCEM, dal Comune di Milano, da La Fabbrica del Vapore, in collaborazione con Arci e con il patrocinio di Fondazione Cariplo. 
L’evento dà modo a giovani artisti, provenienti da diverse parti dell’Europa e del Mediterraneo, di sfruttare quest’opportunità, così da creare un confronto e ottenere una buona visibilità, data anche dalla location, La Fabbrica del Vapore, che si dimostra ancora una volta la sede adatta a eventi di questo genere e portata. 
Seguendo la linea della cooperazione culturale internazionale procurata – almeno idealmente – da Expo, questa Biennale vuole proporre una piattaforma dove sia possibile una contaminazione di linguaggi creativi a tutto tondo: una sorta di laboratorio dialogante, che spazi dalle arti visive, come pittura, scultura, fotografia, video e installazioni alle performance dal vivo, come teatro, danza, musica, cinema e gastronomia. È interessante vedere come circa 300 artisti di provenienza e formazione diversa, abbiano una cosa comune: l’età. Sono giovani under 35 che ora hanno modo di mettersi in gioco, dopo essere stati selezionati da una commissione di ciascun paese membro della rete BJCEM. Qui si incontrano per presentare i propri lavori, realizzati seguendo il tema di quest’anno: No Food’s Land, che sembra quasi in contrapposizione tematica a quello dell’Esposizione universale dell’anno corrente. In realtà il riferimento trovato da Bruciati è per dirla come Amleto: “quel mostro che ci divora i sensi”, ossia il curatore trova un’analogia tra il processo digestivo e quello creativo, del passaggio dato da una continua trasformazione energetica di un elemento, un’idea, un’azione. Più nello specifico, l’atto creativo può essere paragonato all’assimilazione, all’assorbimento corporeo del cibo. Questo concept si ripercuote sia nella caratteristica creativa onnivora dell’artista contemporaneo, sia nell’allestimento – ideato in collaborazione con lo Studio Rotella di Milano – che segue un percorso sinuoso che fa pensare a una sorta di organismo, di intestino, in cui elementi molti differenti si incastrano perfettamente l’uno con l’altro. 
Mediterranea 17 Young Artists Biennale, No Food’s Land Fabbrica del Vapore, Milano
La Biennale aperta il 22 ottobre 2015, e è stata animata da tutti gli artisti presenti in sede per i quattro giorni successivi all’opening, per poi continuare ancora per un mese. Ma Milano non è la sola città ospitante, infatti, Genova, dal 19 al 22 ottobre, ha ospitato 100 artisti selezionati per la Biennale inserendoli in un percorso di avvicinamento all’evento Milanese. A Torino, invece, venerdì 23 ottobre, si è svolto alla Scuola Holden il forum internazionale Biennale 3.0 | 30 anni di produzioni creative, mobilità, politiche socio-culturali e nuove prospettive tra Europa e Mediterraneo, pensato come laboratorio per raccogliere idee di esperti e rappresentanti delle più importanti organizzazioni culturali europee, attorno al tema del Mediterraneo. 
Il programma di Mediterranea 17 è molto fitto ed è affiancato da OFF – Out of Fabbrica, curato da Marco Trulli, promosso da Arci e con il sostegno del Comune di Milano e il patrocinio di Fondazione Cariplo, che presenta eventi, workshop e residenze in grado di connettere il tessuto socio-culturale locale con quello mediterraneo. Sono inoltre presenti 5 progetti speciali: A Natural Oasis, progetto transnazionale sulle arti visive promosso dalla Repubblica di San Marino dedicato ai giovani artisti e la condivisione culturale con Viafarini DOCVA; Ecoismi 2015, un evento diffuso di arte contemporanea negli spazi pubblici; La ville ouverte, un programma euro mediterraneo di azioni di arte pubblica promosso da Arci all’interno del network di BJCEM; Motel Trogir: Alice doesn’t live here anymore, dedicato alla riflessione di tipo artistico sull’omonimo palazzo modernista progettato da Ivan Vitic del ’65 e Sulcislab, curato da Olga Bachschmidt, promosso dall’Assessorato della cultura del Comune di Cagliari, è pensato per promuovere la creatività dei giovani designer sardi. 
In armonia con la filosofia de La Fabbrica del Vapore, Mediterranea 17 offe un luogo dove i giovani possono essere sia protagonisti sia fruitori delle attività e degli eventi, con lo scopo di valorizzare e promuovere il dialogo interculturale e multidisciplinare, esplorando il modo di utilizzare l’espressione artistica come mezzo per operare anche in aree geografiche afflitte da gravi crisi finanziarie e sociali. 
Micol Balaban
mostra visitata il 22 ottobre
Dal 22 ottobre al 22 novembre 2015
Mediterranea 17, Young Artist Biennale
La Fabbrica del Vapore, 
Via Procaccini 4, Milano
Orari: dal lunedì al venerdì 15.00-19.30; sabato e domenica 11.00-19.30

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