16 aprile 2002

Fino al 28.IV.2002 Paolo Consorti Milano, Marella Arte Contemporanea

 
Esposte 12 opere dell’artista marchigiano che, tra manualità e tecnologia, scardina completamente gli usi tradizionali dei linguaggi espressivi, per ribadire fermamente il valore concettuale della pittura...

di

Una ricerca artistica consapevolmente strutturata dal linguaggio tecnologico moderno, ben decisa però a scostare da sé tutti quegli elementi di fuorviante frenesia che irrimediabilmente investono le magnifiche sorti e progressive dell’epoca attuale. Le opere di Paolo Consorti, mirabile esempio di contaminazione mediatica capace di far convivere in sottile equilibrio visione filmica e pittura, digitale e fotografia, anacronisticamente richiedono tempo, pazienza, riflessione, lunga sedimentazione, tutti elementi completamente avulsi dalla logica contemporanea, ora consapevolmente abbinati dalla mano dell’artista-demiurgo in una sintesi perfetta.
Un demiurgo attento nel cogliere elementi della vita reale per poi decontestualizzarli da qualsiasi legame con il quotidiano e, quindi, magicamente deformarlo, ribaltarlo, elaborarlo secondo i dettami del linguaggio tecnologico, in una visione armonica il cui fine ultimo è l’elevazione della normalità.
Una normalità non più riconoscibile in questo gioco artificiale di passato e futuro, tradizione e modernità, in un processo alchemico che scavalca qualsiasi confine tra sogno e realtà, eterea perfezione e terrena banalità.
Un gioco alchemico che sceglie come protagonisti immagini mitologiche, bibliche, letterarie, lontani arcani visivi pronti a richiamare, inconsapevolmente, le nostre emozioni più profonde, i nostri sogni, le nostre esperienze, ed a risvegliarli dal loro lontano silenzio dimostrandone l’inalterabile valore catartico.
Basti citare La conversione di Saulo, di evidente ispirazione caravaggesca, o le immagini che rispecchiano la morbida linearità di Raffaello, l’intensa contrazione michelangiolesca, il modernismo compositivo di Rosso Fiorentino e Pontormo, in una sintesi stilistica e contaminazione temporale di assoluta originalità.
Sintesi stilistica che, nelle inquadrature più violente, nei verticalismi più esasperati, nelle turbolenze visive più inquiete, rimanda all’energico dinamismo del Barocco, alle moderne trasgressioni di Borromini, in una sinergia sconcertante di vitalismo, narratività ed eccitazione.
Una sinergia che, nella sua violenta dinamicità e polisemica sfaccettatura, non rifiuta metafore né allegorie, diventando parte di un linguaggio multidirezionale in cui convivono immagini, parole e musica, in una perenne irrequietezza che, tra sottile ambiguità ed irraggiungibile sacralità, fa sconfinare qualsiasi capacità razionale.
Tra accelerazioni e rallentamenti, volubilità e castità, timidezza e generosità, le opere di Paolo Consorti racchiudono fisicità che apparentemente fuggono qualsiasi privazione materica, nella fluttuante perfezione di corpi tesi a superare l’umana debolezza ed a cancellare qualsiasi incompletezza di un mondo artificiale.
Figure che, con la loro santità imperfetta, fanno rammentare la condizione di insuperabile relativismo dell’uomo, eterno Prometeo che solamente nella propria onestà, nel proprio coraggio e nel proprio valore morale, può trovare la forza per continuare una lotta feroce contro la prosaicità e frammentarietà quotidiana.

articoli correlati
Trends: Roma, quando trasgerssioni e anticonformismi creano tendenza
link correlati
Marella Arte Contemporanea

Elena Granuzzo


Paolo Consorti
Dal 21/3 al 28/4
Marella Arte Contemporanea, via Lepontina 8, 20159 Milano
Ingresso: gratuito
Orari: martedì-sabato 12.00-20.00
Tel. 02 69311460, fax 02 60730280, e mail: <a
href=mailto:marelart@tin.it>marelart@tin.it
Catalogo con testo critico di Gianluca Marziani


[exibart]

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui