16 maggio 2003

fino al 30.VII.2003 Marc Chagall – Fiabe e destino Milano, Palazzo delle Stelline

 
Il fascino della visione poetica, ingenua e delicata, di Marc Chagall emerge compiutamente nella splendida trilogia di acqueforti. Grande appuntamento dell’estate culturale milanese. Per riscoprire, inoltre, il grande fascino della grafica d’artista…

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Le tre serie di acqueforti di Marc Chagall in mostra rappresentano uno dei vertici della produzione grafica di tutto il Novecento: in esse è presente davvero tutta l’anima e la forza espressiva di un interprete unico del glorioso periodo avanguardista parigino.
Chagall, oltre ad essere padrone assoluto della tecnica della acquaforte, riesce a trasmettere compiutamente il carattere apparentemente ingenuo e giocoso della sua invece complessa poetica artistica. Spiritualmente, il grande artista russo è assimilabile a personaggi come Paul Klee e Pablo Picasso, non tanto da un punto di vista Marc Chagall - La gatta che diventa una donna acquaforte formale quanto per un approccio alla realtà assolutamente infantile (termine non certo improprio, soprattutto per quanto riguarda l’arte del Novecento). E non è certo un caso che questa straordinaria occasione culturale sia nata da una idea del compianto Emilio Tadini, artista quanto mai vicino all’ideale poetico e figurativo di Chagall.
Le tre serie di acqueforti – Le Anime Morte, Le Favole e la Bibbia – sono state commissionate tre gli anni Venti e Trenta dal grande mercante d’arte Ambrose Voillard, che vide in Chagall il vero contraltare al dominio figurativo di Pablo Ricasso. La figura di Voillard è paradigmatica per comprendere come un grande impulso al mondo artistico moderno sia stato provocato proprio da questi illuminati personaggi, molto più simili a dei mecenati che a dei veri e propri mercanti d’arte. Le acqueforti esposte nelle belle sale della Fondazione Stelline sono davvero stupende e non sorprende che a commissionarle sia stato proprio un grande esperto edMarc Chagall - Il Gallo e la Volpe acquaforte da Le Favole di La Fontaine amante d’arte come Voillard. Lo spazio figurativo tende a dilatarsi a dismisura consentendo a Chagall di lavorare su registri figurativi continuamente diversi: dalla grottesca e graffiante critica alla società russa di fine Ottocento, come nella serie delle Anime Morte di Gogol, si passa alla assoluta poesia delle Favole di La Fontane, per giungere alla rassicurante monumentalità delle scene tratte dalla Bibbia. Eppure, pur nella varietà formale, Chagall non abbandona mai il suo approccio verso il reale: approccio delicato ma anche disincantato, lontano dalle rigide imposizione tipiche di certa avanguardia, venato anche di languida melanconia.
Dunque una tappa imprescindibile in questa calda estate milanese si apre alla Fondazione Stelline, grazie anche alla importante collaborazione della Software Solution, una tappa che permette agli appassionati di scoprire uno straordinarioMarc Chagall - Abramo e i tre angeli acquaforte da La Bibbia (1931-1939) momento artistico del Novecento e un mezzo espressivo, quello grafico, non sempre correttamente valorizzato.

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Chagall, fiaba e destino
Dall’ 8 maggio al 30 luglio 2003 – Milano Palazzo delle Stelline, Sala del Collezionista – C.so Magenta 61 (Cadorna) – Ingresso libero dal lunedì al sabato dalle 10,00 alle 19,00 (1-30 luglio chiusura ore 18) – Info: Fondazione Stelline tel. 02454621


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1 commento

  1. Bella sì, bella sempre.
    Peccato per l’allestimento, così poco curato.
    Ah, proprio il nome del curatore della mostra non è citato (nemmeno nel catalogo, mi pare).
    Sarà un’impresa di Fondazione in toto, che dire…

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