29 maggio 2002

Fino al 9.VI.2002 Daryoush Asgar Milano, Marella Arte Contemporanea

 
La prima personale in Italia del giovane esordiente iraniano Daryoush Asgar. Indaga L'immagine degli adolescenti, pose da copertina su grandi tele dipinte come fotografie di magazine...

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Migliaia di fotografie escono sulle riviste dedicate alla moda ogni giorno, si somigliano tutte pur giocando una gara di originalità. Si somigliano i ragazzi infilati in vestiti nuovi e sistemati in posa. Non li distinguiamo uno dall’altro finché non li si tira fuori dalle copertine per poterli guardare davvero, prendendo le distanze dall’oggetto di consumo e dal nostro ruolo di target.
Daryoush Asgar crea questo scacco visivo trovando nelle sue tele un luogo alternativo alla carta patinata, un luogo dove gli adolescenti diventano testimonial di se stessi e non più della nuova collezione in lycra marchiata a grandi lettere. La materia pittorica basta a spiazzare il codice della comunicazione pubblicitaria: i soggetti, le inquadrature, gli abiti e le pose rimangono le stesse della fotografia proposta dai media ma, nei quadri di Asgar, non vengono più riconosciuti come manichini e riflettori.
La buona pittura è l’arma del disinganno, una forma espressiva tradizionale e condivisa che non ci lascia Asgardistrarre dal soggetto. La pittura classica, curata fino al realismo non fa il verso alla fotografia, sottolinea anzi il distacco tra i due strumenti. La fotografia costringe e cattura i ragazzi, la pittura li libera da ogni vincolo, iconografico e commerciale.
L’esposizione alla galleria Marella è luminosa e in qualche modo “pulita” come lo sono gli abiti nuovi. Nella Gallery1 adolescenti giganteschi si scrutano da una parete all’altra o si danno le spalle assorti nei propri pensieri.
Non è un’indagine sulla nuova generazione ciò a cui tende il pittore, di sondaggi pressappochisti sul comportamento dei giovani se ne sono letti abbastanza. L’artista parla del trattamento che di prassi i media riservano al mondo giovanile, i ragazzi devono sembrare ben lavati, ben vestiti, etichettati a dovere e inseriti in un gruppo. Il vero soggetto è quel ragazzino che indossa abiti non suoi in uno studio fotografico dopo aver passato ore al trucco.
Dei giovani conosciamo poco perchè nemmeno sappiamo ricordare quanti sono e dove vivono.
Daryoush Asgar è nato a Tehran nel 1975, vive e lavora a Vienna. In Iran la condizione giovanile è descrivibile solo per dissonanze. Il tasso di suicidio delle giovani donne è uno dei più alti al mondo, le ragazze che mettono il rossetto rischiano ormai “solo” qualche schiaffo, sei giovani sono stati condannati a 1.175 frustate complessivamente per avere avuto rapporti sessuali fuori dal matrimonio e aver bevuto alcool, se studi tanto da diventare un intellettuale potrai morire, i giovani costituiscono il 52% della popolazione e frequentano le migliori scuole del Medio Oriente, le antenne paraboliche sono ufficialmente proibite da una legge che vuole impedire la visione di programmi pericolosi per la morale islamica, viene prodotto un ottimo cinema di emergenti…

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Laura Carcano


Daryoush Asgar
Fino al 9/06
Galleria Marella Arte Contemporanea, via Lepontina, 8 – Milano.
Orari: da martedì a sabato h.12-20.
Per informazioni tel: 02/69.31.14.60, fax: 02/60.73.02.80; e-mail:marelart@tin.it


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