27 luglio 2025

Al V&A una grande mostra su Maria Antonietta racconta lo stile iconico ed eterno della regina

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Dal 20 settembre 2025 apre la prima grande mostra al Victoria and Albert Museum di Londra dedicata a Maria Antonietta, che ancora oggi è capace di plasmare e ispirare la moda, il design e il cinema mondiali

Maria Antonietta V&A
Film still from Sofia Coppola's Marie Antoinette. Photo courtesy of I WANT CANDY LLC. and Zoetrope Corp. Design

Il Victoria and Albert Museum di Londra si prepara ad accogliere Marie Antoinette Style, in programma dal 20 settembre 2025 al 22 marzo 2026 presso la sede di South Kensington. L’esposizione è la prima nel Regno Unito interamente dedicata alla figura di Maria Antonietta, regina di Francia e indiscussa icona di stile del XVIII secolo, e risponde all’ambizioso progetto curatoriale di Sarah Grant, che riunisce per l’occasione 250 oggetti eccezionali, molti dei quali provenienti dal Castello di Versailles e mai usciti dalla Francia. La mostra si propone di esplorare le origini e le influenze nel corso dei secoli dello stile dettato dalla sovrana glamour della storia, tracciando un percorso che attraversa oltre due secoli e mezzo di design, moda, cinema e arti decorative.

Maria Antonietta V&A
Design for Tourzel Habsburg, 2005. Tourzel Habsburg, 2005 by Manolo Blahnik.

La nascita di un’icona

In bilico tra eccesso e raffinatezza, la sua storia è stata reinterpretata e adattata da ogni generazione, riletta e adagiata – di volta in volta – sulle tendenze del tempo. Il progetto espositivo si articola in quattro sezioni cronologiche, ciascuna dedicata a una fase specifica dell’evoluzione relativa all’immaginario legato a Maria Antonietta. La prima parte della mostra, che abbraccia il periodo compreso fra il 1770 e il 1793, anno dell’esecuzione della sovrana, prende il nome di Maria Antonietta: le origini di uno stile e presenta arredi, abiti, gioielli, porcellane e strumenti musicali appartenuti alla corte reale. Tra i pezzi più significativi, figura la replica della celebre collana di diamanti Boehmer e Bassenge, commissionata per Madame du Barry nel 1772 e protagonista del famoso “affare della collana” del 1784-85. Particolare attenzione è riservata agli oggetti personali della regina, tra cui le pantofole in seta, i gioielli della sua collezione privata, il servizio da tavola del Petit Trianon e, elemento di straordinaria suggestione, l’ultima nota scritta da Maria Antonietta prima della sua esecuzione, conservata nel suo libro di preghiere. Verranno anche analizzati alcuni elementi del pensiero illuminista da lei condivisi, come la visione della maternità, dell’infanzia e l’apertura verso le innovazioni tecnologiche. Protagonisti della sezione anche i miti legati alla figura di Maria Antonietta, come il celebre «Che mangino brioche».

Maria Antonietta V&A
The Sutherland Diamonds, comprising diamond necklace with two additional diamond-set sections. © Victoria and Albert Museum, London.

La seconda sezione, Maria Antonietta commemorata: la nascita di uno stile iconico, analizza e approfondisce la rinascita ottocentesca del suo stile, incoraggiata dall’Imperatrice Eugenia e culminata negli anni 1880-1890 con la diffusione dello stile “alla francese” in Gran Bretagna e Nord America.

Maria Antonietta V&A
Boué Soeurs (Sylvie and Jeanne Boué) robe de style. © Designmuseum Denmark / Photo: Pernille Klemp.
Maria Antonietta V&A
Wedding gown of Duchess Hedvig Elisabeth Charlotta (later Queen of Sweden). Photo: Göran Schmidt Livrustkammaren/SHM (CC BY 4.0)

L’eredità contemporanea di Maria Antonietta

Gli ultimi due capitoli della mostra si concentrano sull’evoluzione moderna dell’immaginario legato alla regina. Maria Antonietta: incanto e illusione esplora il passaggio verso la fantasia e la fiaba tra Art Nouveau e Art Déco alla fine del XIX secolo, compresi gli abiti da sera di stilisti come Jeanne Lanvin e le Boué Soeurs, o ancora le suggestive illustrazioni di Erté, George Barbier ed Edmund Dulac.

Maria Antonietta: ristilizzata analizza invece l’eredità moderna e contemporanea dello stile della regina attraverso creazioni di alta moda firmate Moschino, Dior, Chanel, Erdem, Vivienne Westwood e Valentino. All’interno di questa sezione, un posto d’onore è riservato ai costumi realizzati per il film Marie Antoinette di Sofia Coppola, incluse le scarpe appositamente create da Manolo Blahnik. L’allestimento prevede anche un’esperienza olfattiva che ricreerà i profumi della corte e il profumo preferito dalla regina, offrendo ai visitatori un coinvolgimento multisensoriale.

Maria Antonietta V&A
Antonietta, 2005 by Manolo Blahnik
Maria Antonietta V&A
Crystal flaskwith label ‘Eau de Cologne from the ‘Nécessaire de voyage’, belonging to Marie Antoinette. © Grand Palais RMN (musée du Louvre) / Michel Urtado

Una figura senza tempo

Come sottolinea Sarah Grant, curatrice della mostra, Maria Antonietta rappresenta «l’eredità di una celebrità ante litteram», una figura la cui «rara combinazione di glamour, spettacolo e tragedia è ancora oggi tanto seducente quanto lo era nel XVIII secolo». L’esposizione mira a offrire una nuova lettura dell’eredità che questa figura complessa ed estremamente sfaccettata si porta dietro come un lungo strascico. Marie Antoinette Style si configura, quindi, non solo come un’importante rassegna storica, ma come un’indagine approfondita sui meccanismi della celebrità moderna e sull’evoluzione del gusto estetico occidentale.

Maria Antonietta V&A
Kate Moss, Fashion: Sarah Burton for Alexander McQueen, Van Cleef & Arpels, and Julian d’Ys, The Ritz, Paris 2012. [photographs of Kate Moss at the Paris Ritz for Vogue US April 2012 issue] © Tim Walker.

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