13 ottobre 2023

A Brescia apre MITA, il nuovo museo dedicato al tappeto antico

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Si chiama MITA e ha sede in una ex fonderia: è il nuovo museo di Brescia dedicato interamente al tappeto antico, che ospita il patrimonio di Fondazione Tassara, tra tradizione, innovazione e creazione

MITA, ph. Leo Torri STUDIO, postproduction Nicola Colia

MITA – Museo Internazionale del Tappeto Antico è il nuovo spazio culturale nato a Brescia, nell’anno di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura, che mira a essere un luogo di tradizione, innovazione e creazione. L’edificio è stato oggetto di riqualificazione di una ex fonderia, su progetto di OBR Open Building Research con la collaborazione di Lombardini22 per quanto riguarda la parte strutturale, impiantisca e di sostenibilità. E oggi è uno scrigno pensato appositamente per custodire, tutelare e promuovere il nutrito patrimonio di Fondazione Tassara, costituita nel 2008 da Romain Zaleski e composta da 1.300 manufatti tessili.

Tappeto Mughal India, XVII secolo, courtesy Fondazione Tassara

La collezione, probabilmente la più completa al mondo in questo ambito, raduna capolavori dell’arte artigianale che vanno dalla fine del XV all’inizio del XX secolo, provenienti dalle sette macro-aree geografiche ascrivibili ai centri nevralgici di produzione di questa attività artistica. Esemplari dall’Anatolia, Asia Centrale, Caucaso, Estremo Oriente, Europa, Medio Oriente, India e Persia dialogano tra loro in uno scambio reciproco di saperi e culture millenarie.

MITA, ph Leo Torri STUDIO, postproduction Nicola Colia

Tappeti di grande formato realizzati per palazzi o moschee e piccoli tappeti come quelli per le preghiere quotidiane, restituiscono una vivida narrazione fatta di figure, simboli e immagini astratte che permettono al visitatore di viaggiare nel tempo e nello spazio rimanendo con i piedi saldamenti ancorati a terra, inquadrati da una sapiente regia di luci che ne restituisce tutta la gamma cromatica.

MITA, ph Leo Torri STUDIO, postproduction Nicola Colia

L’architettura e il progetto di allestimento, contribuiscono a fornire l’idea di un teatro vivente, le cui parti – sala espositiva, laboratorio, biblioteca, sala multimediale e belvedere -, non più articolate secondo la tradizionale suddivisione per sale, interagiscono attraverso lo spazio centrale. Le gerarchie sfumano in funzione di un’agorà concepita come luogo comunitario di conoscenza e scambio culturale tra la collezione e il pubblico, rivelandosi come un libro aperto allo studio e ai ricercatori. Tutto ruota sui rapporti e le relazioni, facendo di MITA un agente innovatore la cui missione è radicare le proprie attività nel tessuto sociale e urbano della città, facendo da ponte con la scena internazionale contemporanea.

MITA, ph. Leo Torri STUDIO, postproduction Nicola Colia

A inaugurare le danze è la mostra MASTERPIECES. Ancient Rugs from Eurasia, che dal 14 ottobre al 10 dicembre 2023 presenta una prima selezione di opere che annovera, tra le altre, un tappeto della dinastia Ming della metà del XVI secolo e un tappeto Tabriz della Persia nord-occidentale, per quello che sembra essere, nelle parole del curatore Giovanni Valagussa, «Solo l’inizio dell’attività culturale di questa nuova istituzione che immaginiamo ricca di numerosi e costanti appuntamenti».

 

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