06 marzo 2022

Figure da riscoprire e tecno umanità: il 2022 al Museion di Bolzano

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Il Museion di Bolzano presenta il suo programma del 2022, dalle personali dedicate a David Medalla ed Erika Giovanna Klien, ai format espositivi tra architettura e tecnologia

Museion, Bolzano, ph. Thalheimer

Due mostre su due figure centrali dell’arte contemporanea ma, in vari modi, fuori dal centro. E poi, focus sul territorio e sulle sue eredità da scoprire, una programmazione pubblica animata da una nuova visione museale, appuntamenti, lecture e altro ancora. Museion – Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Bolzano presenta il suo calendario del 2022, riprendendo le fila di quanto già fatto lo scorso anno, nell’ambito di un programma ad ampio respiro avviato da Bart van der Heide, direttore dal giugno 2020, in un periodo non certo semplice per il sistema museale di tutto il mondo, causa pandemia. Il mese della ripartenza sarà aprile 2022, con due personali dedicate a David Medalla ed Erika Giovanna Klien ma tanti saranno gli appuntamenti da segnare.

«Con questo programma, e con mostre come quelle dedicate a David Medalla e Erika Giovanna Klien, dimostriamo ancora una volta quanto sia fondamentale il ruolo del museo nel proporre sempre nuove prospettive nella lettura delle avanguardie storiche, riflettendo sul loro spirito, l’etica, la loro energia e radicalità oggi», ha dichiarato Bart van der Heide. «Tuttavia non è un segreto che i musei stiano affrontando una crisi di identità a cui il nostro programma 2022 vuole dare una risposta. Se da una parte, grazie alla collaborazione con artisti e artiste innovatrici e istituzioni internazionali, consolidiamo la buona reputazione di Museion, dall’altra la ricerca e la realizzazione di nuovi format attivano l’intera infrastruttura come piattaforma civica con una sua rilevanza e impatto sociale. Non si tratta solo di instaurare legami con diverse comunità, ma di incentivare una cultura donare e del condividere, di cui Museion vuole essere un precursore, delineando strutture alternative di governance nel paesaggio italiano delle istituzioni museali di arte contemporanea».

Le due personali di aprile

Realizzata con il Bonner Kunstverein, a cura di Steven Cairns e Fatima Hellberg con van der Heide, “Parables of Friendship” sarà il primo approfondimento europeo dedicato a David Medalla, visionario artista filippino scomparso nel 2020. In apertura il 9 aprile, la mostra sarà scandita da disegni, dipinti, collage, sculture, neon, opere di arte cinetica, partecipativa e performance, per coprire oltre 70 anni di carriera. Accanto a importanti prestiti e nuove commissioni, Museion esporrà molti lavori inediti e alcune opere fragili, restaurate per l’occasione e presentate al pubblico per la prima volta. L’ecologia, l’identità culturale, la sessualità, l’etica del lavoro, sono alcuni dei grandi temi della contemporaneità affrontati da Medalla sempre con spirito libero, senza mai preoccuparsi delle compartimentazioni attuate dalla società.

David Medalla , Title unknown , 2017, mixed media Installation view , Bonner Kunstverein , 2021. Photo : Mareike Tocha . Courtesy private collection

In apertura l’8 aprile 2022, “Bird Flight” prende il titolo da una serie di opere pittoriche realizzate dall’artista austriaca Erika Giovanna Klien (1900-1957), in cui il volo degli uccelli viene espresso attraverso movimento e luce, temi centrali della sua pratica artistica. Trascurata dalla storia dell’arte come tante altre artiste del Novecento, parte dell’altra metà dell’Avanguardia teorizzata da Lea Vergine negli anni Ottanta, la Klein è stata una delle esponenti più interessanti del movimento del Cinetismo, fondato a Vienna da Franz Cizek dopo la Grande Guerra.

«La parola Avanguardia proviene direttamente dal gergo militare e bellico e definisce la necessità permanente di cambiamento e rinnovamento radicale caratteristica del Modernismo», ha sottolineato Bart van der Heide, curatore della mostra insieme ad Andreas Hapkemeyer e Brita Köhler. «Tuttavia, il cambiamento non deve sempre e necessariamente avvenire in modo violento. Il pensiero di Erika Giovanna Klien e dei Cinetisti apre la strada a una concezione alternativa di cambiamento che non si attua a scapito di altri. A loro modo radicali, i Cinetisti affermano tuttavia che il cambiamento viene da dentro e che si basa sull’effetto fondamentale dell’esperienza umana».

Erika Giovanna Klien Subway Express – Racing lights, um 1950 Matita / Bleistift / Pencil 28 x 38 cm Museum Eccel Kreuzer Foto: Erich Dapunt

Gli appuntamenti del 2022 al MUSEION

Il 25 marzo, nuovo appuntamento con “Museion Passage”, format espositivo sperimentale che periodicamente ridisegna il piano terra di Museion presentando opere della collezione, accessibili gratuitamente e indipendentemente dalle mostre in corso. Protagonista di questa tappa sarà Jorge Otero – Pailos (Madrid, 1971), artista che lavora tra arte, architettura e conservazione e che al Museion presenterà la sua serie “The Ethics of Dust”, frutto di un’indagine decennale, ancora in corso, che nasce dalla pulizia dalle polveri e residui dell’inquinamento da monumenti come Palazzo Ducale a Venezia, la Houses of Parliament di Londra e la Colonna Traiana al Victoria & Albert Museum.

Sempre il 25 marzo, la mostra “Welcoming Persones Persons” anticipa i temi dell’ottava edizione della Biennale Gherdëin. La mostra, nata da una collaborazione tra le curatrici della Biennale, Filipa Ramos e Lucia Pietroiusti, e il team di Museion, presenterà una selezione di lavori della collezione del museo, riferiti ai temi della natura e del paesaggio. “Welcoming Persones Persons” coinvolge i lavori di Vincenzo Agnetti, Oyvind Fahlström, Roni Horn, Nancy Holt & Robert Smithson, Judith Hopf, Arrigo Lora – Totino, Carl Moser, Zanele Muholi, Maurizio Nannucci, Olaf Nicolai, Décio Pignatari, Paul Thuile, Karl Unterfrauner, Sophie Utikal, Adolf Vallazza.

In collaborazione con la Libera Università di Bolzano – Facoltà di Design e Arti, il 26 maggio 2022 si terrà una keynote lecture aperta al pubblico con l’artista ghanese Ibrahim Mahama, in occasione del suo semestre di insegnamento in Artistic Production presso la facoltà di Design e Arti.

Per celebrare il decimo anniversario della morte di Walter Pichler, artista e architetto austriaco di origini altoatesine scomparso nel 2012 e considerato uno dei grandi solitari dell’arte internazionale degli Anni Sessanta, sarà esposto un corpus di 11 disegni progettuali della Casa nella gola, appartenenti alla Collezione Museion, cuore della mostra “Walter Pichler. Architettura – Scultura”, esposti insieme alle lastre di proprietà della famiglia che mostrano l’edificio finalmente realizzato.

Infine, il 30 settembre 2022, aprirà la mostra “Kingdom of the Ill”, secondo capitolo del programma di ricerca a lungo termine TECHNO HUMANITIES avviato nel 2021 da Bart van der Heide con la mostra TECHNO, in corso fino al 16 marzo 2022. Nei prossimi anni il programma continuerà a coinvolgere gli spazi e le attività di Museion esplorando il modo in cui i fenomeni connessi alla tecnologia, all’ecologia, al libero scambio globale si sono intrecciati tra loro e con le nostre identità.

A cura di Sara Cluggish e Pavel S. Pyś, la mostra fa riferimento al lavoro della critica americana Susan Sontag, “Illness as Metaphor”, del 1978, indicando una ricerca che indaga la relazione tra l’individuo e i sistemi sociali, aziendali e istituzionali contemporanei che influiscono sull’esperienza di cura e benessere. “Kingdom of the Ill” include, tra gli altri, i lavori di Enrico Boccioletti, Brothers Sick, Nan Goldin e PAIN – Prescription Addiction Intervention Now, Ian Law, Lynn Hershman Leeson, Adelita Husni – Bey, Carolyn Lazard, Shu Lea Cheang, Mary Maggic, Mattia Marzorati e P. Staff.

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