12 gennaio 2022

Fondazione Torino Musei: gli appuntamenti per il pubblico (e il ritorno di ‘Prospettive’)

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A Torino, negli spazi di Palazzo Madama, GAM e MAO, dal 14 al 20 gennaio una serie di appuntamenti dedicati al pubblico, tra cui l'inizio della quarta edizione di "Prospettive", con l'Orchestra Filarmonica di Torino

© Prospettive. Fondazione Torino Musei

Dal 14 al 20 gennaio Fondazione Torino Musei propone una serie di appuntamenti dedicati al pubblico a Palazzo Madama, GAM MAO, tra cui il ritorno, per il quarto anno consecutivo, di “PROSPETTIVE. Visite guidate in collaborazione con Orchestra Filarmonica di Torino“, dal 15 gennaio al 4 giugno 

“PROSPETTIVE
CUBO – Terra – The World Map”
GAM – visita guidata in collaborazione con Orchestra Filarmonica di Torino
Da sabato 15 gennaio alle 16.30

«Per il quarto anno consecutivo, Fondazione Torino Musei, OFT – Orchestra Filarmonica di Torino e Abbonamento Musei propongono il progetto di collaborazione che avvicina il pubblico dell’arte a quello della musica e viceversa. Per chi ama esplorare l’arte nelle sue mille sfumature, i tre grandi musei della Città di Torino – GAM Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, MAO Museo d’Arte Orientale e Palazzo Madama Museo Civico d’Arte Antica ogni sabato precedente il concerto propongono una visita guidata, a rotazione, al proprio patrimonio museale, traendo ispirazione dalla stagione concertistica dell’Orchestra Filarmonica di Torino.
Terra parola ancestrale, che rimanda all’essenza più profonda dell’uomo. Il tema della Terra sarà l’argomento sui cui si baserà il primo appuntamento in GAM, propedeutico ai concerti OFT. L’appuntamento prenderà avvio dalla mostra Una collezione senza confini. Arte Internazionale dal 1990. L’esposizione, con opere di artisti di fama mondiale che provengono dai cinque continenti, invita a riflettere sul significato attuale di confine geografico e culturale nella dimensione di una collezione museale, che rispecchia quanto sta avvenendo nella società contemporanea, e sul rapporto che l’uomo ha con i luoghi di origine e di residenza, come dimostrano, tra le altre opere, quelle di Aleksandra Mir, Sean Scully e Tobias Rehberger», ha spiegato Fondazione Torino Musei.
L’iniziativa è a cura dei Dipartimenti Educazione della Fondazione Torino Musei e di Abbonamento Musei. Le visite sono condotte da Theatrum Sabaudiae.
Potete trovare il programma completo dei sei incontri qui.

Arte in carta
GAM – Attività per famiglie 
Adatto per bambini dai 6 ai 12 anni
Domenica 16 gennaio alle 15.00

«Partendo dalla lettura del Silent book “Ombra” di Suzy Lee, i bambini saranno coinvolti in un viaggio nelle collezioni del museo tra luci, ombre, buchi, tagli, colore e trasparenze. In laboratorio i linguaggi artistici incontrati in visita verranno rielaborati nella costruzione di carte da gioco mediante l’uso di diversi supporti cartacei e trasparenze. La sperimentazione di differenti tecniche artistiche porterà alla creazione di uno strumento personalizzato utile a inventare nuove storie», si legge nel comunicato stampa.

“Incontri” N. 1 Sumi-e e Kenjutsu 
MAO – attività per adulti sulla mostra “Kakemono. Cinque secoli di pittura giapponese”
A cura dell’Associazione Yoshin Ryu
Domenica 16 gennaio alle 16.00
«Incontro tra le vie della scrittura e della spada: l’essenzialità del gesto».

La divinazione secondo l’Yijing 
MAO – conferenza in occasione della mostra “Fernando Sinaga. Il Libro delle Sorti e dei Mutamenti”
Con Attilio Andreini, Dipartimento di Studi sull’Asia e sull’Africa Mediterranea, Università Ca’ Foscari, Venezia
Giovedì 20 gennaio alle 18.00

Lo Yijing, noto in Occidente come Libro dei Mutamenti, è uno dei grandi testi collettivi della tradizione cinese. Compilato presumibilmente a partire dal IX secolo a.C., ha acquisito la sua forma definitiva nel IV-III secolo a.C., durante il periodo di regno della longeva dinastia Zhou (1046-256 a.C.). In questa conferenza si spiegherà la sua importanza, ma anche l’apporto dei nuovi ritrovamenti testuali, come quelli del manoscritto dell’Yijing rinvenuto a Mawangdui o del testo battezzato dai paleografi cinesi Shi fa, che dimostrano quanto vivace e ancora aperta sia la ricerca su questa famosa opera.

 

 

 

 

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