03 agosto 2022

Guardare Torino al tramonto dalla Pista 500, con la Pinacoteca Agnelli

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Dal martedì alla domenica sono aperte la Pinacoteca Agnelli e la Pista 500, con mostre e il nuovo FIATCafé500, un bar con terrazza panoramica

© Pista 500, Pinacoteca Agnelli

La programmazione di Pinacoteca Agnelli, che si estende fuori dagli spazi del museo, arricchisce la Pista 500 con un percorso espositivo sorprendente: installazioni artistiche e ambientali dialogano con l’architettura, il paesaggio e i simboli di un luogo emblematico di Torino.
Sono oggi visitabili sulla Pista 500 le opere di Nina Beier, VALIE EXPORT, Sylvie Fleury, Shilpa Gupta, Louise Lawler, Mark Leckey, Cally Spooner (ne abbiamo parlato qui).

Negli spazi interni della Pinacoteca è invece possibile immergersi negli immaginari pop di Sylvie Fleury e visitare la mostra di Pablo Picasso e Dora Maar.

Con il suo nuovo corso, la Pinacoteca Agnelli ha inoltre inaugurato il FIATCafé500, un bar con terrazza panoramica, affacciato sulla Pista e con vista su Torino, per colazioni, pranzi veloci, caffè e aperitivi.
Il FIATCafé500 segue gli stessi orari di apertura del museo ed è accessibile gratuitamente dall’ingresso principale della Pinacoteca, senza obbligo di acquisto del biglietto del museo.

Potete aggiornati su tutte le proposte della Pinacoteca Agnelli, consultando il sito o seguendo i canali social.

Lingotto. Ph.MYBOSSWASS_Credit, Installation view Pinacoteca Agnelli Torino

La Pista 500

La Pista 500, ha spiegato la Pinacoteca Agnelli, «è un polmone verde a 28 metri di altezza con più di 40.000 piante di oltre 300 specie autoctone diverse. Il progetto di riconversione di FIAT, realizzato dallo studio Camerana&Partners con la consulenza di Cristiana Ruspa, è un suggestivo viaggio sul tetto della città nel verde, combinato con un esclusivo percorso test drive della FIAT Nuova 500 elettrica, icona di FIAT. Un parco sospeso da vivere e fruire in un’ottica ecosostenibile e inclusiva, che sarà ulteriormente valorizzato grazie al progetto di arte pubblica di Pinacoteca.

Il nuovo giardino pensile sarà arricchito regolarmente di installazioni ideate specificamente da artiste e artisti internazionali per i suoi spazi. Il progetto artistico sulla Pista 500 è pensato per ampliare l’esperienza di un luogo simbolico della città per renderlo anche una destinazione culturale.

Gli interventi sulla pista abbracciano diversi linguaggi della scultura: installazioni audio o ambientali, opere luminose o sonore, interventi video o di cinema espanso, sculture che sperimentano con materiali urbani, progetti funzionali alle necessità di chi attraversa la pistao legati all’architettura industriale.

Lingotto. Ph.MYBOSSWASS_Credit, Installation view Pinacoteca Agnelli Torino

Le opere, interattive e coinvolgenti, invitano il pubblico della Pista 500 a riflettere su quale sia il significato di spazio pubblico oggi, e quali le storie e i monumenti con cui vogliamo abitarlo. Si confrontano con l’eredità della fabbrica, per esplorare le implicazioni sociali, culturali e politiche della sua trasformazione, o entrano in dialogo con il paesaggio naturale e urbano che circonda l’edificio, facendo emergere la tensione tra naturale e artificiale che lo caratterizza.

Il programma, a cura di Sarah Cosulich e Lucrezia Calabrò Visconti, offre prospettive plurali sull’idea di arte pubblica, attraverso opere di pionieri ricontestualizzate, progetti iconici contemporanei, nuove commissioni site-specific ad artiste e artisti di rilievo internazionale e un’attenzione alle pratiche emergenti. I singoli progetti sono pensati per essere inaugurati gradualmente nel corso dei prossimi tre anni, secondo un percorso espositivo in continua trasformazione. Una nuova selezione di progetti sarà già inaugurata nell’ottobre 2022.

Gli immaginari proposti dalle sculture dialogano con la riconversione dell’archeologia industriale del Lingotto da circuito chiuso a strada aperta, da luogo produttivo a spazio da abitare insieme. L’idea è quella di una mostra all’aperto che si sviluppa nel tempo oltre che nello spazio, con dialoghi sempre nuovi tra le opere esposte, il luogo che le ospita e il pubblico variegato e molteplice a cui si rivolgono».

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