28 giugno 2023

L’Hermitage di Amsterdam cambia nome, per tagliare i ponti con la Russia

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Da settembre, l’Hermitage di Amsterdam si chiamerà H’ART Museum e chiuderà i rapporti con la sua controparte russa, lanciando nuove partnership con British Museum e Centre Pompidou

A partire da settembre 2023, il Museo dell’Hermitage di Amsterdam si chiamerà H’ART Museum, per recidere ogni legame con la sua più famosa controparte di San Pietroburgo, in Russia. Situata nell’Amstelhof, un edificio seicentesco nel centro della capitale olandese anticamente usato come casa di riposo per donne anziane e quindi debitamente riadattato a spazio museale con un progetto da 50 milioni di dollari, sulle rive del fiume Amstel, la sede satellite del museo russo aprì nel 2009, con un’esposizione di opere in prestito dalla prestigiosa collezione storica dell’Hermitage. Attualmente ospita anche due collezioni permanenti, di cui una descrive le relazioni tra Olanda e Russia. Ma poco dopo l’invasione dell’Ucraina nel 2022, il museo di Amsterdam ha interrotto ogni collaborazione con i suoi omonimi, chiudendo anche una mostra temporanea sulle Avanguardie russe. Nel frattempo, sono state stabilite nuove partnership spiccatamente “occidentali”, con il British Museum di Londra, il Centre Pompidou di Parigi e lo Smithsonian American Art Museum. Sponsor del “nuovo” museo saranno invece tutti olandesi: VriendenLoterij, Heineken e ABN AMRO.

«È un nuovo entusiasmante passo per noi, un modello contemporaneo e a prova di futuro. Stiamo costruendo sulla nostra esperienza in campo internazionale e ora stiamo spiegando le nostre ali», ha affermato la direttrice del museo, Annabelle Birnie. «La nostra programmazione sarà a più voci, riflettendo i tempi in cui viviamo. Presenteremo importanti mostre d’arte».

Ma un pizzico di Russia ci sarà ancora. Il primo grande appuntamento, in programma nel 2024, vedrà una partnership con il Centre Pompidou per una mostra su Wassily Kandinsky, l’artista di origine russa che divenne cittadino francese e morì in Francia nel 1944. Nel 2026, inoltre, l’H’ART Museum accoglierà la mostra “Feminine power”, attualmente in corso al British Museum e incentrata sull’influenza della spiritualità femminile nella religione e nella fede in tutto il mondo. Nel 2025 invece l’H’ART Museum celebrerà il 750mo anniversario di Amsterdam con una grande mostra in collaborazione con The Leiden Collection, una delle collezioni private più significative al mondo di arte olandese del XVII secolo, che comprende anche un’ampia raccolta di opere di Rembrandt, ben 17.

Nell’ambito della nuova partnership è stata già presentata un’opera, Clubbing, una videoinstallazione del 2012 di Martine Gutierrez. L’opera proviene dalla collezione dello Smithsonian American Art Museum ed è presentata in uno spazio appositamente progettato dell’H’ART Museum. Un altro nuovo pezzo in mostra è un’opera di patricia kaersenhout, dalla collezione ABN AMRO.

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