15 luglio 2025

MIPAM: nasce la rete dei musei italiani con patrimonio dal mondo

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Sono 28 le realtà che hanno aderito alla MIPAM, la nuova rete che riunisce le istituzioni museali le cui collezioni provengono da Africa, America, Asia e Pacifico: un passo verso la trasparenza e la consapevolezza

Una veduta dela sala delle ceramiche precolombiane. Il MIC Faenza possiede una delle collezioni italiane più ampie dedicate alle ceramiche Azteche, Maya e Inca

In un tempo in cui i musei sono chiamati a riflettere sulle responsabilità etiche legate alle provenienze delle loro collezioni, l’istituzione di reti di collaborazione, trasparenza e ricerca condivisa diventa un passaggio fondamentale. L’onda lunga della riflessione decoloniale, che ha coinvolto in maniera sempre più strutturale le istituzioni museali internazionali, spinge oggi anche l’Italia a interrogarsi sulle storie – spesso complesse, talvolta controverse – che si celano dietro oggetti provenienti da contesti extraeuropei. Oggetti che raccontano di civiltà lontane ma anche di modalità attraverso cui sono stati raccolti e, talvolta, sottratti. In questo scenario è stata istituita MIPAM – Musei Italiani con Patrimonio dal Mondo, una nuova rete nazionale nata per favorire il dialogo tra i musei italiani che custodiscono, studiano e valorizzano collezioni legate al patrimonio culturale di Africa, America, Asia e Pacifico.

MUDEC – Museo delle Culture di Milano

MIPAM, una nuova trasparenza per i musei

La rete è stata ufficialmente istituita il 10 giugno 2025, con una riunione tenutasi al Museo Stibbert di Firenze, a conclusione di un percorso preparatorio durato due anni e articolato in quattro incontri a Milano, Parma, Torino e Firenze. Promossa dal MUDEC – Museo delle Culture di Milano, MIPAM si propone come piattaforma di riferimento per direttori di musei, curatori, conservatori e archivisti di istituzioni statali, civiche, universitarie, missionarie e private, accomunate dall’impegno verso un approccio più consapevole e responsabile alla gestione di patrimoni culturali non europei.

Il patrimonio custodito in Italia proveniente da altri continenti è vasto e stratificato, frutto di secoli di scambi, esplorazioni, collezionismi privati e attività missionarie. Tuttavia, molti di questi oggetti giacciono in musei periferici o poco noti, spesso privi delle risorse per garantire una piena valorizzazione e contestualizzazione, oppure nei depositi, senza una adeguata archiviazione.

MIPAM nasce per colmare queste lacune, creando una rete di collaborazione scientifica e progettuale tra realtà che, pur eterogenee, sono accomunate dalla volontà di aumentare l’accessibilità a questi patrimoni e di promuovere una ricerca interdisciplinare e interculturale. Tra gli obiettivi principali della rete vi sono la condivisione di buone pratiche, la promozione di mostre e pubblicazioni congiunte, la creazione di programmi formativi e pubblici, e l’organizzazione di incontri periodici.

Con la nascita di MIPAM sembra voler prendere forma una nuova trasparenza museale, per leggere il patrimonio come testimonianza viva di relazioni culturali complesse, che richiedono responsabilità e disponibilità al confronto. Nella speranza che questa consapevolezza possa agire anche al di fuori del contesto museale.

MUCIV – Museo delle Civiltà di Roma

Le istituzioni che fanno parte della nuova rete

Fanno parte della rete, a oggi, 28 istituzioni distribuite su tutto il territorio nazionale: CAM – Cultures and Mission, Polo culturale dei Missionari della Consolata di Torino, Castello D’Albertis Museo delle Culture del Mondo di Genova, Centro di Ateneo per i Musei dell’Università degli Studi di Padova, Fondazione MIC – Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza. Sono coinvolte anche le Gallerie degli Uffizi di Firenze, il MUCIV – Museo delle Civiltà di Roma, i Musei Civici di Reggio Emilia, il Museo Civico di Modena, e il Museo Civico di Scienze Naturali “Enrico Caffi” di Bergamo.

Alla rete aderiscono inoltre il Museo Civico di Tortona, il Museo Civico Etnografico Giovanni Podenzana di La Spezia, il Museo d’Arte Cinese ed Etnografico dei Missionari Saveriani di Parma, il MAO – Museo d’Arte Orientale di Torino (Fondazione Torino Musei), il Museo d’Arte Orientale di Venezia, la Collezione Mazzocchi di Coccaglio di Brescia, il Museo d’Arte Orientale Edoardo Chiossone di Genova, il Museo di Antropologia ed Etnografia dell’Università degli Studi di Torino.

Partecipano anche il Museo Egizio di Torino, il Museo Etno-Archeologico Castiglioni di Varese, il Museo Etnologico Missionario di Colle Don Bosco a Castelnuovo Don Bosco (Asti), il Museo Popoli e Culture del PIME di Milano, il Museo Stibbert di Firenze, il Palazzo dei Musei di Varallo (Vercelli), Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica di Torino, il Sistema Museale di Ateneo dell’Università degli Studi di Parma.

Il board direttivo di MIPAM è composto da Marina Pugliese (MUDEC, Milano), Davide Quadrio (MAO, Torino), Andrea Viliani (MUCIV, Roma), Enrico Colle (Museo Stibbert, Firenze) e padre Enzo Oliviero Verzeletti (Museo d’Arte Cinese ed Etnografico, Parma).

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