04 agosto 2021

Barbara Lo Faro: la personale all’Argentario Golf Resort & Spa, a Porto Ercole

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Dal 7 al 14 agosto negli spazi dell'Argentario Golf Resort & Spa, a Porto Ercole, le opere di Barbara Lo Faro, in una mostra che parla dell'estate attraverso una serie di lavori che indagano la figura femminile

Una delle opere esposte nella personale "Invincibile estate" (part.), 2021 © Barbara Lo Faro

A Porto Ercole, in provincia di Grosseto, negli spazi dell’Argentario Golf Resort & Spa il 7 agosto inaugura la personale di Barbara Lo Faro (1967, Roma) “Invincibile estate”, che sarà visitabile fino al 14 agosto.

«In questa nuova mostra – si legge nel comunicato stampa – oltre a tele e disegni, una serie dedicata all’estate. Particolari di donne in costume nella quotidianità di giornate tra sabbia e sole. “Invincibile Estate” è una condizione climatica, alla quale nessuno può sottrarsi, anche la stessa artista, che non ne è un’amante, ma è anche un omaggio alla splendida poesia di Albert Camus, amato Camus».

Nell’intervista qui sotto Barbara Lo Faro ci ha raccontato la sua ricerca e questa mostra.

Una delle opere esposte nella personale “Invincibile estate”, 2021 © Barbara Lo Faro

Intervista a Barbara Lo Faro

Come è nata la mostra all’Argentario Golf Resort & Spa?
«Era un po’ che pensavo a una serie ispirata all’estate, stagione che peraltro non amo molto, e ho immaginato ragazze ritratte in frammenti di giornate in spiaggia, accompagnate da spensieratezza e in alcuni casi possibile solitudine.
L’Argentario è per me casa da sempre, e la location che mi ospiterà, l’Argentario Golf Resort & Spa è un luogo bellissimo e unico in Maremma.
Ho dato alla mostra il titolo “Invincibile Estate”, con una rispettosa citazione della bellissima poesia di Albert Camus, scrittore che, contrariamente all’Estate, io amo moltissimo».
«…Ho compreso, infine,
che nel bel mezzo dell’inverno,
ho scoperto che vi era in me
un’invincibile estate».
A. Camus
Una delle opere esposte nella personale “Invincibile estate”, 2021 © Barbara Lo Faro
Quale nucleo di lavori sarà esposto? Come si colloca nel Suo percorso di ricerca?
«La mostra prevede una serie di opere su tela in acrilico, carboncino e pigmenti oro e argento, una serie di ritratti in inchiostro di china e penna biro su carta, e, appunto, la serie ispirata all’Estate».
Può riassumere in breve la Sua poetica? 

«Per rispondere vorrei citare le parole di Mimmo Stolfi: «il recupero e la rielaborazione della tradizione figurativa novecentesca è la cifra della pittura dell’artista romana Barbara Lo Faro. Tra le sue influenze, spiccano l’espressionismo austriaco, in particolar modo l’opera di Egon Schiele e Gustav Klimt, la sintesi stilistica di Amedeo Modigliani e il realismo di František Kupka.
Lo Faro rielabora e contamina questo prezioso lascito artistico con un gusto molto personale, capace di fondere la tipica estetica modernista dei suoi modelli con l’uso di tecniche eclettiche di stampo postmoderno, come il digitale, ritoccato materialmente dalla mano dell’artista, l’acrilico, la penna biro, il carboncino e l’acquerello.
I suoi ritratti femminili ci appaiono enigmatici e ambivalenti. A prima vista sembrano colti in una quotidianità normale, quasi rassicurante, ma osservando con attenzione il loro sguardo, ci accorgiamo che nasconde un sottile turbamento, un demone interiore che sembra invitarci a non fermarci alla superficie, ma a scoprire il fascino  di un’anima inquieta».

Una delle opere esposte nella personale “Invincibile estate”, 2021 © Barbara Lo Faro
Quale pensa sia il ruolo dell’arte oggi? E quali le principali necessità degli artisti?
«Credo che il ruolo dell’arte sia, da sempre, soggettivo e che ciascuno tragga  da un’opera sensazioni, energia e ispirazioni differenti. Personalmente ho sempre pensato che un’opera non vada spiegata e tantomeno descritta, ma “subita” come impatto visivo ed emozionale. Può essere una carezza, o uno schiaffo, a volte una coltellata, ma va recepita visivamente e non didatticamente.
Per quanto riguarda le necessità degli artisti io credo che per alcuni servirebbe maggior auto promozione da una parte, e curatori più coraggiosi dall’altra. In ogni caso l’Arte non si è mai fermata, anzi, e anche la richiesta e la curiosità non sono mancate, nonostante il difficile periodo che abbiamo tutti vissuto».
Quali progetti espositivi ha in programma per i prossimi mesi?
«Ho in progetto una mostra dedicata agli angeli…».

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