03 febbraio 2020

Quattro nuove mostre alla Galleria Nazionale, Roma

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A Roma, alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea, da oggi quattro nuove mostre, con Maria Elisabetta Novello, Gregorio Botta, Attilio Cassinelli, Carlo e Fabio Ingrassia e Eugenio Tibaldi

Galleria Nazionale mostre
Maria Elisabetta Novello, opera in "Each Second is the last", 2020, Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea, Roma, courtesy l'artista e Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea

A Roma, alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, inaugurano oggi, 3 febbraio, quattro mostre: le personali “Just measuring uncosciousness” di Gregorio Botta (1953, Napoli), a cura di Massimo Mininni, e “Each Second is the last”  di Maria Elisabetta Novello (1974, Vicenza), a cura di Ilaria Gianni, “Evergreen. Storia di Attilio”, il focus dedicato al celeberrimo illustratore Attilio Cassinelli (1923, Genova), in arte Attilio, a cura di Marcella Cossu e Nunzia Fatone, e “Notturno con figura. Primo corollario sulla vibrazione”, il progetto site specific di Carlo e Fabio Ingrassia (1985, Catania) e Eugenio Tibaldi (1977), a cura di Lucrezia Longobardi, che chiude il ciclo “Connetting Galleries” curato da Massimo Mininni.

Gregorio Botta, “Just measuring uncosciousness” e Maria Elisabetta Novello, “Each Second is the last”

«Due versi della stessa poesia di Emily Dickinson sono stati scelti per due mostre parallele, che riflettono sulla fragilità e sulla transitorietà dell’esistenza, temi cari ai due artisti che partendo da un orizzonte comune giungono a esiti diversi», e entrambe dedicate alla memoria di Lea Mattarella, storica dell’arte spentasi nel 2018, si legge nel comunicato stampa.

Le due mostre si incontrano nella condivisione di una sala, con l’opera Machina di Botta e lavori della serie Sopralluoghi di Novello.

In “Just measuring uncosciousness” «Gregorio Botta, sfruttando gli spazi della Galleria Nazionale, costruisce un percorso in quattro stazioni, una per ogni sala, quasi un viaggio esistenziale», in cui sono presenti «la grande installazione
 Abbi cura di me: una moltitudine di vetri concavi colmi d’acqua proietta sulla parete la sua ombra luminosa […] e Ofelia’s dreams: un letto di cera sull’acqua, attraversato da ferite dalle quali sgorgano rivoli d’acqua. Vita, dolore, desiderio, morte si fondono in questa opera che racchiude il senso di “Just measuring uncosciousness”», ha spiegato il museo.

Per “Each Second is the last” «Maria Elisabetta Novello costruisce un percorso narrativo composto dal susseguirsi e l’intrecciarsi di tre gruppi di lavori che investigano l’idea di temporalità infinita». Nel percorso espositivo, oltre alla già citata Sopralluoghi, le opere Morte Vita, La Morte Nella Vita. Vita Morte, La Vita Nella Morte e Sursum Corda.

Attilio Cassinelli, “Evergreen. Storia di Attilio”

«Con il focus su Attilio Cassinelli, in arte Attilio, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea dedica per la prima volta una mostra al linguaggio dell’illustrazione», ha spiegato la Galleria Nazionale.

In mostra «oltre 80 opere tra disegni, studi originali, libri e modellini, in buona parte materiali inediti, provenienti dal magico “antro” creativo dell’artista, con una breve sezione dedicata alla grafica pubblicitaria degli anni Sessanta (il “Cynar”, le sigarette “Nazionali”) e al caricaturismo (memorabile il suo Totò) per poi focalizzare l’evoluzione intervenuta fino a oggi all’interno dell’enciclopedico “bestiario”, dentro e fuori le due edizioni Giunti del Pinocchio», riporta il comunicato stampa.

Carlo e Fabio Ingrassia e Eugenio Tibaldi, “Notturno con figura. Primo corollario sulla vibrazione”

«Terzo e ultimo appuntamento di Connection Gallery con la mostra Notturno con figura. Primo corollario sulla vibrazione a cura di Lucrezia Longobardi. La rassegna, curata da Massimo Mininni e avviata a giugno 2019 con il lavoro di Andrea Mastrovito e successivamente con quello del duo Invernomuto, si conclude con l’installazione site-specific degli artisti Carlo e Fabio Ingrassia e Eugenio Tibaldi», ha spiegato l’istituzione.

Nel percorso espositivo «il ricordo intimo proposto da Carlo e Fabio Ingrassia sembra esistere solo in ragione della vibrazione della luce e del colore impressi nell’immagine, quasi che il soggetto ritratto non abbia corpo e sostanza di per sé. Questa precarietà si specchia e sviluppa nella tremante installazione di Eugenio Tibaldi. Il rapporto fra le opere innesca una dialettica tra paesaggio interiore e spazio reale, in cui il notturno perimetro di una dimora spettrale, forse impossibile, persa nella memoria o nell’immaginazione, esplode nella struttura installativa che (con)fonde forme naturali e antropo-funzionali in un ambiente in equilibrio tra un paesaggio neuronale e un habitat neo-primitivo», si legge nel comunicato stampa.

Gregorio Botta
“Just measuring unconsciousness”
Dedicata alla memoria di Lea Mattarella

A cura di Massimo Mininni
Dal 4 febbraio al 13 aprile 2020

Maria Elisabetta Novello
“Each Second is the last”
Dedicata alla memoria di Lea Mattarella
A cura di Ilaria Gianni
Dal 4 febbraio al 13 aprile 2020

Attilio Cassinelli
“Evergreen. Storia di Attilio”
A cura di Marcella Cossu e Nunzia Fatone
Dal 4 febbraio al 22 marzo 2020

Carlo e Fabio Ingrassia, Eugenio Tibaldi
“Notturno con figura. Primo corollario sulla vibrazione”
A cura di Lucrezia Longobardi
La mostra fa parte del ciclo “Connection Gallery”,
rassegna curata da Massimo Mininni
Dal 3 febbraio al 13 aprile 2020

Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea
Viale delle Belle Arti 131, Roma
Opening: 3 febbraio 2020, alle 18.30
Orari: dal martedì alla domenica, dalle 8.30 alle 19.30 (lunedì chiuso)
lagallerianazionale.com

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