20 agosto 2021

Plattform21 porta gli artisti diplomati in Svizzera nel 2020 al MASI Lugano

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Dal 22 agosto, per il 15mo anno consecutivo, la mostra Plattform offre una panoramica della più recente produzione artistica in Svizzera, con una selezione di artiste e artisti, diplomati nel 2020 nelle scuole d'arte di tutte le regioni linguistiche del paese. Quest'anno per la prima volta la mostra sarà al MASI Lugano. Le parole del team curatoriale

Adji Dieye, Culture lost and Learned by Heart, 2021, Galerie Cecile Fakhoury (Dakar 2020)

Dal 22 agosto al 5 settembre 2021 per la prima volta al MASI Lugano, nella sede di Palazzo Reali, la mostra Plattform, «che offre una panoramica della più recente produzione artistica nazionale, presentando una selezione di artiste e artisti, diplomati nel 2020 nelle scuole d’arte di tutte le regioni linguistiche della Svizzera».

«Per la prima volta nella Svizzera italiana, Plattform conferma il suo sostegno alle giovani e ai giovani artisti in un momento cruciale della loro carriera. I dodici artisti selezionati per l’esposizione, potranno essere scoperti al piano terra di Palazzo Reali. L’esposizione presenterà le nuove produzioni di Lara Dâmaso, Adji Dieye, Samuel Haitz, Roman Selim Khereddine, Anita Mucolli, Angeles Rodrigues, Riccardo Sala, Sina Schöpf, Marco Simao, Ştefan Tănase, Kelly Tissot e Romane de Watteville.
I curatori di questa edizione sono Marlene Bürgi, Martin Genton, Julie Marmet, Giada Olivotto, Noemi Pfister e Colin Raynal. L’esposizione si svolge in collaborazione con il Premio d’arte Helvetia, che verrà assegnato a uno dei dodici partecipanti», hanno dichiarato gli organizzatori.

Samuel Haitz, Having a Coke with You (yes for real), 2019, Foto © Simon Javed Baumbeger

PlattformPlattform

«Dal 2007, l’associazione PlattformPlattform organizza una mostra annuale che mira a sostenere le nuove leve dell’arte visiva, per favorire la diffusione e la diversità della scena emergente. I membri dell’associazione ogni anno selezionano dodici artisti tra gli studenti delle scuole d’arte che hanno completato un Bachelor o un Master nell’anno che precede la mostra. Dopo la fondazione dell’associazione Plattform, nel 2007 da Charlotte Matter, Andreas Mattle e Reto Thüring, e nove anni di esposizioni a Zurigo (dal 2007 al 2015, al ewz-Unterwerk Selnau), la serie di esposizioni continua attraverso il formato itinerante, collaborando ogni anno nuove istituzioni ospitanti, – come la Kunsthaus Glarus (2017), la Kunsthaus Langenthal (2018), il Centre d’art contemporain d’Yverdon-les-Bains (2019) e Fri Art Kunsthalle Fribourg (2020)- in diverse regioni linguistiche», ha spiegato l’associazione.

Roman Selim Khereddine, Als Böcklein fiel ich in die Milch, 2020, RIVET (Zürich)

Abbiamo posto tre domande a Plattform, hanno risposto Marlene Bürgi, Giada Olivotto e Noemi Pfister, del team curtoriale dell’edizione 2021

È la prima volta che Plattform giunge nella Svizzera Italiana, che cosa significa per il progetto?

«Sì, è la prima volta che Plattform ha luogo nella Svizzera di lingua italiana e siamo molto contenti che questo possa avvenire in stretta collaborazione con MASILugano. Dal 2007 la mostra si è svolta ogni anno a Zurigo, tuttavia, da cinque anni a questa parte, il formato del progetto è diventato nomade. Questo formato permette al team curatoriale, alle artiste e agli artisti di poter lavorare e intraprendere relazioni in diverse parti della Svizzera, dando così la possibilità di rappresentare la moltitudine e la diversità di lingue, culture e regioni presenti sul territorio. Plattform mira, anno dopo anno, a esporre una selezione di 12 artiste e artisti fra le nuove leve dell’arte contemporanea, che hanno conseguito un diploma di BA o MA in una delle accademie d’arte elvetiche. Recentemente, Plattform ha potuto esporre una selezione di giovani promettenti artisti svizzeri presso Fri Art Kunsthalle a Fribourg, Centre d’Art Contemporain di Yverdon-Les-Bains, Kunsthaus di Langenthal e Kunsthaus di Glarus. Quest’anno presso la sede di Palazzo Reali il team di Plattform presenterà le nuove produzioni di Lara Dâmaso, Adji Dieye, Samuel Haitz, Roman Selim Khereddine, Anita Mucolli, Angeles Rodrigues, Riccardo Sala, Sina Schöpf, Marco Simao, Ştefan Tănase, Kelly Tissot e Romane de Watteville».

Romane de Watteville, You an me in the motel, 2019
Come è nata la collaborazione con il MASILugano?

«Siamo molto entusiasti che la collaborazione con MASILugano sia potuta avvenire. Per le/i 12 artiste e artisti coinvolti nel progetto Plattform21 è importante avere l’opportunità di mostrare i nuovi lavori, prodotti appositamente per la mostra, in un luogo così importante come un’istituzione appena al termine dei loro studi in accademia. Fin dal 2007 Plattform è stato ospitato nella Svizzera tedesca e francese. Le varie collaborazioni con le istituzioni sono state possibili grazie al team di curatrici e curatori provenienti da tutta la Svizzera, le/i quali hanno attivato le loro reti di contatti per la riuscita delle varie edizioni. Quest’anno avendo nel team ben due curatrici cresciute nella Svizzera italiana siamo riuscite e riusciti a instaurare un dialogo con un’istituzione locale».

Riccardo Sala, Viral Network (View), 2021, Foto © Sebastiano Pellion
Quali aspetti delle ricerche degli artisti selezionati ritenete più interessanti?

«A partire dall’estate, il team di Plattform è solito recarsi a tutte le mostre di diploma che si tengono nelle diverse scuole d’arte di Basilea, Berna, Ginevra, Losanna, Lucerna, Sierre e Zurigo, dove abbiamo l’opportunità di parlare con le artiste e gli artisti, avendo così la possibilità di visionare le opere prodotte per il diploma. È un’occasione unica per noi vedere e incontrare molte/i artiste e artisti e poter parlare direttamente con loro delle loro pratiche artistiche. A causa della pandemia, nell’ultimo anno, siamo stati costrette/i a trovare un altro modo per poter riuscire nella nostra selezione, abbiamo così deciso di lavorare tramite la condivisione dei portfolio per poi iniziare con una serie di interviste. Tramite queste arricchenti conversazioni, il nostro team ha selezionato le artiste e gli artisti che si sono distinte/i per la loro pratica specifica, la capacità di comunicare il loro lavoro e le loro aspirazioni riguardo alla carriera artistica. Il cuore del progetto Plattform, tuttavia, è quello di incoraggiare le artiste e gli artisti che possono avere bisogno di questo sostegno dopo la laurea e per le/i quali questo scambio con un team di curatrici, curatori e altri artiste/i è importante all’inizio della loro promettente carriera». 

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