01 febbraio 2018

SPAZIENNE +N8 per

 
A Milano Spazienne inaugura oggi la mostra “+N8” pensata come evento della durata di un intero giorno, come una raccolta di cartoline che diventano segni del proprio pensiero artistico destinati alla fruizione attiva del pubblico

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Che cos’è SPAZIENNE e, in particolare, la mostra “+N8” che apre e chiude oggi a Milano? Ce lo dice una specie di filastrocca riportata sul comunicato stampa, che nell’impostazione ci ricorda alcuni calembour futuristi dei primi decenni del secolo scorso:
“dieci per quindici
duemiladuecentoquaranta cartoline
per due espositori
per uno spazio
per un solo giorno
per una molteplicità di visioni
per veicolare il pensiero
per una condivisione
per un’altra direzione possibile”.
Il formato cartolina, archetipo di diffusione dell’immagine, è stato scelto come supporto e reinterpretato da alcuni artisti emergenti, Stefano Comensoli, Nicolò Colciago, Federica Clerici, Alberto Bettinetti e Giulia Fumagalli, secondo le personali modalità di ricerca artistica. 
La mostra si presenta, quindi, come una raccolta di cartoline, duemiladuecentoquaranta stampe di piccolo formato che diventano segni del proprio pensiero artistico destinati alla fruizione attiva del pubblico. Per una possibile diffusione e dispersione dell’oggetto stesso che si fa così tramite del pensiero artistico sotteso a esso. Lo scopo è quello di proporre un’arte diffusa fuori dagli schemi del sistema in senso stretto, accessibile a tutti, che offra processi mentali, stimoli creativi, scambi di idee, piuttosto che opere e prodotti, investimenti da listino di borsa oppure oggetti da arredamento d’interni. Un’idea “democratica”, immateriale, effimera dell’arte, certamente, ma ben contestualizzata con la contemporaneità, con gli indirizzi di ricerca che emergono in Biennali autorevoli, coerente con l’upgrade tecnologico in atto.
Come non rintracciare, tuttavia, in questo progetto anche degli avi illustri, dalle cartoline disegnate da Paul Klee, Kokoscka, Schiele, a quelle della pattuglia futurista della prima e seconda stagione, da Boccioni a Balla, da Pannaggi a Prampolini, per realizzare quella “trasposizione dell’arte nel quotidiano” tanto agognata da certe avanguardie storiche e ancora “sempreverde” come dimostra l’odierno esperimento milanese. (Cesare Biasini Selvaggi)
In alto: Alberto Bettinetti, Cartoline da me stesso, 2018
In homepage: Federica Clerici, Leggero sentire, 2018
INFO
Opening: ore 18.00
Apertura al pubblico: giovedì 01 febbraio 2018, dalle 10.30 alle 22:00
spaziovuoto 
via Savona 94/A, Milano
www.spazienne.it
www.facebook.com/spazienne
vimeo.com/spazienne

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