21 dicembre 2022

Addio a Maya Ruiz-Picasso, muore a 87 anni la figlia di Pablo

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Figlia secondogenita di Pablo, Maya Ruiz-Picasso è morta a 87 anni: fotografa e custode dell’eredità paterna, posò da modella in molte opere del maestro del Cubismo

Maya Ruiz-Picasso morta

Secondogenita del Maestro del Cubismo Pablo Picasso, esperta dell’opera del padre e custode della sua eredità ma anche fotografa di professione, Maya Ruiz-Picasso è morta il 20 dicembre 2022, a 87 anni. Ad annunciare la notizia, un portavoce della famiglia, che non ha fornito ulteriori informazioni. «Ha avuto a mio giudizio una bella vita. È l’unica persona al mondo che non parlava di Pablo Picasso ma di “papà”», ha commentato Olivier Widmaier Picasso, il primogenito di Maya. Sul particolare rapporto che si stabilì tra il grande e controverso artista e la figlia maggiore, inizialmente tenuta segreta, è stato recentemente pubblicato un documentario, “Maya dans l’oeil de Pablo”, del regista François Lévy-Kuentz. Nel documentario si riconduce la figura di Picasso a Pablo-padre di Maya, da un lato rievocando i ricordi della figlia, dall’altro focalizzando la ricerca sulle opere ispirate a questo rapporto e alla raffigurazione di soggetti infantili.

Vera Clouzot, Pablo Picasso, Maya, Cannes 1955

Maya Ruiz-Picasso, figlia segreta e prediletta

María de la Concepción Picasso nacque a Boulogne-Billancourt, il 5 settembre 1935, dalla relazione che Pablo instaurò con la modella francese Marie-Thérèse Walter, più giovane dell’artista di 28 anni e con la quale era legato dal 1927. Il rapporto tra i due però fu tenuto clandestino: Pablo era infatti sposato con la ballerina Olga Khokhlova, con la quale aveva già avuto un figlio, Paulo. Con la nascita di Maya, però, molte cose cambiarono: inizialmente tenuta segreta, Maya diventò presto una figura centrale nell’arte e nella vita di Pablo, ispirando il tema dell’infanzia e creando, da un lato, una frattura insanabile con la moglie Olga, dall’altro, una sorta di famiglia parallela con Marie-Therese, che fu a sua volta lasciata per la fotografa Dora Maar. Al rapporto con la figlia sono da ricondurre molte tra le opere più conosciute e significative di Picasso, come Maya à la poupée (1938), Maya à la poupée et au cheval (1938), Maya au costume de marin (1938), Maya au bateau (1938) e Maya au tablier (1938).

Maya à la poupée, 1938

Il rapporto tra padre e figlia ebbe una svolta decisiva nel 1944, quando Picasso, dopo aver conosciuto Francoise Gilot ed essersene invaghito, si stabilì nel sud della Francia. Dalla nuova compagna avrebbe avuto altri due figli, Claude, nel 1947, e Paloma, nel 1949. Ma Maya continuò a frequentare il padre fino alla sua morte, avvenuta nel 1973.  Intanto, nel 1960, Maya si era sposata con Pierre Widmaier, soldato della marina militare, con cui ebbe tre figli: Olivier, Richard e Diana Widmaier Picasso, diventata una storica dell’arte specializzata nel lavoro di suo nonno Pablo.

Le donazioni e le mostre

Marie-Therese, la madre, morì nel 1977 e due anni dopo Maya fece la prima grande donazione allo Stato francese, per pagare gli oneri delle tasse di successione: 203 quadri, 158 sculture e oltre 3mila disegni, manoscritti e altri oggetti. Nel 2007 ha ricevuto la Legion d’onore e nel 2017 la Gagosian Gallery ha presentato a Parigi la mostra “Picasso and Maya: Father and Daughter”, curata da Diana Widmaier Picasso. Nell’ottobre 2021 l’ultima apparizione pubblica, in una sala del Museo Picasso di Parigi, con i figli Olivier e Diana, in occasione della donazione di sei dipinti, di un album di schizzi, di una statua e di un’opera etnografica.

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