05 febbraio 2024

Addio ad Antonio Paolucci, grande storico dell’arte, già ministro della cultura

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Apprezzatissimo soprintendente a Venezia e Firenze, ministro per i beni culturali, Antonio Paolucci è morto oggi, a 84 anni. La storia dell’arte perde una delle sue voci più autorevoli

Antonio Paolucci
Antonio Paolucci

Ministro per i beni culturali e ambientali dal 1995 al 1996, soprintendente per il Polo Museale Fiorentino e direttore dei Musei Vaticani, stimatissimo storico dell’arte, Antonio Paolucci è morto oggi, 5 febbraio 2024, a 84 anni, a Firenze. La notizia si è immediatamente diffusa, suscitando un profondo cordoglio nel mondo dell’arte e della cultura.

«Con la scomparsa di Antonio Paolucci, l’Italia perde un uomo di cultura appassionato e rigoroso, un instancabile studioso che ha dedicato la sua vita alla tutela, alla promozione e alla valorizzazione del nostro patrimonio artistico e culturale. Alla famiglia e ai suoi cari le più sentite condoglianze», ha dichiarato il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. «La scomparsa di Antonio Paolucci crea un grande vuoto nel mondo della cultura. Profondissimo conoscitore della storia dell’arte, museologo di fama mondiale, colpiva per la cristallina chiarezza del suo pensiero», ha commentato Eike Schmidt, alla guida del Museo e Real Bosco di Capodimonte a Napoli ed ex direttore delle Gallerie degli Uffizi di Firenze.

Nato a Rimini, il 29 settembre 1939, Paolucci si laureò in storia dell’arte nel 1964 con Roberto Longhi, specializzandosi poi a Bologna, con Francesco Arcangeli. Dal 1969 iniziò la sua carriera al Ministero della Pubblica Istruzione che, fino al 1975, ricopriva le competenze in seguito confluite nel Ministero della Cultura. Nel 1980 fu nominato Soprintendente presso la Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici del Veneto, sedi di Venezia e Verona, incarico svolto fino al dicembre 1982, per poi passare a Mantova e quindi a Firenze. Nella città toscana fu Soprintendente dell’Opificio delle Pietre Dure, quindi, nell’aprile 1989, passò alla Soprintendenza ai Beni Artistici e Storici – diventata poi Soprintendenza speciale per il Polo Museale Fiorentini – per essere nominato anche Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Toscana sino al collocamento a riposo per raggiunti limiti d’età, avvenuto nel 2006.

Dal gennaio del 1995 al maggio del 1996 ha ricoperto la carica di Ministro per i Beni Culturali nel Governo tecnico di Lamberto Dini. Dopo il sisma dell’Umbria nel 1997 fu scelto come Commissario straordinario per la ricostruzione della Basilica di San Francesco in Assisi. Nello stesso anno fu nominato Presidente dell’Accademia di Belle Arti di Carrara. Per i meriti conseguiti nell’ambito della sua attività culturale, è stato inoltre eletto Accademico ordinario dall’Accademia delle arti del disegno di Firenze. Nel 2007 fu incaricato dal Ministro Francesco Rutelli di far parte dei quattro membri esperti che affiancarono Salvatore Settis nel coordinamento dei lavori del Consiglio Superiore per i Beni Culturali e Paesaggistici.

Insignito del titolpo di Cavaliere della Gran Croce al merito della Repubblica italiana e della Legion d’Onore francese, ha collaborato con riviste e quotidiani e ha pubblicato monografie su Piero della Francesca, Luca Signorelli e Michelangelo.

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