15 aprile 2020

Marina Abramovic accusata di satanismo e Microsoft cancella la pubblicità

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In seguito a una serie di commenti e reazioni negative, Microsoft ha cancellato dal suo account Youtube un video in cui Marina Abramovic parlava di una sua opera

Dopo aver ricevuto un’impressionante serie di reazioni negative e commenti inappropriati, Microsoft ha cancellato dal suo account Youtube un annuncio pubblicitario in cui compariva Marina Abramovic. Nel video, l’artista raccontava di The Life, una sua nuova opera fruibile attraverso gli Hololens2, il visore a realtà mista fiore all’occhiello tecnologico della casa di Redmond. «Credo che l’arte del futuro sia arte senza oggetti. Questa è solo pura trasmissione di energia tra lo spettatore e l’artista. Per me, la realtà mista e la risposta», diceva Abramovic nella pubblicità di Microsoft. Ma a finire sotto accusa del popolo della rete non sono state raffinate questioni di estetica, bensì una vecchia e – a dire il vero piuttosto risibile – accusa di satanismo.

Nel 2016, Marina Abramovic diventò suo malgrado l’obiettivo di diversi gruppi vicini all’alt right, dopo che Infowars, il molto poco affidabile blog di Alex Jones, famigerata piattaforma di teorie cospirazioniste, diffuse un documento in cui Abramovic era accusata di aver realizzato delle “ricette sataniche”. Le accuse si basavano in gran parte sulle mail rilasciate da Wikileaks nel periodo delle elezioni presidenziali degli Stati Uniti, ottenute hackerando l’account di John Podesta, direttore della campagna elettorale di Hillary Clinton.

Marina Abramovic, Spirit Cooking, 2016

Cosa c’entra Marina? In una di queste mail, Tony Podesta, fratello di John e collezionista d’arte, era invitato da Abramović a vedere il reenactment di una sua opera, Spirit Cooking, una performance risalente al 1996 e basata su un libro di ricette afrodisiache ed evocative, i cui ingredienti sono “sangue di maiale e svariati grammi di gelosia”. Insomma, niente di così estremo, Hermann Nitsch ha fatto di peggio. Ma basta poco per accendere la fantasia dei cospirazionisti, soprattutto quelli vicini all’alt right che, evidentemente, avevano diversi motivi per attaccare un’artista, visto che si era in piena campagna elettorale.

Marina Abramovic. Spirit Cooking, 1996

La storia tornò a galla anche un anno fa, a marzo 2019, quando decine di polacchi scesero in piazza per protestare contro “l’eretica” Marina Abramovic, in occasione della presentazione al Centro di Arte Contemporanea Znaki Czasu di Toruń, della sua mostra “The Cleaner”, esposta anche a Firenze.

Caricato il 10 aprile, il video incriminato – nel quale un funzionario di Christie’s accennava anche al progetto di vendere The Life in un’asta a ottobre per oltre 775mila dollari – è stato subito subissato dalle reazioni negative: circa 24mila pollici in giù, al punto da spingere finanche la plenipotenziaria Microsoft a cancellarlo. Ma il documentario Marina Abramovic: The Artist Is Present, è ancora disponibile per il noleggio sul sito Microsoft. Chissà se ai cospirazionisti piacerà almeno quello.

4 Commenti

  1. Ne sapete molto della Abramovich vedo, quindi secondo voi se un’ “artista” di questo tipo provoca così tante reazioni avverse è semplicemente per “cospirazionismo o complottismo” che dir si voglia. Ah si poi è obbligatorio condire un po’ l’articolo con la politica di destra come se fosse sempre per forza di cose quella stupida e cattiva… Facile vedere tutte le schifezze della Abramovich come performance artistiche, troppo difficile capire cosa ci gira attorno…

  2. Ciechi. Chiamate le cose per nome! Cospirazionisti, perchè qualcuno ancora si accorge che questo schifo non è arte? Voler imporre, dietro a ipocrisie ridicole ed inganni, le loro idee perverse e malsane, in una società già fragile e malata. Non vincerà mai questo scempio e sapete perché? Perchè molte persone hanno ancora una coscienza e la ascoltano.

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