30 novembre 2020

Cultural Brand Awards 2020: i vincitori da tutta Europa. Con un po’ di Italia

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Assegnati in Germania i Cultural Brand Awards 2020, dedicati ai progetti culturali più innovativi in tutta Europa: tra i vincitori, due storiche dell'arte afro-tedesche e un sindaco italiano

Julia Grosse e Yvette Mutumba. Ph. Benjamin Renter

Il 26 novembre, nel corso di una cerimonia visibile in streaming e svoltasi nella sala concerti e galleria d’arte contemporanea Nikolaisaal di Potsdam, vicino Berlino, sono stati presentati i vincitori dei Cultural Brand Awards 2020. Istituiti nel 2006 e arrivati alla 15ma edizione, i Cultural Brand Awards premiano le idee di marketing innovative nel settore della cultura e i più importati progetti culturali in tutta Europa. In questo difficile anno di pandemia da coronavirus, sono state presentate 112 candidature per le otto categorie, provenienti da Paesi, istituzioni e individui attivi nella scena culturale di tutta Europa. I Cultural Brand Awards 2020 sono stati assegnati da una giuria di 42 esperti.

A vincere il premio di European Cultural Brand of the Year 2020 è stata la EUYO – European Union Youth Orchestra, composta da giovani musicisti europei provenienti da tutte le nazioni dell’Unione Europea. Fondata nel 1976, la EUYO è una delle più antiche orchestre giovanili internazionali del mondo. Ha suonato oltre un migliaio di concerti in tutti i Continenti, annoverando tra i direttori personalità della musica come Claudio Abbado, Vladimir Ashkenazy, Herbert von Karajan, Daniel Barenboim e Leonard Bernstein. Dal 2015, a dirigere la EUYO è il Maestro Vasily Petrenko.

Le storiche d’arte afro-tedesche Yvette Mutumba e Julia Grosse, co-fondatrici delle piattaforme C & – Contemporary And e C & AL – Contemporary And America Latina, sono state nominate European Cultural Managers of the Year 2020. Secondo la giuria, entrambe sono riuscite a «rendere accessibili contenuti altamente complessi d’arte contemporanea tramite autori provenienti dall’Africa, dal Sud America e dalla diaspora globale». Tra i candidati finalisti, anche “l’italiano” Eike Schmidt, Direttore delle Gallerie degli Uffizi, e Malte Boecker, Direttore della Beethoven-Haus di Bonn.

I vincitori delle precedenti edizioni dell’European Cultural Manager of the Year sono stati Hedwig Fijen, fondatrice e direttrice di Manifesta, Frances Morris, direttrice della Tate Modern, Thomas Girst, Head del BMW Group Cultural Engagement, Udo Kittelmann, ex direttore della Nationalgalerie.

La Biblioteca Deichman di Oslo ha vinto il premio European Trend Brand 2020. Nella categoria Investitore culturale europeo dell’anno, si aggiudica il premio il gruppo DHL, con il progetto espositivo itinerante “BTHVN on Tour”, in occasione del 250mo compleanno di Ludwig van Beethoven. Il Center for Urban History della città ucraina di Lviv vince il premio per il Best Educational Program, mentre si va in Francia, nella regione di Nantes, per il titolo di European Cultural Tourism Region. Il Monheimer Kulturwerke ha vinto il premio per la cultura urbana e il FUTUR 2 FESTIVAL di Amburgo si aggiudica la categoria Premio europeo per la sostenibilità nel mercato culturale.

E c’è anche un po’ di Italia: il sindaco di Palermo Leoluca Orlando è stato insignito del Premio alla carriera per le iniziative culturali sviluppate per combattere la mafia e il razzismo, nonché per le sue politiche sui rifugiati: «Ha rinvigorito la cultura urbana a Palermo e avviato programmi ambiziosi per salvare i quartieri degradati», si legge nelle motivazioni.

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