11 maggio 2022

MAXXI e Museion insieme, per i vincitori del Premio Piero Siena Preis

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Annunciati i vincitori della prima edizione del Premio Piero Siena Preis, promosso dall’Ufficio Cultura di Bolzano: le loro opere acquisite dalle collezioni del MAXXI e del Museion

Nicolò Degiorgis, Mare Vostrum (dalla serie Blue as Gold), 2017 12 collage digitali stampati su 12 drappi di cotone, 135 x 98 cm. cadauno, edizione unica Ph. Elisa Cappellari Istituto Italiano di Cultura, Parigi. Courtesy l’artista

Svelati i nomi dei vincitori della prima edizione del Premio Piero Siena Preis, promosso dall’Ufficio Cultura della Ripartizione Cultura Italiana – Provincia Autonoma di Bolzano e dedicato alla valorizzazione delle artiste e degli artisti operanti sul territorio altoatesino sostenuti dall’Ufficio Cultura nel corso degli ultimi 25 anni. Il primo premio va all’artista Nicolò Degiorgis la cui opera, Mare Vostrum, entrerà a far parte della collezione permanente del MAXXI – Museo per le arti del XXI secolo a Roma. Si aggiudicano, rispettivamente il secondo e il terzo premio, Silvia Hell, con la scultura Voci di Corridoio, e Claudia Corrent, con la serie di fotografie Neanche il futuro purtroppo è più quello di una volta. Le loro opere saranno incluse nella collezione permanente di Museion – Museo di arte moderna e contemporanea di Bolzano. Premiato con una menzione speciale anche l’artista Egeon.

Un premio che apre al dialogo

Ideato nel difficile periodo della pandemia, il Premio Piero Siena Preis intende offrire nuove e concrete opportunità alle artiste e agli artisti del territorio altoatesino, valorizzandone la spinta creativa. Puntando a qualificarsi come best practice anche per altre realtà regionali, peculiarità del Premio è il dialogo operativo tra i musei, il MAXXI a Roma, e Museion, a Bolzano.

Una Commissione composta dalla storica dell’arte Paola Bassetti, da Frida Carazzato, assistente curatoriale di Museion, e dalla critica e curatrice Paola Tognon ha esaminato il lavoro di oltre 130 artiste e artisti attivi o provenienti dal territorio dell’Alto Adige. La Commissione ha quindi individuato una rosa di 11 nomi comprendenti talenti di diverse generazioni: Stefano Bernardi (1970), Carla Cardinaletti (1971), Mario Dall’Aglio (1927-2016), Daniela Chinellato (1950), Claudia Corrent (1980), Nicolò Degiorgis (1985), Laura Delpero (1975), Egeon (1990), Bruno Faidutti (1955-2014), Silvia Hell (1983), Rina Riva (1922-2009).

«Grazie a questo Premio abbiamo non solo modo di rafforzare la scena artistica locale, ma anche di intensificare la collaborazione fra istituzioni come il MAXXI e Museion», ha commentato Bart van der Heide, direttore di Museion. «Queste relazioni sono importanti per far crescere la consapevolezza del valore della comunità artistica altoatesina a livello nazionale e internazionale. Come Museion siamo felici di poter investire nel progetto e di arricchire il patrimonio culturale con queste acquisizioni». Le opere saranno presentate in occasione di due momenti espositivi dedicati, il primo a Bolzano, dal 10 al 30 maggio, presso il Centro Trevi – Trevilab, il secondo a Roma. Il 30 settembre 2022 è in programma la presentazione ufficiale dei vincitori e delle opere presso la sede del MAXXI a Roma.

Le tre opere vincitrici del Premio Piero Siena Preis

Composta da Bartolomeo Pietromarchi, direttore MAXXI Arte, Bart van der Heide e Paola Tognon, la giuria del Premio Piero Siena Preis ha scelto i vincitori guardando non solo al presente ma anche al futuro e alle sue potenzialità, hanno spiegato dall’organizzazione.

Attribuendo il primo premio a Nicolò Degiorgis la Giuria ha proposto l’ingresso di Mare Vostrum (2017) nella collezione del MAXXI. Della serie Blue as Gold, l’opera è parte di un progetto a lungo termine sulla crisi migratoria in Europa e sulle difficoltà dell’Unione Europea nel condividere valori e politiche comuni e comunitarie. «L’opera – sottolinea la Giuria – rappresenta la pratica dell’artista, focalizzata su progetti e ricerche basati su temi di attualità che attraversano la sua vita, come l’idea dell’altro e la reinterpretazione della distanza dal sé, il confronto con l’appartenenza culturale, il confine e le nuove comunità. Il lavoro di Degiorgis compone così un’importante geografia emozionale la cui formalizzazione, per immagini e capitoli che spesso diventano libri, riflette sul complesso ruolo dei linguaggi visuali».

Nicolò Degiorgis, Mare Vostrum (dalla serie Blue as Gold), 2017 12 collage digitali stampati su 12 drappi di cotone, 135 x 98 cm. cadauno, edizione unica Ph. Elisa Cappellari Istituto Italiano di Cultura, Parigi. Courtesy l’artista

Il secondo premio va a Silvia Hell con l’ingresso della scultura Voci di Corridoio (2018) nella collezione di Museion.  Parte della serie Volumes, Voci di Corridoio è realizzata al tornio da una barra in ottone: la pienezza della forma è trapassata da parte a parte, in diverse direzioni, da fori. La scultura ricorda un flauto, anche se non è pensata per essere suonata, ma per restituire l’immagine di un rumore che sta avvenendo intorno a noi. Per la Giuria, «Voci di Corridoio rappresenta la pratica dell’artista giocata tra volumi e immagini e basata sull’incrocio tra i diversi linguaggi che convivono nell’interpretazione del mondo. La ricerca di Hell, estrema e rigorosa, concepisce forme e visioni che sintetizzano le contraddizioni tra teorie e sperimentazioni, previsioni e verifiche, accadimenti e memorie…».

Silvia Hell, Voci di Corridoio, 2018. Ottone, serie 1 di 3, diametro 4 x 120,5 cm. Courtesy l’artista e A+B Gallery. Ph: Petrò/Gilberti
Silvia Hell, Voci di Corridoio, 2018. Ottone, serie 1 di 3, diametro 4 x 120,5 cm. Courtesy l’artista e A+B Gallery. Ph: Petrò/Gilberti

Il terzo Premio va a Claudia Corrent, con l’ingresso delle opere #01, #02, #0,3 #04 Neanche il futuro purtroppo è più quello di una volta (2020) nella Collezione di Museion. Le immagini sono parte di un progetto più ampio che cerca di rappresentare lo scorrere del tempo e la sua ciclicità. «Attenta al significato e alla storia della fotografia – si legge nella valutazione – la sperimentazione dell’artista intercetta il fluire del tempo e delle emozioni mediante inattesi processi di trasformazione ottenuti con la manipolazione delle immagini. I risultati di ciò proseguono nella nostra visione, tra immaginazione personale e ricordi comuni, confermando la fugacità di cui l’artista si appropria e che ci restituisce carica di nuovi significati».

Claudia Corrent, Neanche il futuro purtroppo è più quello di una volta, 2020 Xerografia digitale Stampa fine art su carta Moab Entrada Rag Natural Courtesy l’artista
Claudia Corrent, Neanche il futuro purtroppo è più quello di una volta, 2020 Xerografia digitale Stampa fine art su carta Moab Entrada Rag Natural Courtesy l’artista

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