27 novembre 2006

pre[ss]view_riviste Aria

 
Abitare lo scandaglio del proprio vissuto, scandire le mappe tattili di un corpo esteso, decifrare con i sensi le relazioni tra il viaggio e le identità. Il progetto editoriale di aria sostituisce all’idea di rivista informativa l’esigenza di una visione attiva del mondo…

di

Relativamente lontana dal tempo in cui Marc Augé indagava le prime fisionomie etiche e linguistiche dei non-luoghi, aria magazine si apre alla possibilità di rileggere ciò che ci circonda come una estensione intima del nostro modo di sentire. Ridefinisce gli spazi urbani e naturali del vivere partendo dall’idea stessa di abitarli. Dipana i filamenti emotivi che permeano lo spazio e risponde a una necessità interiore che ribalta i concetti di anonimato e spersonalizzazione. La molteplicità dell’assenza viene quindi ricostruita in forme di sensibilità e il perdersi non sussiste più come smarrimento, ma come ricognizione di sé.
La teoria della “geografia emozionale” di Giuliana Bruno, elaborata in The atlas of emotion, è il presupposto teorico da cui ha inizio questa ricerca. La studiosa napoletana, che insegna a Harvard, indaga un’ipotesi di rigenerazione a partire dalla capacità di concepirsi in contatto con il vissuto. Propone uno smembramento del confine corporeo, in cui l’idea di viaggio non è legata a uno spostamento fisico ma mentale, volto a configurare il luogo come regione interna dell’emozione. Numerosi riferimenti –da Voltaire a Benjamin, da Madeleine de Scudéry a Debord, da Asger Jorn a Henri Lefebvre– sono integrati in questa riflessione sulla compenetrazione, sulle mobilità esplorative del desiderio, sulle reti di passaggio tra corpi e paesaggi, dove significativo appare il riferimento a un artista come Guillermo Kuitca, che con le sue mappe allude alla mescolanza dei paesaggi con la sessualità, la vita emotiva e biologica. Aria fa proprio lo slittamento dalle manifestazioni della vita all’arte. Riesce a fondere le istanze della rivista agli approfondimenti del catalogo e tratAria magazine ta la materia informativa contaminandola con approcci di altissima qualità letteraria, sfruttando ogni espediente grafico al fine di rafforzare il rapporto tra parola e immagine (quasi sempre fotografica e a cura di Francesco Carcano). Viaggi, letteratura, fotografia, cinema, architettura e nuove tecnologie costituiscono le piste tematiche su cui verte l’intero progetto, giunto al quarto numero. Interessanti gli editoriali, autentiche indicazioni esplorative che, di volta in volta, aggiungono sfumature alla pluralità degli approcci e dei contributi (da un negozio di biancheria intima diventato luogo di riflessione alla concezione contemporanea dell’esotismo, dall’esperienza dei labirinti al concetto di tempo, inteso come approfondimento, interazione, lusso del domani). Laura Broggi, direttrice della rivista, anticipa che l’editoriale del quinto numero avrà per titolo Isole: un progetto dedicato, ancora una volta, alla scoperta, al viaggio interiore e alla ricostruzione di un’affinità con luoghi apparentemente distaccati da noi.

daniele fiacco


Aria magazine
Trimestrale, pp.143, ill. a colori e in b/n, € 5
Colophon: Laura Broggi (direttore editoriale), Francesco Carcano (photo editor), Andrea Di Stefano (direttore responsabile)
Redazione: via Cuore Immacolato di Maria, 10a – 20141 Milano; tel. +39 0236555255; fax +39 0295441395; aria@ariamagazine.comwww.ariamagazine.com

pre[ss]view è diretta da marco enrico giacomelli

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