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Arte contemporanea vista mare
roma
Si gioca ad Ostia Lido, quartiere della capitale che si affaccia sulla costa, la nuova scommessa per l’arte contemporanea a Roma. A novembre partiranno i lavori per un nuovo centro d’arte, in un ex deposito comunale di autobus. 2400 metri quadrati con una piazza interna, bookshop, giardino di sculture ed atelier. Con una grande attenzione all’arte giovane. Un progetto pubblico, ma finanziato da privati. Che sarà pronto tra soli due anni…
di redazione
I suggestivi padiglioni all’Ex Mattatoio appena ufficialmente inaugurati con una mostra sul Mediterraneo, il Macro ed il Maxxi già aperti e attivi ma con notevolissimi cantieri di ingrandimento in essere. Questi, sin ora, gli impegni pubblici (l’Amministrazione Comunale nel caso di Mattatoio e Macro; direttamente il Governo per il Maxxi) per l’arte contemporanea nella Capitale. Ma a quanto pare Roma ha intenzione di sfruttare a pieno l’onda lunga dell’accresciuto interesse e della ri-guadagnata centralità culturale che la città sta dedicando all’arte di oggi. Come? Lanciando nuove iniziative espositive e museali che incidano sul territorio –magari proprio sulle periferie-, che determinino luoghi di aggregazione, che riqualifichino architetture e ambiti degradati.
Da questi presupposti scaturisce il nuovo progetto –che la Giunta capitolina ha approvato lo scorso 10 giugno 2004- per la creazione di un nuovo grande centro d’arte contemporanea nell’affascinante Ostia, quartiere balneare di Roma da sempre in bilico tra suggestione ed atmosfera decadente, tra villeggiatura scintillante e degrado, tra bella vita notturna e malavita diurna…
La nuova infrastruttura, che diventerà un centro stabile per scambi culturali fortemente dedicato ai giovani, sarà realizzata in breve tempo: solo 24 mesi. I lavori (che costeranno circa 2,4 milioni) inizieranno già dal prossimo Novembre 2004. Il nuovo Polo culturale si estenderà per i 2500 mq di un ex deposito di autobus Atac. Ci sarà un bookshop, una caffetteria, un centro informativo, degli atelier per giovani artisti, degli spazi commerciali, un parcheggio da 80 posti auto e una terrazza, in alto, con l’immancabile vista mare. 1200 mq saranno all’aperto, verrà realizzata infatti una piazza interna, un vero e proprio sculpture garden aperto a tutti dove si potrà transitare, sostare, incontrarsi.
La nuova struttura punta, dunque, a configurare sempre di più Ostia come meta privilegiata per lo svago di qualità. Il nascente centro d’arte contemporanea fa dunque sistema con il recente Porto di Roma, eccellente struttura di ricezione turistica di alto livello che pochi anni fa riqualificò la degradatissima zona dell’Idroscalo, e con il Cineland, mastodontica multisala ricavata in un bell’opificio abbandonato sulla Via Ostiense.
“La realizzazione del Centro Espositivo a Ostia” conferma Giancarlo d’Alessandro assessore ai lavori pubblici del Comune di Roma “è una ulteriore occasione per valorizzare un territorio dalle grandi potenzialità, che si qualificherà sempre più per il miglioramento della sua ospitalità durante tutte le stagioni, offrendo ai suoi abitanti e a tutti gli ospiti occasioni d’incontro e servizi moderni da visitare. Inoltre” continua l’amministratore capitolino “si tratta di una opera di riqualificazione innovativa, che abbiamo fortemente voluto e con la quale raggiungiamo più obiettivi: il recupero di uno spazio aperto nel pieno centro di Ostia, la realizzazione di un polo di aggregazione dedicato soprattutto ai giovani che attualmente non hanno ritrovi specifici all’interno del quartiere, l’eliminazione dell’attuale stato di degrado”.
Da segnalare infine una novità per quanto riguarda la modalità di assegnazione dei lavori e della gestione. Tutto il nuovo Polo artistico di Ostia sarà realizzato e gestito con lo strumento del project financing: sarà infatti una impresa privata (la Sa. Pro. Edilrestauri 85, una ditta del Gruppo Properzi) a farsi carico dei 2,4 milioni necessari per i lavori, in cambio il comune le assegnrà la gestione della struttura per un certo numero di anni.
La speranza è allora di salutare davvero l’inaugurazione del nuovo spazio già alla fine del 2006. E l’auspicio è che i responsabili della gestione individuino da subito lo staff professionale (direttore, curatore, ufficio comunicazione…) che definisca immediatamente attitudini, aree di interesse, progetto culturale e programma espositivo del museo. Creare un banale contenitore sarebbe, ça va sans dire, un grosso errore.
[exibart]












era ora! ostia mia fatti onore!
OSTIA JAAAMMOLLLA
Quoto:
La speranza è quella di inaugurare il nuovo spazio già alla fine del 2006…
Beh.. considerando che per ora la società edile ha affisso solo il cartellone dei lavori, direi che stiamo andando una meraviglia… Forse volevate dire la fine del 3006?