03 giugno 2000

dal 23.V.2000 al 15.VII.2000 Tesori dell’Arte Cristiana in Bulgaria Roma, Mercati di Traiano

 
Ecco un altro prezioso dono del Giubileo per i pellegrini della Capitale: la bella mostra “Tesori dell’Arte Cristiana in Bulgaria”, inserita nel novero delle manifestazioni giubilari ufficiali ed arricchita dalla splendida cornice espositiva dei Mercati di Traiano appena restaurati...

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Dietro ad una grande mostra (come dietro ad ogni grande uomo..) si nasconde una grande donna. In questo caso, due colte signore, Antonina Stojanova, Presidente della Fondazione Valori e Mariny Troise, Presidente Onorario del Comitato Italiano Sofia, le cui rispettive associazioni hanno promosso l’esposizione. La sua organizzazione si deve invece al Comune di Roma – Assessorato alle Politiche Culturali ed alla Sovrintendenza Comunale ai Beni Culturali. La Mostra si divide in tre sezioni, corrispondenti a tre articolazioni cronologiche. La prima è quella dell’iniziale cristianizzazione del territorio Bulgaro, dopo l’editto di Costantino del 313. Di essa restano rare suppellettili liturgiche tra cui preziosi reliquiari, nonché meravigliosi gioielli provenienti da tesori nascosti al tempo delle invasioni barbariche dell’Impero romano. I reperti della seconda sezione offrono un’esauriente panoramica sull’arte balcanica ai tempi dei due Regni Bulgari. I ricami liturgici e le monumentali icone esposte raccontano di come il referente stilistico principale restò comunque Bisanzio, con il sitema d’immagini della Chiesa ortodossa; i corredi funebri della necropoli di Pliska, il tesoro di Preslav e le ceramiche dipinte testimoniano invece lo sfarzo rappresentativo di cui furono capaci i regnanti bulgari. Tesori dell’Arte Cristiana in BulgariaCon la terza ed ultima sezione è di scena la produzione artistica ai tempi del dominio ottomano, che inglobò tutte le terre bulgare a partire dal 1396. Di questo periodo rimangono preziosi arredi liturgici e bellissime icone. Tra queste ultime spicca l’icona della “Signora della Vita ”, particolare per la posizione semisdraiata che vi assume il bambino Gesù. Chiude la mostra un significativo confronto tra la pittura bulgara e la pittura italiana del XIX secolo. Da un lato la tradizionale icona dell’Athos, dall’altro il quadretto devozionale del napoletano Paolo de Matteis: convergenza tematica e divergenza stilistica, all’insegna della comune scelta di fede cristiana.

germana mudanò


“Tesori dell’Arte Cristiana in Bulgaria”, 23 maggio – 15 luglio 2000, Mercati di Traiano, via IV Novembre 94; mart.-dom. 9-19, chiuso lun.; ingresso L.12.000, ridotto 8.000, gratuito per minori di 18 e maggiori 65 anni; info 06.5748030

[exibart]

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