06 novembre 2012

Fino al 1.XII.2012 Luana Perilli, 108 (spontaneous collective in thoughtless awareness) Gallery Apart, Roma

 
Dalla casa alla formica. Dalle tensioni domestiche a un modello di vita positiva. In scena a Roma l'ultima narrazione artistica di Luana Perilli -

di

Le formiche sono insetti eusociali: come molte
altre specie di imenotteri, sono organizzate in società in cui tutti gli
individui cooperano, esistono caste sterili e più generazioni si
sovrappongono. In questa perfetta organizzazione sociale, c’è una classe
riproduttiva, le regine (femmine fertili) e i maschi, e una lavorativa,
costituita da femmine sterili, le “operaie” che procurano il cibo,
curano la prole e costruiscono e difendono il formicaio a costo della
loro singola vita. Le formiche costituiscono un perfetto esempio di
corpo sociale in cui le identità individuali si annullano in un’unica
macro-identità. Marx, forse, ha guardato a questo tipo di società
idealmente equalitaria quando ha ipotizzato un tipo di organizzazione
eusociale applicabile al genere umano, mera utopia, la nostra complessa
razza umana è così affascinante proprio per l’impossibilità di
omologarla, nonostante gli sforzi titanici compiuti in questo senso
dalle politiche totalitarie e dalle sirene della società consumistica.

Luana
Perilli ha cominciato il suo percorso artistico scandagliando con
intelligente ironia e affilata lucidità i ricordi e le memorie legate
alla sua infanzia, esponendo inquietanti interni domestici borghesi in
cui i mobili e i soprammobili, tagliati e manipolati riuscivano a
mettere in relazione, il rapporto, sempre in bilico fra empatia e
astrazione, fra la persona fisica, gli oggetti e l’esterno. Il salto
quantico dallo studio dell’individuo a quello della società è avvenuto
con lo studio scientifico, da entomologa, delle formiche, dal microcosmo
degli interni domestici è quindi passata a studiare il variegato
macrocosmo dei formicai. Questo di Luana è un lavoro che cammina sui
binari paralleli dell’ecologia e dell’arte, il risultato è una felice
ibridazione di queste due discipline che creano l’opera, nel senso di
manufatto oggettuale carico di dispositivi di senso.

Questo
tipo di opera occupa il centro dello spazio di The Gallery Apart, una
vetrina che si colloca fra il “Cabinet de curiositées” e il ternario.
All’interno è ricostruito un ambiente domestico, dal raffinato design
nordico anni Cinquanta, in cui vive una colonia di formiche. Gli oggetti
e i mobili, con le loro energie create dalle stratificazioni degli
stati d’animo di chi li ha posseduti, sono adesso integrati dall’artista
nel tessuto del lavoro per diventare il “mondo” in cui può vivere la
colonia di insetti che, inconsapevole di essere “in vitro”, si muove sul
fusto di una piantina ornamentale appoggiata sulla mensola di formica
arancione dell’elegante tavolino di modernariato.

Lo spettatore
diventa il testimone oculare della vita del formicaio, ogni singola
azione può essere quindi controllata. Inserire una specie animale, in
questo caso la formica asiatica della specie Polyrhachia Diven, in un
ambiente domestico, è un procedimento tipico dell’essere umano che,
affascinato dalla natura, la domina, inscatolandola in ambienti
asettici, apparentemente “naturali”, adatti alla convivenza con la
nostra specie. Perilli “espone” agli occhi di noi umani la colonia di
formiche che interagisce verticalmente e orizzontalmente, come un
perfetto ingranaggio privo di frizioni, sia come proiezione di
un’impossibile esempio di comunità eusociale che come “dispositivo
sentimentale negativo” in quanto l’insetto provoca istintivamente un
sentimento iniziale di repulsione. L’aspetto scientifico-artistico della
ricerca entomologica-sociale della Perilli è enfatizzato nei due
pannelli di legno appoggiati alla parete sinistra della galleria dove,
in un perfetto mix di collages, disegni, ricami e appunti, c’è la
rappresentazione visiva del pensiero artistico che lega tutto il
complesso e affascinante lavoro di questa giovane artista, che, degna
erede della dissacrante ironia duchampiana, ha saputo sapientemente
fonderla con la pratica funzionalistica dell’arte per costruire dei
mondi paralleli forse possibili.

Paola Ugolini

dal 28 settembre al 1 dicembre 2012


Luana Perilli, 108 (spontaneous collective in thoughtless awareness)

The Gallery Apart

Via di Monserrato 40 – (00186) Roma

Orari: mar-sab, 16-20 e su appuntamento

Info: 06 68809863 – info@thegalleryapart.itwww.thegalleryapart.it

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