19 luglio 2011

fino al 10.IX.2011 Lumen Urban Show Roma, Wunderkammern

 
La maiolica e la street art possono creare un'unica opera d'arte? Da Salerno l'idea di un esperimento artistico che ha coinvolto illustratori, street artists e botteghe artigianali. I risultati in mostra a Roma...

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Tor Pignattara, quartiere popolare di Roma, di quelli dove è più facile incrociare per strada pakistani o indiani, pittosto che connazionali. Una di quelle zone urbane dove lungo le strade si susseguono piccoli alimentari esotici, bazaar, phone center e internet point. Giusto accanto al “radical chic” Pigneto, dove il “vintage” e l’”alternativo” sono ormai diventati una moda. A Tor Pignattara ancora non esiste una tendenza: le strade sono piene di gente e c’è sempre quella confusione tipica dei luoghi che nascondono e conservano di tutto.

Con lo stesso spirito qui nasce lo spazio Wunderkammern. Dopo il successo di Space Invader, prosegue fiero e con autonomia una ricerca volta verso le giovani espressioni artistiche, che proprio dalle zone popolari come quella che ospita la galleria, muovono i primi passi. Parole d’ordine: Urban art e Street art.

Ph. courtesy of Marco Minna and Wunderkammern GalleryQuale luogo migliore, quindi, per ospitare la seconda edizione di Lumen Urban Show, un progetto artistico nato nel 2010 dall’idea del collettivo salernitano Satoboy in collaborazione con Ziguline, i quali hanno pensato di mettere gli artisti a confronto con un format particolare e ad essi estraneo. La prima edizione ha visto gli artisti – tra i quali Laurina Paperina, Maicol & Mirco, Lucamaleonte – all’opera con la decorazione di lastre in plexiglass che dovevano poi fungere da pannelli luminosi. Quest’anno i 21 urban artists si sono confrontati con l’antica arte della maiolica, nel “ridotto” formatto 50×50. La scelta degli artisti? Un’attenta selezione svoltasi su territorio nazionale grazie alla collaborazione di alcune delle maggiori associazioni culturali collaudate da tempo in ambito street art: Mac Contemporaneo di Ancona, Infart Collettivo di Bassano del Grappa, Style Orange e il Cerchio e le Gocce di Torino, Walls di Roma, Largo Baracche di Napoli.

Un allestimento sobrio e modulare. Nessun artista emerge più dell’altro. Bisogna avvicinarsi ad ogni singola maiolica e, come un gioco, notare le differenze tra il disegno grafico dell’artista e il risultato finale del prodotto artigianale. Non è facile strappare un’intervista agli urban artists, ma sembrerebbe che fossero totalmente ignari della loro maiolica, la cui realizzazione è stata affidata ad una bottega specializzata. Totale libertà è stata data agli artisti nella scelta del tema e del soggetto, così che le maioliche in esposizione sono totalmente eterogenee. Il giovanissimo Agostino Iacurci (Foggia, 1986), street artist e illustratore, prende spunto da immagini di vita quotidiana e nella sua grafica ha inserito l’aneddoto narrativo di un vaso rovesciato accanto ad un cane. Useless Idea (Genova, 1981), ha invece pensato ad un soggetto decisamente più sobrio a metà strada tra l’astratto e il figurativo. Blue and Joy (all’anagrafe Fabio Le Fauci, 1977e Daniele Sigalot, 1976) riprendono il linguaggio satirico con la frase “Another world is possible…on another planet”. Altri ancora sono rimasti ancorati ai soggetti caricaturali tipici della street art, come El Euro, Sea Creative, Labo.

Ph. courtesy of Marco Minna and Wunderkammern Gallery
A concludere la mostra, negli spazi ipogei della galleria, le illuminazioni in plexiglass realizzate ed esposte l’anno scorso a Salerno per Arte Contemporanea in Controluce. Saranno gli spazi suggestivi o l’effetto luminoso, ma l’impatto immediato di queste installazioni è sicuramente più deciso e forte rispetto alle maioliche.

L’esperimento sarà ben riuscito? Lasciamo al pubblico il responso.

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dal 16 giugno al 10 settembre 2011

Lumen Urban Show

a cura del collettivo Satoboy.

Roma – Spazio Wunderkammern.

Via Gabrio Serbelloni 124.

Orario: martedì, mercoledì, giovedì dalle 17 alle 20. Agosto chiusura estiva.

Info: 3498112973 – 3280910829

[exibart]

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