15 marzo 2017

Fino al 17.III.2017 Elena Mazzi, Notes on Complexity Ex Elettrofonica, Roma

 

di

C’è tempo fino a venerdì per visitare la mostra “Notes on complexity” di Elena Mazzi allestita negli spazi della Galleria Ex Elettrofonica di Roma. 
Ad essere esposta è una collezione di documenti e rielaborazioni del progetto A Fragmented World attraverso i quali l’artista dà forma alla Teoria delle fratture del fisico teorico Bruno Giorgini, con il quale la Mazzi è in costante dialogo. Le crisi, le fratture, i punti di disgiunzione nel continuum divenire della Storia, sono stati ritenuti a lungo elementi di scarto che non potevano essere sistematizzati attraverso un approccio scientifico/filosofico. È il 1969 quando Foucault nella Archeologia del Sapere teorizza che a darci la verità possa non essere un pensiero unico storicizzante, quanto un modello non lineare, la cui progressione non è razionalmente organizzata, ma si fonda piuttosto proprio su quegli elementi che rompono la linearità. Elena Mazzi, la cui poetica indaga il rapporto tra l’uomo e l’ambiente che lo circonda e con il quale vive e si confronta ogni giorno, ha concentrato la ricerca di quest’ultimo corpo di lavori sul concetto di frattura, dando un riscontro formale agli esperimenti condotti in laboratorio da Giorgini fra la fine degli anni 80 e gli inizi del 2000 e finalizzati ad analizzare e sistematizzare gli eventi che conducono ad una crisi, intesa sia come fenomeno geo-fisico sia socio-politico. Caso di studio della ricerca della Mazzi sono la morfologia e la morfodinamica del paesaggio vulcanico dell’Etna: l’attività del vulcano condiziona continuamente l’ambiente circostante, modificandone la geografia e imponendo all’uomo che vive quel territorio un adattamento costante al mutare delle condizioni. 
Elena Mazzi, Notes on Complexity installation view, 2017, Courtesy Ex Elettrofonica, Roma. Ph Andrea Veneri.
Il riscontro tangibile delle Teoria delle fratture nel divenire dei fenomeni naturali mette in evidenza come la Natura si basi da sempre su possibili cambiamenti e metamorfosi e che l’evoluzione stessa non è altro che il susseguirsi di una serie di casi di crisi, fratture e mutamenti che hanno tracciato di volta in volta un nuovo corso. Le sei lastre incise e le diciotto stampe da fotoincisione su carta cotone, con polvere di lava e inchiostri calcografici, esposte in mostra risultano essere veri e propri documenti del processo di analisi e registrazione dei mutamenti del territorio siciliano, mentre il video A Fragmented World, realizzato con la filmmaker Sara Tirelli, è la chiave di lettura dell’intera esposizione: il video mostra un uomo che corre, durante una sessione di allenamento, lungo le fratture della valle del Bove, dove si raccolgono le stratificazione laviche. L’incessante corsa ed il terreno disomogeneo risultano essere la perfetta trasposizione estetica del processo di distruzione e costruzione che la natura compie e di come l’uomo sia capace di adattarsi ad essa. Al tempo stesso, privo di punti di riferimento e costretto ad un perpetuo divenire dell’ambiente che lo circonda, la figura umana rivela la sua impotenza e incapacità di prevenzione del momento di crisi.
Pia Lauro
mostra visitata il 6 marzo
Dal 25 gennaio al 17 marzo 2017
Elena Mazzi, Notes on Complexity
Ex Elettrofonica, Vicolo Sant’Onofrio 10-11, Roma
Orari: dal martedì al venerdì 15.00 – 19.00, Sabato su appuntamento
Info: info@exelettrofonica.com

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui