29 dicembre 2000

fino al 31.I.2001 Novecentodonna – l’altra metà della storia Roma, Ex Carcere Minorile di San Michele a Ripa

 
Sono circa duecento le fotografie che, insieme agli abiti, agli strumenti di lavoro e ad altri oggetti, raccontano la donna del ‘900. Un secolo di conquiste, dalle più piccole alle più grandi…

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Un emozionante percorso lungo un secolo, illustrato e rappresentato da bellissime fotografie, racconta la donna e la sua affermazione nella società italiana. L’attenzione si focalizza sui ruoli che le vengono assegnati e su quelli che sceglie per sé e per i quali è costretta a battersi. Il tutto si snoda in un itinerario di umiliazioni e grandi conquiste, articolato in sei percorsi tematici: Avere non avere; Le mode, i modi; Il lavoro; Fare la storia; Imparare, insegnare; L’amore, la maternità.
La prima area tematica, Avere non avere, accoglie foto e documenti che descrivono l’Italia in un secolo di povertà, di guerra e poi di improvviso benessere, in seguito al boom economico esploso negli anni ’60. La donna, sempre al centro dell’indagine, è vista nei ruoli che acquisisce e abbandona; si passa dal quaderno di ricette di guerra all’introduzione degli elettrodomestici, che rivoluzionano l’economia domestica e l’attività femminile nella casa.
Tra i nomi celebri emerge, in questa sezione, quello della Callas che vede nel palcoscenico il riscatto dalla povertà. Il mondo dello spettacolo può offrire, infatti, una alternativa per sfuggire ad una misera realtà e in alcuni casi, conduce al successo. Un ultimo sguardo è dedicato agli anni ’80, momento di nuova ricchezza e nuova povertà.
Il percorso, Le mode, i modi, si evolve dall’istituzione dei primi concorsi di bellezza a quelli per l’elezione di Miss Italia, ai quali hanno partecipato nomi illustri del cinema e dello spettacolo. Viene messo in risalto il graduale, ma significativo cambiamento del comune senso del pudore.
Una foto per tutte: L’invenzione del femminile: Ruoli, 1975 – Fotografia di Marcella Campagnano; interessante la didascalia: “Marcella ringrazia le amiche che allora hanno giocato con lei a FARE le donne”.
Terzo tema, Il Lavoro, è ben rappresentato dalla foto che ritrae Silvana Mangano in “Riso Amaro” (1949), che ci restituisce la realtà lavorativa delle mondine. Attraverso le immagini che scandiscono le tappe di una progressiva crescita professionale della donna, costantemente accompagnata dalla battaglia per la conquista della parità salariale, si giunge, come per miracolo, ad una sgargiante foto della Carrà.

La quarta sezione, Fare la Storia, racconta la partecipazione delle donne alla storia del Paese. Le foto intitolate “Le fasciste” e “Partigiane e Resistenti” dicono già molto sul tema in questione. La donna lavora ed opera all’interno della società del suo tempo. E’ ormai una presenza sempre più importante e significativa, ben rappresentata nella mostra da figure quali Natalia Ginzburg e Mafalda di Savoia. Tra gli eventi storici e politici è da ricordare la concessione del voto alle donne, che votano per la prima volta il 2 giugno 1946. Questa data segna un radicale cambiamento della condizione femminile nella vita politica e sociale italiana. Nell’ottobre del 1949 Lina Merlin, parlamentare socialista, elabora una proposta di legge per l’abolizione delle case chiuse e per mettere fine allo sfruttamento della prostituzione da parte dello Stato. La legge viene approvata solo nel 1958. Ricordiamo con particolare orgoglio Tina Anselmi, prima donna ministro, nel 1976 le viene assegnato il Dicastero del Lavoro e Nilde Iotti, prima donna presidente alla Camera dei Deputati (1979-1992).
Intorno agli anni 1970-71 si organizzano i primi gruppi femministi illustrati da una splendida selezione di fotografie. Una delle numerose questioni che accendono i dibattiti è quella del divorzio.
Il penultimo percorso, Imparare, insegnare, si muove dall’alfabetizzazione femminile, più tarda rispetto a quella maschile, ad uno stato culturale sempre più elevato. Si analizzano gli atteggiamenti delle varie fazioni politiche al governo, gli incentivi e i limiti. Figure di spicco sono i due premi Nobel Grazia Deledda e Rita Levi Montalcini.
Chiude la mostra la sezione Amore e Maternità. I punti salienti sono la disparità di pena, tra i sessi, per il reato di adulterio, rimasta in vigore fino al 1968; nel 1976 anche in Italia viene messa in commercio la pillola; nel 1978 viene approvata la legge sull’aborto. Tra le foto segnaliamo: Un uomo, una donna, un amore di Mario Giacomelli.
Le fotografie, i manifesti, gli oggetti, i vestiti esposti provengono da alcuni prestigiosi fondi italiani tra i quali citiamo l’Archivio di Stato, dei Fratelli Alinari, dell’Istituto Luce, dell’Istituto per il Catalogo e la Documentazione e gli archivi dei grandi fotografi del ‘900.

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Mario Giacomelli
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daniela bruni
mostra visitata il 20-XII-2000


NOVECENTODONNA – l’altra metà della storia –
Ex Carcere Minorile di San Michele a Ripa
Via di San Michele, 25 – Roma –
Per informazioni e prenotazioni tel. 06/6723261-262-763 Fax 06/69941813
Dall’11-XII-2000 al 31-I-2001. mar. – gio. 13.00–20.00; sab. – dom. 10.00-20.00; Ingresso libero


[exibart]

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