-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- Servizi
- Sezioni
- container colonna1
Fondazione Pastificio Cerere, eccola
roma
Quale modo migliore per festeggiare i cento anni dalla costruzione? Far nascere una fondazione per l’arte contemporanea. L’ex Pastificio Cerere diventa un polo culturale di prim’ordine nel romanissimo quartiere di San Lorenzo. Negli spazi divenuti famosi per la Scuola di San Lorenzo (Pizzi Cannella, Nunzio, Ceccobelli, Gallo, Dessì…) germoglia sabato sera una nuova avventura. Ce la racconta il presidente Flavio Misciattelli…
di redazione
Nato nel 1905 come insediamento industriale in un quartiere, San Lorenzo, che all’epoca era periferia, il Pastificio Cerere è divenato celebre nel mondo dell’arte per aver ospitato tra la fine dei Settanta e l’inizio degli Ottanta un gruppo di artisti. Fu in quegli anni che nacque la ‘Scuola Romana di San Lorenzo’ o ‘Gruppo di San Lorenzo’, Gli aristi? Nunzio, Bruno Ceccobelli, Gianni Dessì, Giuseppe Gallo, Piero Pizzi Cannella, Marco Tirelli, celebrati nell’estate del 1984 dalla mostra “Atelier” concepita da Achille Bonito Oliva. Ancora oggi, dopo un quarto di secolo, questi ed altri artisti occupano gli splendidi (e ambitissimi, anche da giornalisti, attori…) loft un tempo destinati allo stoccaggio del grano o alla lavorazione della semola.
Flavio Misciattelli, rampollo di nobile famiglia senese e proprietario della struttura, ha deciso che la fase bohemienne di Cerere doveva finire. Occorreva diventare grandi, istituzionali. E, un anno fa, ha costituito con sede nel Pastificio una Fondazione con la missione di promuovere l’arte contemporanea, i rapporti pubblico-privato, le relazioni con l’estero e con altri centri culturali. Con l’obiettivo di fondo, naturalmente, di rendere il più possibile fruibile lo spazio, gli studi e il relativo enorme patrimonio di creatività e storia.
Da cosa nasce l’idea di impiantare una struttura istituzionali all’interno di un dedalo di studi, atelier, loft?
L’idea nasce esclusivamente per dare una struttura come punto di riferimento, nella quale ci si può riconoscere e confrontare, sostenendo l’arte.
La Fondazione Pastificio Cerere avrà un programma definito, come una piccola kunsthalle, oppure accoglierà di volta in volta eventi diversificati a seconda delle opportunità?
Per ora stiamo ancora studiando come attivare la Fondazione, come idea ci piacerebbe che un curatore gestisse gli eventi almeno per un anno, in modo che ci possa essere un filo conduttore tra i vari progetti.
Ci parli della mostra d’esordio?
La mostra di esordio sarà al di fuori di qualsiasi progetto è “Il Progetto” perché è mia intenzione inaugurare con gli artisti che risiedono nel palazzo o che per un motivo o per l’altro ci hanno lavorato. Per questo si chiamerà ‘Residenti’.
Gli artisti?
Faccio la lista: Attardi, Boyden, Ceccobelli, Celestino, Dessì, Florescu, Fumasoni, Gallo, Melotta, Nunzio, Paoni, Pennestri, Pizzi Cannella, Rainaldi, Ravnkilde, Ruffo, Savini, Tirelli, Turco, Valentino.
Come mai hai scelto il 2005 per partire con questa nuova iniziativa?
Nel 2005 cade il centenario del Pastificio Cerere essendo stato costruito nel 1905, quale occasione migliore… In effetti è proprio durante i ‘festeggiamenti’ per il centenario, in maggio, che la Fondazione fa il suo debutto
Lo spazio dedicato alle mostre come è?
È uno spazio di 130mq, si sviluppa in tre prime stanze nelle quali si potranno presentare piccoli avvenimenti, in fondo c’è la galleria recuperata dai vecchi silos dove era conservata la farina per fare la pasta. E’ quello il cuore della Fondazione.
Ci saranno dei regolari orari di apertura? Insomma la fondazione diventerà un vero piccolo museo nel cuore del quartiere di San Lorenzo?
Stiamo studiando di aprire due giorni a settimana il pomeriggio con degli orari fissi e per chi lo desidera si potrà vedere su appuntamento. Sarei contento diventasse un centro d’aggregazione dove ci si può incontrare e confrontare su più temi.
Quale sarà il futuro della Fondazione Pastificio? Come ti immagini questa neonata istituzione tra due o cinque anni? Quale ruolo avrà in città, o quale ruolo vorresti che assumesse?
Immaginarmi il futuro della Fondazione ora come ora non so immaginarmelo, so solo che è già un successo essere arrivati alla futura apertura. Spero che sarà il lavoro che abbiamo affrontato a ritagliare il nostro ruolo nel quartiere e magari in città.
a cura di massimiliano tonelli
ex pastificio Cerere
Roma, via degli Ausoni 7
www.pastificiocerere.com
inaugurazione sabato 21 maggio ore 19-21
party del centenario ore 22 > con la collaborazione di 55dsl, solo su invito
Tel 3405415301
Orario Martedì e Giovedì 17-20
Su appuntamento
[exibart]












