16 luglio 2012

resoconto Darklight: Arancio / Becheri Roma, American Academy in Rome

 
L’oscurità come fonte di inquietudine e strumento capace di amplificare il portato emotivo delle opere. Due artisti che presentano due opere capaci di poeticizzare il tema delle tenebre -

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Da Carone e Camoni, che nella prima delle due esposizioni all’American Academy avevano indagato il rapporto della luce naturale con l’opera d’arte, a Salvatore Arancio (Catania, 1974) ed Emanuele Becheri (Prato, 1973), protagonisti della seconda mostra in programma, i fattori in gioco cambiano, e non solo per la contrapposizione tra luce e tenebre evocata fin dal titolo delle due operazioni. Se in Brightlight il dialogo tra opera d’arte e luce era declinato sulla base di un rapporto diretto, che nei riferimenti a forme d’arte passate (scultura ottocentesca, De Chirico) rifletteva sul coinvolgimento della materia luminosa nella creazione e fruizione artistica, in Darklight l’oscurità si relaziona con le opere presentate evocando e concorrendo a creare atmosfere che dalla paura e l’inquietudine passano alla rarefazione. 
Salvatore Arancio, Loomer, video, courtesy Federica Schiavo Gallery
Nella prima sala, Becheri presenta Exercises with puppet, video nel quale, all’interno di uno spazio indefinito, un burattino prende vita, si agita, viene scosso, in costante rapporto con la voce dell’artista: il sonoro lacerante che accompagna le convulsioni del burattino dona all’esperienza artistica un tono emotivo forte, proiettando la sala, completamente oscurata, in uno spazio, fisico e psicologico, decisamente fuori dall’ordinario.
Nella seconda sala, l’operazione di Arancio è più pacata, ma non per questo priva di forti denotazioni: la manipolazione della prima scena de Il Dottor Stranamore di Kubrick presenta un paesaggio in cui, alle vette che emergono dalle fitte nubi, si unisce l’evocazione funesta del volo degli uccelli: nella seconda sala, anch’essa completamente priva di fonti di luce, l’atmosfera è quella di una riflessione sulla natura che prende spunto dalla panoramica paesaggistica per rendere tangibile una sensazione del sublime polarizzata tra disorientamento ed estasi.
Il rimando tra i toni espressivi delle opere di Becheri e Arancio dà vita ad un’esperienza intensa, che si avvale della forza dell’oscurità come fonte di amplificazione tonale ed espressiva.
andrea d’ammando
mostra visitata il 10 luglio 2012 
dal 3 al 10 luglio 2012
Darklight: Salvatore Arancio / Emanuele Becheri
a cura di Valentina Ciarallo e Ludovico Pratesi
American Academy in Rome
Via Angelo Masina 5 (00153) Roma
Info: +39 0658461 – info@aarome.org – www.aarome.org 

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