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Anche Las Vegas avrà il suo super museo, firmato da Francis Kéré
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di redazione
Per il suo primo grande museo d’arte, Las Vegas non poteva che affidarsi a una delle figure più in vista dell’architettura contemporanea: il Las Vegas Museum of Art – LVMA ha infatti presentato i rendering del nuovo edificio progettato da Diébédo Francis Kéré, architetto burkinabé vincitore del Pritzker Prize.
Il museo sorgerà nel distretto di Symphony Park, nel centro della città icona dello spettacolo, del consumo e dell’intrattenimento, su un lotto di circa un ettaro e mezzo concesso nel 2024, di fronte allo Smith Center for the Performing Arts. Con i suoi circa spazi amplissimi, l’edificio sarà il primo museo d’arte indipendente della città e punta a diventare un nuovo punto di riferimento non solo architettonico ma anche civico nel panorama urbano.

Il progetto di Kéré si distingue per una forte attenzione al contesto naturale e climatico. La facciata, composta da elementi lapidei di colore rossastro realizzati con pietra locale, richiama le tonalità del deserto del Mojave e delle vicine Red Rock Mountains. Le superfici modulari, quasi musive, dialogano con un grande tetto aggettante che crea una zona d’ombra continua: una sorta di front porch pubblico, pensato come spazio di incontro e di sosta, in netto contrasto con l’immaginario super illuminato della Strip.

All’interno, il museo si organizza attorno a un grande volume circolare che ospita la scala principale, mentre all’esterno sono previsti una piazza ombreggiata e un giardino di sculture. Tra le fonti di ispirazione dichiarate compaiono anche elementi della modernità architettonica locale, come la Guardian Angel Cathedral progettata da Paul Revere Williams negli anni Sessanta, e suggestioni organiche legate ai baobab, ricorrenti nel linguaggio dell’architetto.

Il LVMA nasce grazie a un’alleanza strategica che ne definisce fin da subito il profilo internazionale. Il museo avrà una propria direzione e un proprio board ma opererà inizialmente in stretta collaborazione con il Los Angeles County Museum of Art – LACMA, che fornirà opere, mostre e programmi educativi. Tra i principali sostenitori del progetto figurano Michael Govan, direttore di LACMA e trustee fondatore del LVMA, ed Elaine Wynn, moglie di Steve Wynn, collezionista e mecenate scomparsa nel 2025 che, nel 2013, acquistò un’opera di Francis Bacon, Tre studi di Lucian Freud, per la cifra record di 142 milioni di dollari.

In attesa dell’apertura completa dell’edificio, prevista per il 2029, il LVMA inaugurerà già nel 2026 uno spazio espositivo temporaneo, pensato come anteprima del programma culturale. Il progetto è attualmente a metà di una campagna di raccolta fondi da 200 milioni di dollari.












