05 giugno 2001

Fino al 15.VII.2001 Grazia Toderi – Random Palermo, Micromuseum

 
Un’installazione video, dal titolo suggestivo di “Random”, incentrata sul tema del teatro, dell’universo, e dello spettacolo scenico come sublime interazione tra dimensioni terrene e siderali.

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Questa opera di Grazia Toderi, realizzata a Palermo in collaborazione con il Teatro Massimo, costituisce il secondo appuntamento del neonato centro per l’arte contemporanea Micromuseum, e rappresenta il coerente proseguimento della riflessione che l’artista sta conducendo da alcuni anni sul tema dell’immaginario collettivo, e sugli spazi pubblici in cui esso viene ad articolarsi, come stadi, arene, teatri. L’artista padovana è una delle personalità più interessanti del panorama artistico nazionale e non solo. Vincitrice del Leone d’oro con il Padiglione italiano all’ultima edizione della Biennale di Venezia del ’99, quest’anno è assegnataria della prestigiosa “Borsa per giovani artisti” istituita dal Castello di Rivoli, museo d’arte contemporanea di Torino. Il lavoro palermitano di Grazia Toderi nasce specificamente per il limitato spazio espositivo di Micromuseum, e questa minimalità, tende ad interagire magicamente con le suggestioni simboliche dell’installazione stessa, che ruota attorno ai rapporti armonici e disarmonici tra finito e infinito, tra dimensione individuale e dimensione pubblica, tra presenza e estasi, tra intimità e sideralità. Le pareti cubiche di Micromuseum sono dipinte di nero, tranne una parete bianca su cui sono proiettate con precisione assoluta le immagini dei palchi dorati del Teatro Massimo, visti frontalmente dal palcoscenico. E’ la visione dell’attore che guarda la spettatore, o forse più esattamente sono gli spettatori che guardano loro stessi, celebrando in modo autoreferenziale la condivisione di un momento evidentemente di natura non solo meramente terrena. Gli spettatori sono tutti vestiti di bianco e scattano secondo un ordine casuale dei flash. Il soffitto e la platea sono bui e appena illuminati da qualche tenue luce puntiforme disposta in base ad un ordine non riconoscibile, mentre le luci dei palchi, a grappoli, delineano sui diversi ordini, la metà di un’ellisse, figura, questa, tipica degli spazi dedicati allo spettacolo, ma anche effettivamente figura chiave del tragitto degli astri. “Avvolto da un firmamento luminoso che fa da soffitto e da pavimento, il Massimo diventa una sorta di grande anello” – spiega l’artista- “e lo spazio rimanda a un’altra dimensione, ad un’altra storia, con regole diverse da quelle della vita reale. Il teatro sembra così un luogo dai colori vitrei, spazio di un’eterna contemplazione, sublime e atemporale. Una sorta di paradiso dove ricreare l’estasi cosmica”. L’immagine è fissa, immobile, e risulta evidente una poetica che nasce dal rifiuto del dinamismo insito nel video come medium, essendo più probabilmente la pittura il suo punto di partenza. Gli spettatori fanno dei movimenti appena percepibili, mentre la vera protagonista è la luce dei flash, il cui ordine casuale e fortuito (da cui il titolo dell’opera “Random”) rinvia ad una riflessione sul caos e sull’ordine superiore delle cose, la cui complessità se appare incompatibile con il raziocinio umano, può essere probabilmente intuito in momenti di sublimazione dello spirito. Questa è d’altronde la funzione catartica, arcaica e primaria del teatro. Un luogo in cui l’individuo si riconosce come essere sociale, ma anche un luogo in cui l’individuo nel momento della condivisione di emozioni e valori comuni, perde in realtà ogni riconoscibilità. Nel video di Grazia Toderi gli spettatori sono forse per questo motivo tutti perfettamente uguali e silenti.
Il primo volume dei Micromuseum art book, intitolato “Random”, edito da Micromuseum a cura di Paolo Falcone, con un testo di Laura Cherubini, sarà dedicato interamente ai progetti realizzati dall’artista sul tema del teatro e dei luoghi di spettacolo.
Abbiamo incontrato la curatrice e le abbiamo chiesto di illustrarci il lavoro dell’artista padovana.

Grazia Toderi, Random . foto SHOBAQuali sono i caratteri e le tappe principali dell’opera di Grazia Toderi?
Grazia lavora da tempo sull’immaginario collettivo, a partire da Prove per la Luna e Nata nel ’63, dove si assisteva allo spettacolo televisivo del primo allunaggio, mentre una bambolina ruotava su se stessa secondo una differente legge fisica. All’esigenza di approdare ad una dimensione corale dell’immagine corrispondono anche i lavori dedicati al cinema: Le orbite del principe 8 e Ragazzi caduti dal cielo, ispirati rispettivamente a Ludwig di Visconti e al Mago di Oz…

Come nascono le opere sugli spazi pubblici?
Dopo aver esplorato gli spazi domestici sigillati (una lavatrice, un bicchiere, un vetro), in ogni caso dei microcosmi, la sua attenzione si è rivolta a situazioni più ampie e corali. Partita dall’immagine dello stadio, ne Il decollo, Grazia Toderi risale così alla matrice formale, antenata di quel tempio dello sport, l’Arena, e in un forte contrasto di luci e ombre ha disegnato per l’arena un’orbita ellittica, una corona stellare e le ha imprimesso un movimento di rotazione.

L’interesse per il teatro si inserisce nello stesso campo di ricerca?
Certamente. Il teatro costituisce un anello importante della catena di situazioni corali oggetto della sua indagine. Già nei video per il balletto di Virgilio Sieni ispirato al film di Pier Paolo Pasolini , Il fiore delle 1001 notte, appariva, sospesa nei cieli, l’immagine di un teatro all’italiana, che come nel caso dello stadio, è uno sguardo dall’alto. Nel 1999 Grazia Toderi ha poi girato Eclissi al Teatro Comunale di Ferrara: gli ordini dei palchi sono affollati da personaggi biancovestiti che guardano con i binocoli il fenomeno luminoso.

Un’opera simile a quella presentata qui a Micromuseum…
Per certi versi..ma la particolarità di Random è data anche dall’assenza di sonoro, presente invece ne Il decollo (il tifo), in Arena (un applauso), in Eclissi (il mormorio dell’attesa). Inoltre è inserito l’elemento dei flash luminosi…



Ugo Giuliani




Palermo – Grazia Toderi, Random, a cura di Laura Cherubini e Paolo Falcone, Micromuseum for Art and Culture, Via torrearsa 15. Tel 091 329763. Apertura da martedì a domenica dalle ore 11.00 alle ore 20.00. Informazioni: Via Patania 29, 90133. Tel 091 585062 – fax 091 580644. Email: info@micromuseum.org. Website:www.micromuseum.org . Biglietto L.6000 . Tessere e sottoscrizioni annuali da L.35’000 a L.1’000’000 . Per informazioni sulle tessere annuali scrivere al seguente indirizzo email: membership@micromuseum.org
Segreteria organizzativa: Chiara Battaglia : c.battaglia@micromuseum.org
Stefania Romano: s.romano@micromuseum.org


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4 Commenti

  1. micromuseum sta ad arte = palermo sta a città
    e Paolo Falcone e il nulla mixato col niente ma con le mani ben in pasta!!
    Paolo Falcone sai chi e Grazia Toderi?
    baciamo le mani

  2. Caro Paolo,
    stamattina sono venuta a casa tua a farti visita con l’intenzione di concludere il discorso fatto ieri.
    Visto che non mi hai risposto al citofono, mi sono posta un grande quesito: come fa una gru ad andare in giro su una sola gamba?££££££££££££=?

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