17 luglio 2001

Fino al 26.VII.2001 Storie Metropolitane Isola delle Femmine, Sala Convegni Padre Bagliesi

 
La dimensione urbana è connaturata alle nostre esistenze di uomini del terzo millennio, e ad essa non possiamo sottrarci, neanche volendo, perchè una città resta sempre impressa all’interno di noi stessi...

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La mostra “Storie metropolitane”, visitabile fino al 26 luglio nella Sala Convegni Padre Bagliesi, in Via Palermo a Isola delle Femmine, offre un apprezzabile scorcio sul rapporto complesso, intessuto di vissuto e simbolismi, che sussiste tra l’artista e la città. L’artista non ha con la città o la metropoli un rapporto privilegiato. E’ come tutti un uomo, e come tutti porta dunque dentro di sé l’immagine di una città unica e speciale che è in fondo l’immagine di se stesso, del suo essere individuo ‘sociale’. Om BosserL’artista ha però la capacità unica di esprimere e comunicare questo rapporto esistenziale ed imprescindibile, il suo essere cioè al contempo individuo solitario e contemplativo, e soggetto di un meccanismo sociale, in cui interazioni tra ambiente, natura, spazio e alterità, sfuggono ad una rappresentatività di mero carattere razionale. Gli artisti in mostra offrono una variegata tipologia di temi e cifre stilistiche. Om Bosser presenta delle opere di gran rigore formale, in cui ricordi e simbologie danno luogo ad insiemi compositivi armonici ed enigmatici. La vita stessa è d’altronde un’enigma alla luce del ripensamento generato dall’elaborazione mnestica ed immaginativa. Lidia De VettoriMolto interessante il suo pezzo “In memory to Homo Ludens.Omaggio a Joseph Beuys, 1984” in cui l’icona dell’artista morto diviene il fulcro di un divagare tra lo slancio alla creatività più esaltante (sempre con la fune di protezione) e la contrizione quotidiana, in cui lo sguardo è impotente e l’uomo stesso è mercificato.
Le opere di Lidia De Vettori sono oli su tela con aggiunte di garza, rete metallica e luci al neon. Il tema è la natura selvaggia. Rinoceronti (“Slegami, 2001”), pinguini (“Così vicini-così lontani, 1999”), granchi (“Trame e orditi”, 2000”). Potrebbe apparire un fuori tema, sennonchè è tanto persistente il tema della rete, della garza, che ne risulta una rappresentazione della natura coartata, in cui l’uomo è sempre dietro le quinte a manipolare, imprigionare, riportare ai suoi schemi e alle sue simmetrie. Gianni Maria Tessari propone scenografie metropolitane alienanti. Tutto ha una dimensione così caotica e brulicante, che l’uomo come individuo ha perso ogni identificabilità, è una particella di un meccanismo di cui sembra essersi perso il senso, e la natura è solo un meraviglioso ma ingannevole miraggio su di uno schermo alla Blade runner.
La mostra è curata da Vinny Scorsone, ed organizzata dalla Galleria Studio 71 di Palermo.

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Giuseppe Messina




Isola delle Femmine (Pa) – “Storie metropolitane”, Om Bosser, Lidia De Vettori, Gianni Maria Tessari, a cura di Vinny Scorsone. Sala Convegni Padre Bagliesi, ex Macello Comunale, Via Palermo. Organizzazione Galleria Studio 71 di Palermo, tel. 0916372862. In catalogo testo critico della curatrice. Fino al 26.VII.2001


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