12 settembre 2022

In Scena: gli spettacoli e i festival della settimana, dal 12 al 18 settembre

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Una selezione degli spettacoli e dei festival più interessanti della settimana dal 12 al 18 settembre, in scena nei teatri di tutta Italia

Gender Bender, Elisabeth Gets Her Way di Jan Martens - ph Luis Xertu

In Scena è la rubrica dedicata agli spettacoli dal vivo in programmazione sui palchi di tutta Italia: ecco la nostra selezione della settimana, dal 12 al 18 settembre.

Teatro e Danza: gli spettacoli della settimana

GENDER BENDER
Creato e diretto da Daniele Del Pozzo, in co-direzione con Mauro Meneghelli, giunge al traguardo dei vent’anni Gender Bender, il festival internazionale che intercetta e presenta al pubblico le evoluzioni con cui mutano gli immaginari legati al genere nelle arti contemporanee. Dal 9 al 22 settembre a Bologna, artisti da tutto il mondo per 20 spettacoli di danza, 18 titoli cinematografici, 4 progetti in rete e molto altro ancora.

Per la sezione Danza molte le prime nazionali: dal coreografo belga Jan Martens con “Elisabeth gets her way” un poliedrico ritratto danzato della clavicembalista polacca Elisabeth Chojnacka, al coreografo israeliano Michael Getman, che presenta “Am I”, un solo creato per la performer cinquantaquattrenne Talia Paz; dalla coreografa francese di origini malgasce Soa Ratsifandrihana, con il suo “G r oo v e” spettacolo in cui la sequenza ritmica in crescita fa pulsare la musica e il corpo dell’interprete come un cuore, al coreografo italiano, ma di casa in Danimarca, Fabio Liberti con la performance-evento “We are” che invita il pubblico a partecipare e contribuire attivamente al processo artistico per la creazione di una coreografia.

E ancora: “Alcune coreografie”, di Jacopo Jenna, che mette la danzatrice Ramona Caia in dialogo con un flusso costante e variegato di frammenti video più vari provenienti da ogni parte del mondo e dalla storia della danza e della performance, dal cinema e da internet; “My body” di Stefania Tansini; “Jump!” di Opera Bianco (Marta Bichisao e Vincenzo Schino), con quattro performer di diverse età e differenti fisicità; “I Versi delle mani” il lavoro congiunto della coreografa Marta Bellu, dell’interprete Lucia Lucioli e della musicista Agnese Banti;Wannaplayla sessione di improvvisazione di danza e musica elettronica con le 14 coreografe e i coreografi, provenienti da sette Paesi diversi, del progetto europeo “Performing Gender – Dancing In Your Shoes”.

Grande attesa per “O samba do crioulo doido”, del coreografo brasiliano Luiz de Abreu e che lui stesso ha portato in scena per oltre un decennio. Poi, diventato non vedente, de Abreu ha trasmesso la coreografia al giovane danzatore Calixto Neto, protagonista di questo nuovo allestimento. Il lavoro è un atto radicale di attraversamento e decostruzione degli stereotipi dello sguardo coloniale legati al corpo nero.

Gender Bender, WeArePresent – di Fabio Liberti. Photo Christoffer Brekne

VETRINA DELLA GIOVANE DANZA D’AUTORE
Dal 15 al 17 settembre, a Ravenna, nell’ambito della XXIV edizione di Ammutinamenti – Festival di danza urbana e d’autore, è di scena la Vetrina della giovane danza d’autore, uno degli eventi più attesi del Festival, che accoglie giovani autori e autrici provenienti da tutta Italia selezionati tramite un bando nazionale dai partner del Network Anticorpi XL, rete italiana dedicata alla promozione della giovane danza d’autore.

I selezionati di questa edizione sono: Simone Arganini, Daniele Fabris e Amerigo Piana, Nicholas Baffoni, Sissj Bassani e Martina Piazzi, Bianca Berger, Sara Capanna, Barbara Carulli e Michele Scappa, Marco Di Nardo e Juan José Tirado, Fabritia D’Intino e Federico Scettri, Gloria Dorliguzzo, Nunzia Picciallo, Emanuele Rosa e Maria Focaraccio, Elena Sgarbossa, Antonio Taurino, Giada Vailati e Francesco Sacco e Matteo Vignali e Noemi Dalla Vecchia.

Ad accompagnare queste giornate di spettacolo inoltre, due appuntamenti speciali: gli “Attraversamenti” a cura di Maurizio Lupinelli ed Elisa Pol che vedono protagonisti alcuni degli autori e autrici della Vetrina della giovane danza d’autore e di Nuove Traiettorie accanto ai partecipanti del Laboratorio permanente (venerdì 16, ore 15 – Artificerie Almagià) e la presentazione del volume “Anticorpi per la danza – Quattro anni di azioni per la promozione della giovane danza d’autore | 2018-2021”, che racchiude i dati e l’analisi del monitoraggio sottoposto agli artisti e alle artiste che hanno attraversato le progettualità del Network Anticorpi XL nell’ultimo quadriennio di attività e che mette in risalto valori e bisogni della giovane danza d’autore (sabato 17, h 18.30 – Fondazione Sabe per l’arte).

 

Ravenna, Vetrina della giovane danza d’autore. Di Nardo, Tirado, Ordinary people, ph. Ton van Til

CANTIERI CULTURALI ISOLOTTO
VI edizione del progetto di Virgilio Sieni a cura del Centro Nazionale di Produzione della Danza, dal sottotitolo “Giardino dell’ascolto”: un invito a riconsiderare l’attenzione e la cura come un percorso necessario per guardare e trovare nella città il proprio giardino interiore. Dal 13 al 17 settembre, il Quartiere 4/Isolotto di Firenze sarà animato da performance, azioni site specific, pratiche, workshop, mostre, musica, cinema e occasioni di sosta.

Al centro della geografia di luoghi coinvolti dal progetto, ci sarà il Giardino delle Erbacce. Attorno a questo spazio verde si diffonderanno le azioni e le attività proposte, rivolte a cittadini, abitanti, frequentatori, famiglie, spettatori e artisti. L’inaugurazione sarà affidata a “Sentiero d’oro”, installazione partecipativa a cura di Viola Tortoli Bartoli e Accademia sull’Arte del gesto. Le performance: Giuseppe Comuniello con Naomi Berrill al violoncello, Claudia Catarzi, Jari Boldrini con il musicista Simone Grande, Annamaria Ajmone.

La coreografa e danzatrice belga Cindy Van Acker presenterà quattro performance dal suo ultimo progetto “Shadowpieces”. Virgilio Sieni tornerà ad abitare le acque dell’Arno con “Tramonto”, performance su musica di Veronica Chincoli e con Astro Dragon Lady Empoli (in collaborazione con Società Canottieri Limite 1861), mentre “Il Mondo salvato da loro” è la performance in collaborazione con la Cooperativa Sociale Fontenuova e l’Associazione Me.Mo, su musica di Roberto Cecchetto.

Virgilio Sieni, Cantieri Culturali Isolotto 2022

90/91: SHALL WE DANCE?
Sesto appuntamento del progetto promosso da Fattoria Vittadini con Circuito CLAPS, ArteMente ASD, Ariella Vidach – Aiep e Cro.Me. – Cronaca e Memoria dello Spettacolo, che sino al 21 settembre animerà con performance dal vivo le periferie milanesi con otto appuntamenti gratuiti nelle piazze e nelle strade. Il 14, “Lingua” di Chiara Ameglio/Fattoria Vittadini, performance che genera una relazione tra performer e spettatore, e “Kinexa di Ariella Vidach-AiEP in cui la coreografia è elaborata a partire dalla danza di un avatar “animato” in tempo reale dalle performer. Inoltre le proiezioni a cura di COORPI che presenta una selezione delle migliori opere del contest internazionale di videodanza “La Danza in 1 Minuto”.

Il 17, presso Palazzo Te a Mantova, all’interno del progetto “COMMON CLOUD. Tecnologie Corpi Democrazia” Ariella Vidach-AiEP presenta “ConTEmporanea”, una performance di danza phygital (fisica e digitale). Diversi tableau di coreografie dislocate e interconnesse convergono in un’opera dinamica, unitaria ma multipla, proiettata in contemporanea nelle sale di Palazzo Te o in diversi musei di una rete precostituita.

Il 18, a Milano, Piazza Berlinguer, “The Ring” di Alessio Maria Romano, apre l’edizione 2022 di Milano Dancing City, progetto di promozione della danza promosso da ArteMente. La performance è un contenitore coreografico che varia di volta in volta a seconda del contesto. Prossimi appuntamenti il 21 con la Compagnia Lost Movement e la Compagnia ArteMakìa rispettivamente con “Sehnsucht” di Nicolò Abbattista e Christian Consalvo e “On The Road” di Milo Scotton.

SHALL WE DANCE, Ariella Vidach, AiEP, Kinexa, ph. Claudio Prati

HYSTRIO FESTIVAL
Al Teatro Elfo Puccini di Milano, dal 15 al 19 settembre, si terrà la prima edizione di Hystrio Festival, nuovo progetto interamente dedicato alla scena italiana under 35.  Sei gli spettacoli in programma, frutto della selezione effettuata dai critici e studiosi attivi sul territorio nazionale che, da trent’anni, monitorano la giovane scena italiana sia sulle pagine di Hystrio, sia attraverso il Premio Hystrio, da sempre votato allo scouting dei talenti e al ricambio generazionale in ambito teatrale.

Al programma degli spettacoli si affiancheranno quattro letture sceniche curate da Tindaro Granata, per Situazione Drammatica nell’ambito del Progetto Il Copione per la promozione della drammaturgia contemporanea. Gli spettatori, dotati del copione, seguiranno la lettura degli attori, con i quali, insieme all’autore, parteciperanno a un dibattito sul testo e sulla sua messinscena. Arricchiscono il cartellone le fasi finali le azioni del Premio Hystrio 2022: le audizioni dei 40 attori under 30 finalisti del Premio Hystrio alla Vocazione davanti a una giuria di registi e direttori di teatri e la mise en espace del testo vincitore del Premio Hystrio Scritture di Scena 2022 (“Paesaggio estivo con allocco che ascolta” di Matteo Caniglia, regia di Sabrina Sinatti). A conclusione di tutti gli eventi, il 19 settembre, la serata delle premiazioni.

Hystrio, Copia di etiopiche

PERFORMAZIONI – INTERNATIONAL WORKSHOP FESTIVAL
L’undicesima edizione, ideata e organizzata dalla compagnia Instabili Vaganti, che si svolge in modalità diffusa nel territorio della Città Metropolitana, coinvolgendo spazi del centro e della periferia di Bologna, teatri e location site-specific nei Comuni di Casalecchio di Reno e Valsamoggia, entra nel vivo a Bologna e a Casalecchio di Reno, dove fino al 17 settembre ci saranno incontri, concerti e spettacoli di compagnie di lungo corso e artisti provenienti da Italia, Spagna, Senegal e India.

Instabili Vaganti, Anuradha Venkataraman, Elena Copelli Project, Tetseo Sisters, Cia Sargantana, Ker Theatre & Teatro delle Albe – con “Thioro, un cappuccetto rosso senegalese” -, Teatro Nucleo, Teatro Potlach, Teatro del Lemming sono i nomi che compongono il programma del festival che da più di un decennio promuove il dialogo tra culture diverse, e che quest’anno si è aperto al territorio di Valsamoggia.

Da segnalare: il 14 “Kashimashi”, spettacolo della compagnia Teatro Nucleo che ruota intorno agli stereotipi di genere e nasce da una ricerca condotta dall’attrice e regista Natasha Czertok; la prima nazionale, il 17, di  “A Salutation To Motherhood”, con la danzatrice indiana Anuradha Venkataraman; e il 17, a Casalecchio di Reno, Teatro Laura Betti, in collaborazione con ATER  Fondazione, la prima nazionale di “Dante Beyond Borders” ispirata alla Divina Commedia, un affascinante parallelismo tra la cultura indiana e il viaggio ultraterreno compiuto dal Sommo Poeta, regia di Anna Dora Dorno, con Nicola Pianzola e Anuradha Venkataraman.

Performazioni, Kashimashi, TEATRO NUCLEO

FINZI PASCA A LUGANO
Torna al LAC di Lugano la Compagnia Finzi Pasca con “Nuda”, dal 17 al 23 settembre. Adattamento teatrale dell’omonimo romanzo di Daniele Finzi Pasca, “Nuda” è uno spettacolo denso di mistero e stupore, dove profondità e abissi sono in continuo dialogo con un mondo leggero e luminoso, fatto di piani che si sovrappongono e giocano tra loro. È la storia di due gemelle, cresciute insieme in una famiglia “eccentrica”, eppure così simile a quella di tutti, che si toccano, si sfiorano, a volte si calpestano, per poi riscoprirsi in un abbraccio pieno di gioia e libertà ritrovate.

Sulla scena cinque straordinari artisti, Melissa Vettore, Beatriz Sayad, Jess Gardolin, Micol Veglia e Francesco Lanciotti, incanteranno il pubblico in un poetico gioco acrobatico e teatrale reso possibile da un sistema di volo innovativo che, insieme a un’installazione di luci interattiva, si intreccia alla narrazione e a un potente universo sonoro, dando vita a uno spettacolo magico e surreale.

Lugano, Nuda Compagnia Finzi Pasca copy Viviana Cangialosi

INTERNO VERDE DANZA
Il 16, 17 e 18 settembre, a Ferrara, la danza contemporanea esce dal teatro e si confronta con gli spazi urbani, luoghi inusuali come giardini, musei ed edifici storici con performance site-specific di danza contemporanea (proposte più volte al giorno). Interno Verde Danza, in collaborazione con Interno Verde, è ideato dal Teatro Comunale di Ferrara.

Il 17 e 18 in programma le performance della MM Contemporary Dance Company in prima assoluta con “Short Stories” di Michele Merola, Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto a Palazzo Schifanoia con “MicroDanze / Urban Settings”, CollettivO CineticO a Palazzina Marfisa d’Este con “O+< Scritture viziose sull’inarrestabilità del tempo”, al Chiostro di San Paolo, Nicola Galli presenta “Il mondo altrove”, e C.G.J. Collettivo Giulio e Jari con “Evento”. Il 16 settembre, per la prima volta, il Festival di Danza Contemporanea inizia con una festa nel Castello, in cui partecipano nove scuole di danza del territorio.

Interno Verde Danza, MicroDanze reenactment, Stroma, ph. Claudio Montanari

OMAGGIO A CANOVA
Danzare sulle linee pure scolpite da Antonio Canova, volare idealmente sul percorso che il grande artista ha tracciato a Roma, disegnando una mappa neoclassica sulla scoperta dell’antico, ma rivista con la curiosità dell’archeologo e la modernità dell’urbanista. È con questo spirito che l’Associazione Canova22 ha ideato il Festival “Dancescreen in the land” (dal 1 settembre al 9 ottobre), in occasione del bicentenario della morte dell’artista: un ricco programma di spettacoli all’aperto con la luce del tramonto, coreografie contemporanee messe in scena ad hoc reinterpretando le sue opere, performance, passeggiate archeologiche, workshop di storytelling e collage digitali, gaming creativi e gratuiti per i più giovani. Il tutto in tre location affascinanti sul percorso della “fabbrica” dell’artista: la Fornace del Canova nel centro storico di Roma, l’Anfiteteatro del Borgo Acqua Paola a Bracciano e il Ninfeo della Villa dei Quintili sull’Appia Antica.

Dopo la performance “Paolina” creata dal coreografo del Balletto di Roma Valerio Longo e interpretata da Virginia Vorraro sulla scena dell’artista Fiorenzo Zaffina nella Fornace del Canova, sede dell’associazione e antica fornace in cui lo scultore cuoceva i suoi bozzetti in terracotta, e dopo il Balletto Teatro di Torino e il Ballett Theater Trier presso l’Anfiteatro del Borgo Acqua Paola a Bracciano, si prosegue, dal 14 al 18 settembre, nella suggestiva cornice del Ninfeo della Villa dei Quintili,    Parco Archeologico dell’Appia Antica (là dove il Canova lavorò come sovrintendente), con la Luna Dance Theater e “Le tre Marie del Mare”, e le performer Ana Arroyo e Sonja Schwaiger che interpretano “Le Maddalene” per E-Motion e Canova22, con Maria Borgese. Con “Secret d’or” della Mp3 Dance Project il 16 settembre un omaggio a Jia Ruskaja.

Canova DANCESCREEN IN THE LAND, LUNA DANCE THEATER, LE TRE MARIE DEL MARE

ARMONIE D’ARTE FESTIVAL
Fino al 17 settembre prosegue la storico festival che, in questa XXII edizione, ha visto esibirsi nomi internazionali del mondo della musica, del teatro, della danza e della letteratura – come Toni Servillo, Charles Lloyd, Bill Frisell, Paolo Fresu, Francesco Scaramuzzino, Francesco Cafiso, Luca Brinchi, Karima 2G alias Anna Maria Gehnyei, Alessandro Sciarroni, Eduardo De Crescenzo –, tra il Parco archeologico nazionale di Scolacium e il Parco della Scultura e della biodiversità mediterranea di Catanzaro, la Grangia di Montauro, la Certosa di Serra San Bruno, i teatri di Tropea e Soverato e i borghi di Squillace e Taverna, location che sono “Transiti” delle “Nuove Rotte Mediterranee” perseguite dal festival.

Il 15 la Spellbound Contemporary Ballet, con “if you we were” sperimenterà un formato urbano di performance pensata per palco, interagendo con un luogo: il Parco internazionale delle sculture e della Biodiversità, già denso di suggestione artistica per la presenza delle grandi installazioni permanenti di alcuni giganti dell’arte contemporanea come Tony Cragg, Mimmo Paladino, Jan Fabre, Antony Gormley, Marc Quinn, Wim Delvoye, Stephan Balkenhol, Dennis Oppenheim, Michelangelo Pistoletto, Mauro Staccioli, Daniel Buren e altri ancora – e con una potente connotazione naturalistica.

Armonie d’Arte, Spellbound Contemporary Ballet in If you were a man

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