28 ottobre 2009

fino al 16.I.2010 Herbert Brandl Torino, Giorgio Persano

 
Colori vividi, guizzi di luce. Dipinti a olio e lavori su carta che catturano elementi del paesaggio e li trasformano in stati dell’anima. A Torino l’artista che ha rappresentato l’Austria alla Biennale del 2007...

di

Herbert
Brandl
(Graz,
1959; vive a Vienna) appartiene alla cultura mitteleuropea, intrisa di
atmosfere danubiane; un humus culturale che affonda le radici in un clima nel
quale tradizione e precarietà, passato e presente s’intrecciano, generando una
spiritualità mista a smarrimento e malinconia.
Nella sua pittura si avvertono calma e contemplazione. Il
punto d’avvio è l’immagine fotografica, scattata “dentro” la natura, forza
primigenia e incontaminata. Il paesaggio è il luogo nel quale si può recuperare
la soggettività originaria: montagne, prati e fenomeni atmosferici sono
manifestazioni di quel “sublime dinamico” nel quale Kant identifica lo “sbigottimento
creativo
” dell’individuo.
Il silenzio della natura richiama l’idea di un’attesa, che prelude al
potenziamento dell’immaginario.
Le opere proposte in mostra sono una selezione di dipinti
a olio degli ultimi tre anni e di lavori su carta degli anni ’80, dai quali si
palesa la continuità della poetica. La fotografia registra il dato reale, lo
suggella, suggerendo un istinto formale sicuro, premessa alla compiutezza
armoniosa dell’opera finita. La pittura possiede una qualità intrinseca: i
colori, vero e proprio elemento strutturante, il verde e il grigio su tutti,
fanno riferimento preciso allo studio dei minerali, una passione che l’artista
coltiva da sempre.
Herbert Brandl - Senza titolo - 2009 - olio su tela - diam. cm 250
Sulle pareti delle sale della galleria si alternano i
lavori su carta e i dipinti di grande formato, colori vividi, onde che paiono
increspare la tela, prati che si accendono di fluorescenze, cieli rasserenanti.
Alcune opere hanno forma circolare, metafora di una sintesi armonica, un
labirinto di cromatismi, un’accensione d’immagini che comunicano allo
spettatore stati elegiaci.
A Brandl non interessa la riconoscibilità dell’elemento
paesaggistico, quanto piuttosto la sua essenza, un archetipo che diventa uno
stato interiore, che suggerisce il ritmo, il respiro, la musicalità della
natura. Per questo la sua pittura appare senza tempo, vive di variazioni
impercettibili, è solcata da momenti di luce.
Non si connota nell’ambito dell’astrazione né in quello
della figurazione, se è vero che i confini sono labili, come quelli di ragione
e sentimento, idea e immagine. Colore e luce si mutuano l’un o nell’altra: nelle
carte è il contrasto tra bianco e grigio/nero a richiamare l’essenza dicotomica
della vita.
Herbert Brandl - veduta parziale dell’installazione presso la Galleria Giorgio Persano, Torino 2009
La sensibilità genera modulazioni; l’insieme si configura
come un intreccio di innumerevoli dati formali e linguistici, che si
moltiplicano nel passaggio dall’intuizione alla pittura. L’intensa attitudine
evocativa supera i limiti del finito, aprendosi dialetticamente a una
processualità nella quale ogni cosa è sublimata da una sintesi interiore.

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Brandl alla Biennale
del 2007 per l’Austria

tiziana conti
mostra visitata il 26 settembre 2009


dal 25 settembre 2009 al 16 gennaio 2010
Herbert Brandl

Galleria Giorgio Persano

Piazza Vittorio
Veneto, 9 – 10124 Torino


Orario: lunedì
pomeriggio a sabato ore 10-12.30 e 16-19.30


Ingresso libero

Info: tel. +39 011835527;
fax +39 0118174402;
info@giorgiopersano.com; www.giorgiopersano.com

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