08 gennaio 2002

Fino al 19.I.2002 Enrico Allimandi Torino, Galleria d’arte Narciso

 
Le dimensioni svelateci, sospese fra desiderio e simbolismo, paiono produzione onirica: nel loro ambito tutti i rumori sono attutiti, come sott’acqua, e i movimenti dell’anima sono lenti ma infinitamente consapevoli...

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Enrico Allimandi nasce a Revigliasco nel 1906. Inizialmente allievo di Luigi Serralunga, aderisce al movimento futurista sino al 1933. Viaggia ed espone, durante la sua florida carriera artistica, fra Parigi, Londra, Torino e Venezia. Proprio a Parigi siaccosta ai pittori di Montparnasse e, nell’arco degli anni, realizza esposizioni che richiamano l’interesse dei colleghi parigini e della critica francese. Spesso le sue opere verranno omaggiate nell’ambito di mostre dedicate al surrealismo. Muore a Torino nel 1984. La Galleria Narciso, presentandoci un considerevole numero di disegni realizzati a china e pastelli, china e matita nonché carboncino, ci apre le porte sul mondo seducente di Allimandi, un mondo silenzioso e magico racchiuso in sale austere nella loro struttura, che fluttua tra corridoi e angoli in penombra e ancora che si affaccia a finestre aperte su istanti paralleli o, forse, sulla dichiarata luminosità della vita svolta in superficie. Enrico Allimandi Le dimensioni svelateci, sospese fra desiderio e simbolismo, paiono produzione onirica: nel loro ambito tutti i rumori sono attutiti, come sott’acqua, e i movimenti dell’anima sono lenti ma infinitamente consapevoli. Le ambientazioni ricreate dall’Allimandi, il più delle volte incorniciate da pesanti tende dietro le quali si svelano pacate creature divenute oggetto di desiderio (“Morbosità”, 1964), sono cariche di intensità vibrante e quasi sempre caratterizzate da evidenti rimandi sessuali: tra le opere più rappresentative si citano “Simbologia misteriosa” (1966), “La statua dell’ermafrodito” (1967), “La giovinezza” (1968). La produzione di Allimandi non è soltanto interpretazione di desideri e pulsioni ma anche esternazione di inquietudini; a questo proposito da ricordare, tra tanti, “Alone di mistero” e “Sofferenza precoce”. Nell’opera “Sentimenti” invece, una delle innumerevoli statue rappresentate si affaccia alla luce pacata per scrutare orizzonti di sogno o di libertà. Tra i lavori che documentano gli anni dedicati alla produzione futurista, realizzati a carboncino su carta, da ricordare “Studio di sensazione femminile” e “Nudo femminile” (entrambi del 1931) e “Sintesi di nudi”, del 1932. Enrico AllimandiDi grande poesia, grazie al tratto estremamente morbido e alle luminosità eccellentemente rese, gli omaggi alle città più amate: degni di nota “Una cupola a Venezia” e “Venezia”, realizzati nei primi anni ottanta, nonché “Parigi” e “Giornata piovosa a Parigi”, entrambi del 1979. L’arte di Allimandi, come amava definirla egli stesso, è un’arte fantastica, spesso caratterizzata da intense allusioni intrise di aspettative: proprio per via delle atipiche e seducenti atmosfere si consiglia la visione di questa mostra; le sale della Galleria Narciso si riveleranno ai visitatori teatro di pulsioni e segreti irrivelabili che mai,neppure per un attimo, sveleranno in trasparenza malizia o volgarità.

Sonia Gallesio
Mostra visitata il 15 dicembre 2001


Enrico Allimandi – 60 disegni e pastelli dal 1931 al 1982
Torino, Galleria d’arte Narciso, Piazza Carlo Felice, 18. Tel +39 011543125
Dall’ 01 dicembre 2001 al 19 gennaio 2002.
Orari di visita: 10.00 – 12.30 / 15.30 – 19.30, lunedì e festivi chiuso.
Ingresso:libero.
Accesso disabili: NO; servizi igienici: SI; lingue straniere: NO; audioguide: NO; bookshop: NO; bar: NO.


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