10 febbraio 2003

fino al 30.III.2003 Finiscimi Torre Pellice (to), Tucci Russo

 
Elogio della materia. Da Richard Long a Giovanni Anselmo, a Paolo Piscitelli. Opere che riempiono lo spazio senza invaderlo. Tre personali accomunate dall'utilizzo della materia come fonte di energia. Sotto il dominio dell'artista…

di

Grandi fondi neri dai quali emergono degli esagrammi i-ching diventano misteriosi messaggi della natura descritta da Richard Long. Un grande cerchio Blu sky circle accoglie la materia inerte: blocchi di granito s’insinuano entro la bianca superficie delle pietre, come una crepa aperta o come un sentiero inaspettato. Richard Long da sempre considerato vicino alla Land Art si può accostare senza forzature all’arte povera, sia per l’utilizzo dell’elemento diRichard Long natura, sia per l’approccio che non tende a trasformare l’ambiente ma a ricrearne un altro ugualmente potente. Misurare lo spazio, (”quanto tempo impiego io ad attraversare un territorio e non un’altra persona”), è anche esplorare la capacità di sentire il territorio come parte del proprio essere, e non solo in modo oggettivo e come dato a sé, percependo luoghi pensati per contenere l’umanità e dotati di un’energia propria.
Ai piani inferiori l’installazione di Giovanni Anselmo vive, è il caso di dirlo, di luce propria, il titolo esemplifica l’intero lavoro L’aura della pittura mentre la pietra si alleggerisce e la terra si orienta, grandi monoliti di granito Nero Africa poggiati alla parete che grazie al pigmento di vari colori,Piscitelli posati sull’estremità superiore, riverberano una luce che inganna la sua origine non artificiale. La pietra di Luserna appesa sulla colonna pare lievitare mentre la bussola metaforicamente orienta la striscia di terra sottostante. Il carico dei pesi, dei vuoti e dei pieni, è distribuito in modo equilibrato, così l’aura del granito riconduce alla pietra che ormai leggera sovrasta la porzione di terra mossa dalla bussola. Un energia invisibile pregna l’uno e l’insieme. La continuità da Long ad Anselmo, anche se questa non è una collettiva, è certamente rappresentata dal lavoro di Paolo Piscitelli. Le sculture intitolateNoccioli sono prima di tutto un esercizio e una prova di resistenza, da un nucleo centrale fatto di polistirolo l’artista con del nastro adesivo ne aumenta il volume, l’operazione va avanti per alcuni giorni finché l’artista Richard Long non ha più le energie fisiche per proseguire e deve fermarsi. Il suono dello srotolarsi del nastro adesivo è stato registrato e riprodotto nella stanza dove la percezione del suono risulta ovattata. Il valore simbolico della crescita, entro un dato tempo, e scaturito dall’energia che l’ha generato, è messo in atto con l’assenza di continuità e l’astenersi ad un certo punto dal compiere un ulteriore accrescimento; fermando e dissolvendo via via la carica iniziale. Le forme semplici diventano complesse solo fino ad un certo punto, come in Meridiano /Mu tubolari di acciaio sottili montati a formare un telaio leggerissimo, o nella struttura geometrica composta da piccoli solidi di legno moltiplicabili all’infinito.

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Giovanni Anselmo a Paradise lost, Rimini, Palazzo dell’Arengo
link correlatti
www.tuccirusso.com  

donatella galasso.
mostra visitata il 1 febbraio 2003


Finiscimi – Giovanni Anselmo, Richard Long, Paolo Piscitelli
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