28 ottobre 2010

fino al 30.X.2010 Raphael Danke Torino, Norma Mangione

 
La tradizione decennale del collage declinato in salsa contemporanea tedesca. Comporre, ma anche per via di levare. Con performance acclusa...

di

La tecnica del collage ha da
sempre attratto gli artisti. Durante il Novecento, Picasso, Max Ernst, Martha Rosler hanno utilizzato tale strumento
per costruire, scoprire o celare concetti e forme o semplicemente per “parlare”
di alcuni aspetti controversi della società. A questo proposito si pensi al lavoro
di Rosler, nel quale il collage consente di denunciare in modo immediato –
attraverso le fotografie dei militari che combatterono la guerra del Vietnam,
collocate dentro i tranquilli e confortevoli salotti della middle class
americana – l’orrore della guerra.

Ma la tecnica del collage, oltre a
poter essere declinata in mille modi diversi, prevede quasi sempre una serie di
materiali e spessori che vengono aggiunti via via alla superficie del lavoro
realizzato dall’artista.

Nel caso di Raphael Danke (Aquisgrana, 1972; vive a
Berlino) a tale caratteristica si aggiunge una sottrazione delle forme dallo
spazio fisico e dai materiali con i quali lavora. In questo modo nascono lavori
“intagliati” nella carta, che creano forme avviluppate su se stesse a partire
da soggetti straordinariamente belli, come una perfetta ballerina sulle punte o
modelle in pose da copertina.

Non è
un caso se molti dei suoi lavori sono intitolati entfernung, che significa sia ‘rimozione’
sia ‘distanza’. Raphael Danke - Untitled - 2010 - collage - courtesy Norma Mangione Gallery, TorinoQueste figure perdono lentamente i propri connotati divenendo
talvolta pure astrazioni, le quali preludono e inducono a un’analisi profonda
delle forme e dei segni tipicamente usati dalla nostra società per sedurre
attraverso le immagini, che ci condizionano più o meno inconsapevolmente.

Una
scomparsa che permette al nostro sguardo di aggiungere elementi e vedere come
se fosse la prima volta un viso, una figura o una particolare posa, che è già
parte del nostro immaginario. In un continuo gioco di rimandi e impressioni
capaci di assumere caratteristiche sempre diverse.

Scavando
nell’immagine, l’artista tedesco sembra esplorare l’essenza stessa dei soggetti
sui quali lavora, quasi a voler cercare un’anima o una natura diversa da quella
che appariva prima della “sottrazione” e del porsi a distanza dal soggetto.
Quello che appare, quasi un lezioso esercizio di svuotamento delle forme,
risulta essere invece un accurato e originale lavoro di indagine dei legami e
dei rapporti che intercorrono fra le immagini e il nostro sguardo, prima e dopo
la loro trasformazione e trasfigurazione.

In
galleria anche le testimonianze di una performance intitolata Prisma realizzata con la danzatrice Victoria
Roth
, avvenuta il
24 settembre, quando è stato messo in scena un confronto fra corpo e oggetto.
L’oggetto in questione è appunto un prisma di cartone, intorno al quale sono
stati collocati i lavori dell’artista, che rappresentano le sfaccettature
colorate del prisma.

donatella
galasso

mostra
visitata il 23 settembre 2010


dal 23 settembre al 30 ottobre 2010

Raphael
Danke – In Controluce

Norma
Magione Gallery

Via Matteo
Pescatore, 17 (zona Piazza Vittorio) – 10124 Torino

Orario: da
martedì a sabato ore 15.30-19.30 e su appuntamento

Ingresso
libero

Info: tel. +39
0115539231;
info@normamangione.com; www.normamangione.com

[exibart]

16 Commenti

  1. certo che questa gallerista dovrebbe vergognarsi. espone mostre che un tempo lei stessa criticava, in quanto ai tempi appunto era un critica. lavori di artisti che le riteneva inutili. ma dle resto si sa. il potere fa sempre gola.meglio appoggiare il vero sistema dell’arte che fare ricerca con le proprie forze.

  2. COmunque ragazzi, Exibart è bello, tutti i giorni ragala notizie, recensioni,immagini. Tuttavia va detto che il direttore Tonelli, l’editore Artico di Caporiacco sono miserrimi, non è possibile assistere ad uno stillicidio continuo sulla Mangione e su altre realtà in nome della libertà d’opinione: è solo miserevole questo atteggiamento, da mezzi uomini, giornalisti “alla Feltri”, il quali forti della loro foglia di fico si sentono comperti. No, non è giornalismo è paccottiglia mediatica poter scirvere commenti senza esser registrati, e nel più totale anonimato. E’ semplice mancanza di correttezza umana.

  3. Condivido, ovviamente, la stupidità di alcuni commenti, ma mi sembra davvero fuoriluogo iniziare a censurarli, ammenoché non siano gravemente ingiuriosi. Questo qui sotto, peraltro, è un commento offensivo? Non mi pare proprio, mi pare al contrario un commento che pone un tema. E’ vero o non è vero che questa gallerista ha compiuto la sua personale inversione ad U rispetto ad una idea di arte? Non mi pare che il tizio, seppur sbagliando a restare anonimo, offenda qualcuno a chiederlo. Certo sbaglia a invitare la gallerista a vergognarsi, ma insomma non facciamone un terribile dramma, infondo anche tu sei anonimo e anche tu dai a me del miserrimo. Dunque quanto meno siamo pari.
    Questo per dire che i commenti anonimi vanno presi per quello che sono. E considerati solo nel contenuto, quelle poche volte che ce lo hanno di un qualche interesse…

  4. Sempre quello di prima:x Tonelli.

    1) I commenti anonimi (anche il mio) non sono legali, non è possibile secondo le attuali normative gestire comunicazioni che non abbiamo autore. Sarebbe doveroso – come fanno tutte le testate giornalistiche (e lei lo sa bene) – creare degli account a cui corrisponda una mail certa. ID è sempre tracciabile, ma evidentemente un autore può cambiare postazione o adoperare postazioni wifi aperte …
    2) L’unica ragione per la quale lei continua a difendere l’anonimato dei commenti, spesso non tanto offensivi , nel senso di sgarbati, ma piuttosto calunniosi, diffamatori e immotivati come questo, è il fatto che Exibart trae vantaggio di accessi (e fidelizzazione) dal sensazionalismo di questi commenti. Esattamente come il corriere.it è un bollettino di guerra, e via dicendo riguardo tutto il giornalismo da salumeria, il quale altro non brama che una notizia ulteriormente negativa e sporca.
    3) Inaudita poi la frase secondo la quale sarebbe legittimo – e magari addirittura salutare al dibattito – poter insinuare nel più totale anonimato che una galleria o un artista vinca un premio, venga selezionata per una fiera prestigiosa o abbia successo critico perchè vi sono inciuci occulti, senza sapere quali essi possano essere. Nella lingua italiana tale pratica, se non trova argomentata motivazione,ha solo un nome: calunnia.

  5. è molto più offensivo vedere come certe figure del mondo dell’arte si reciclano saltando da un’operazione all’altra fregandose di chi ti ha sostenuto quando ne avevi bisogno.sì questo è offensivo. la signora mangione ha pensato bene di invertire la sua rotta verso orizzonti che le garantissero il successo, che forse con le proprie forze non era in grado di ottenere. giusto o sbagliato che sia. ma credo sia giusto che le persone che si sentono offese in tale senso abbiamo il diritto di fare sapere al mondo di cui si fa parte cosa esiste sotto la facciata incipriata. siamo nel paese delle esteriorità e non delle profondità, per cui è più facile stare in piedi scegliendo strade già spianate.
    ci sono gallerie che lavorano con serietà e programmazione da tanti anni che non hanno accesso ad artissima, questa signora non aveva ancora aperto la galleria e già entrava a farne parte. forse un pò di arrabbiatura da parte di chi lavora duramente ci può anche stare no?
    saluti

  6. e se ne può discutere finchè si vuole
    attraverso questi commenti sono state risolte questioni spinose e portate alla ribalta evidenti ingiustizie.
    Le cose non vere rimangono sassi trasparenti, quelle veramente gravi diventano macigni.

  7. Non c’è stato il tempo di un walzer, ed ecco, fioccano i rigurgiti da bar di periferia. E’ vero o no che Tonelli ad essi allude quando inneggia alla libertà d’espressione? Certo che si, sono tante le galleria escluse da Artissima, il motivo è presto detto: hanno una qualità non sufficente per i parametri che si è prefissa la manifestazione del lingotto. Per stessa cagione non possono prender parte ad altre fiere di pari livello e gli artisti che con esse collaborano non si trovano mai nelle migliori iniziative internazionali o nazionali che siano. Questo è un fatto, non un opinione. Io non sono contrario alla denuncia, neppure all’invettiva, sono contrario all’insinuazione immotivata. I casi sono due, o la Mangione è molto brava (tanto da ricevere un premio) o Artissima è una pessima iniziativa. Se fosse vera la seconda ipotesi, non si vede motivo di tanto scalpitio delle gallerie per entrare e di tanti travasi di bile da i soliti ignoti calunniatori.
    Quello che invece non si capisce è il perchè Exibart dietro una minuscola foglia di fico continui a parlare di liberta di parola, quando in vero si tratta di necessità di sensazionalismo. Ripeto, adeguatevi a tutte le altre testate, create accounts e forse potrete dire di fare giornalismo. Per ora, ed i commenti successivi al mio ne sono una dimostrazione, Tonelli ha prestato il fianco solo alle calunnie, nascondendo i commenti anonimi come libertà di parola. Ed anche questo è un fatto oggettivo.

  8. caro BBBB
    è incredibile come proprio tu punti il dito su un concetto di anonimo quando non mi sembra tu ti stia identificando.
    ma a parte questo credo che invece di stare qui ad insultare con commenti proprio da bar chi il proprio lavoro lo sa fare bene, leggi altro, sfolgia altri portali, leggi riviste con la posta del cuore dove potrai traquillamente sentirti a tuo agio.
    non mi sembra tu abbia una effettiva conoscenza del mondo dell’arte, poichè gallerie affermate per scelta non fanno artissima e rappresentano artisti esposti nei più grandi musei. gallerie escluse poicheè come dici tu non in linea partecipano da anni ad art basel, fiera che forse tu nememno conosci! dal momneto che affermi:”Questo è un fatto, non un opinione”. per favore prima di parlare bisogna avere la capacità di conoscenza. informazione!
    in quanto alla mangione non c’è nulla di male se qualcuno si sente in dovere di dire la sua a riguardo. anche in questa situazione è evidente di quanto tu non sia a conoscenza dei fatti.
    per cui per favore lascia stare questo portale, non perdere tempo. e soprattutto non “intellettualizzarti”. l’oggettività in questo campo è termine che non ti appartiene.

    saluti

  9. x “anonimo per scelta”: Tu sei l’esempio classico del frequentatore del bar: dici che vi sono gallerie internazionali (italiane immagino) che non partecipano per scelta ad artissima ma sono ad art basel, E NON FAI UNO STRACCIO D’ESEMPIO!
    Se sai leggere (e ne dubito a questo punto) , sapresti che ho piu volte detto che non vi è nulla di strano ad esprimere la propria opinione. Invitando Exibart a mettersi a norma di legge (attualmente non lo è) riguardo le questioni della privacy, dicevo che il diritto di critica è lecito, quello di calunnia immotivata,non lo è mai. E tu sei un bell’esempio persona che parla ma non argomenta nulla, mi dici “se non sai le cose della Mangione ecc ecc, taci”. Ma scusa, quali sarebbero ? Tu non le dici, non ti spieghi… Mi ricordi tanto chi è stato escluso da qualcosa e, come nella favola di esopo, s’atteggia a volpe con l’uva. Forse ti riferisci ad Uovo? E’ stata una delle piu belle iniziative (veramente) internazionali prodotte in italia neegli ultimi anni: non è proseguita? Chi se ne frega, ciò non toglie che fosse eccellente, dato che la trovavi da OOga Booga, da Motto, da le Presse du Reél alla Serpentine…Non sarai forse tu, per caso, il gradasso di periferia incolto e saccente che parla senza sapere niente? Quali sono queste gallerie escluse (che tu artatamente ometti) da artissima presenti ad art basel o liste…s’esistono non sono molto giovani e magari neppure interessate dalla manifestazione, stein? invernizzi? tega? Non fanno Artissima perchè non orientate alla ricerca attuale. Trattano solo maestri storici, magari scomparsi. Altre non ce ne sono! Ecco qui la “prova provata” della tua saccenza e pecoreccia ignoranza. Comunque non piangere, se mi fai pervenire un indirizzo t’invio un ingresso omaggio per Artissima. Non c’è problema.

  10. per rispetto nei confronti di exibart chiudo qui la mia conversazione con te caro BBB o come cappero ti chiami.
    ti ringrazio per l’invito per artissima, ma essendo io stesso una delle gallerie presenti in fiera non ne ho bisogno.

    e lascia stare exibart per cortesia, una testata libera e professionale.

    buon proseguimento.

  11. x anonimo per scelta: Beh, con questa mail hai vinto il premio dell’idiozia:
    1) prima insulti, parli con discredito di artissima, mangione e, dici, molti altri (che non hai ancora elencato – ti ricordo), poi sostieni di essere uno degli espositori.
    2) exibart non è seria per il semplice fatto che non è a norma con le leggi sulla privacy ed io, tu e qualunque persona possiamo tramite questo strumento infangare, immotivatamente, artatamente, chiunque: ecco perchè non è legale (ben altra cosa è il sano dibattito).
    3) Da oggi hai un soprannome: volpe. Ma nel senso della favola di Esopo. E’ semplicemente risibile insultare un’istituzione come Artissima, dandole della corrotta, falsa, piena di sotterfugi: e poi essere fra gl’espositori…allora è proprio vero che dici cose senza senso!

  12. bbbb è un po’ isterico, sarà colpa della pioggia.. non è vero che il ‘gallerista anonimo’ abbia insultato chicchessia o gettato discredito su artissima, sappiamo tutti leggere, quindi in grado di capire che dice cose non vere, e poi è proprio lui a insultare, o quanto meno ad aggredire.

  13. è vero..ci si cela dietro pseudonimi, ma dov’è il male? il male è in figure come BBBB che dovrebbero solo stare zitti e riflettere prima di parlare. concordo che “anonimo per scelta” non ha insultato nessuno, non ha parlato male di una fiera o che altro, semplicemente ha fatto delle considerazioni. il signor BBBB si permette invece di essere aggressivo e dire cose a sproposito privo di conoscenza alcuna.
    buon lavoro a tutti

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