02 ottobre 2003

fino al 16.XI.2003 Tina Gillen – Sceneries Firenze, Isabella Brancolini

 
Una pittura solenne e vibrante. Tra scenari desolati dalle campagne alle città. Per il piacere della rappresentazione pittorica senza sovrastrutture. Tina Gillen alla sua prima personale italiana…

di

Spaziosi e solenni, provenienti da contesti urbani così come da boschi e foreste. Rcco gli Sceneries di Tina Gillen. Inquadrature pittoriche che dopo essere state esposte in Belgio, Germania, Svizzera, Francia, costituiscono la prima mostra personale della giovane artista in Italia. La Gillen –classe 1972, nata in Lussemburgo, ma vive ad Anversa– consacra lo spazio come fautore della suddivisione scenografica della sua tela. Sono i piani, scanditi verticalmente o in senso prospettico espandendosi in profondità, a dettare il ritmo e il percorso che dovrà essere seguito per intraprenderne la lettura critica. Solo cercando di capire la successione e il loro disporsi sulla Tina Gillen bidimensionalità della tela sarà possibile percepire il clima, l’atmosfera, che l’artista ha trasposto nel dipinto.
Il dipinto è realistico, mai reale. Alti palazzi, boschi invernali, interni industriali, lande desolate, ma sempre e comunque rappresentati in modo tale che un alone di non-senso disorienti e turbi lo spettatore. Così aderenti al vero, al presente, eppur così ingannevoli. Alla Gillen non interessa ricreare un paesaggio o uno scenario che sia specchio della visione colta dal nostro occhio: al centro della sua ricerca espressiva domina il distacco emotivo ed emozionale di chi, tra queste coordinate spaziali, si trova posto di fronte o inserito all’interno.
Le pennellate, ampie ed uniformi, distribuiscono il colore in maniera omogenea, compatta. Le tonalità si distendono in campiture pure, senza aver bisogno di mescolarsi tra loro, evitando così di ricorrere ad alcuna forma di contaminazione. Il senso di freddezza e di lontananza risulta immediato: essendo uno dei suoi principali obiettivi,Tina Gillen l’artista ne ha la totale consapevolezza. Un inesplicabile senso di sospensione, sovrasta sempre e comunque, nei ricorrenti motivi dell’architettura cittadina, così come in quelli della natura, catturando l’attenzione di colui che ne percepisce la potenza pittorica. Il tema della guerra, tra siti militari e strumenti bellici (umani e non), è serenamente affrontato con la medesima seriosa leggerezza. I soldati si svelano allora creature strumentali, protagonisti di una scacchiera, agiti e gestiti da volontà esterne, allo stesso modo degli abitanti delle sue città o degli gli animali, tutt’altro che padroni delle particelle spaziali nei quali li è stato concesso muoversi. La tela non apparirà mai affollata, densa di presenza: i soggetti, sfuggenti, si muovono in silenzio, con passo cadenzato. Allontanandosi, si mostrano solo in parte, spesso di spalle.
La seduzione delle opere di Tina Gillen prescinde da simbologie e strategie concettuali. E’ la sua stessa immediatezza stilistica e formale ad offrire al linguaggio pittorico il pretesto ideale per mostrarsi tutt’altro che immediato e facilmente leggibile.

marta casati
mostra vista il 26 settembre 2003


Tina Gillen
“Sceneries”
26 Settembre – 16 Novembre 2003
Isabella Brancolini Arte Contemporanea
Lungarno Acciaiuoli, 4 (Ponte Vecchio)
50123 Firenze Tel. : 055 2815149
isabella@isabellabrancolini.it
www.isabellabrancolini.it


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